era un giorno di gennaio….


era un giorno imprecisato di gennaio quando scrissi quel che riporto ora.
stavo meglio di oggi? …non sò…forse era uno dei miei tanti momenti che passano e sembra appartengano a persone diverse.
ieri è stata una bella giornata. Alcuni episodi di debolezza, ripensando a momenti particolarmente belli…ma in complesso una giornata in cui aveva fatto capolino una parte di me forte, decisa.
Oggi…un’altra me è tornata a comandare i miei pensieri.
sono triste, mi sento ….sola.
e sò perfettamente bene di non esserlo, la mia parte più razionale ne è perfettamente consapevole.
ma….vaglielo a spiegare al cuore ed allo stomaco.
ed ecco qui un po’ di pensieri di qualche giorno fà, tanto per ritrovare una parte di me…nascosta tra i files di un pc pieno di dati freddi, di calcoli…dove non c’è posto per il cuore ma…ce li metto lo stesso,
pezzi del mio cuore.
un giorno imprecisato di gennaio….volevo:
Voglio un amore
voglio un amore del quale non dovermi vergognare
voglio un amore alla luce del sole
voglio un amore che non faccia soffrire nessuno
voglio un amore che posso gridarlo al mondo
voglio un amore che la notte mi addormento e sò che al mattino
non soffrirò tra mille dubbi
voglio un amore che non mi faccia sentire stupida
voglio un amore a 360 gradi
voglio un amore solo mio
voglio un amore che non deve essere tenuto nascosto perchè
altrimenti qualcun altro soffre ed io….soffro ma non lo sà nessuno
voglio un amore che non mi faccia sentire il cuore stretto in una morsa
voglio un amore sereno, gioioso e sorridente
voglio un amore che non mi costringa a nascondere una parte di me,
la parte che soffre per non far soffrire qualcun altro
voglio un amore che vuole stare con me sempre, non qualcuno
che deve servire due padroni
voglio un amore che non devo sempre accontentarmi
voglio un amore pieno e splendente come il sole
….ne ho il diritto.
come ogni essere umano ho diritto all’amore.
Non voglio più sentir parlare di sofferenza
non voglio più sentir parlare di dolore
non voglio più sentir discorsi falsi per nascondere la realtà
non voglio più sentir parole che come la tela di Penelope costruiscono
discorsi che poi si disfano nelle ore più buie della notte
non voglio più sentir parole che mi infilano in una specie di labirinto
di Dedalo dei sentimenti…un labirinto che mi fà paura…
perchè non sò se e quando ne uscirò.
NO. ne uscirò.
certo che ne uscirò
non è lui a farmi male
sono io che lascio che lo faccia.
ma dirò basta…quando sarò pronta
quando avrò definitivamente sconfitto la paura
che ho riconosciuto come nemico e che stò combattendo
ogni giorno….ogni minuto un piccolo passo in avanti
ogni istante una piccola vittoria.
non più paura della solitudine
non più paura di non farcela.
la paura è il peggior nemico
la paura ti annebbia la mente
ti fà fuggire quando dovresti attaccare
e ti fà fare mosse disperate quando dovresti riprendere fiato.
maledetta paura…..
è dal 27 aprile che per te sono qualcosa da tenere ai margini della vita
qualcosa da custodire nel cuore e tirare fuori ogni tanto.
firmato: una fata ignorante.

Questi erano pensieri di un mesetto fà….oggi….tutto è nuovamente dubbio, tutto è nuovamente nebbia, oggi non sò più cosa voglio.

Una risposta a “era un giorno di gennaio….”

  1. stanotte…..S?
    cosa significherà nella mia vita?
    forse sono un ponte per arrivare dall’altro lato della strada? …il lato in luce? e poi? poi…

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