vivi

voglio che vai via maledetta inquietudine di questi giorni…
voglio che vai via disillusione,
voglio che vai via tristezza,
voglio che vai via lacrima che scendi sulle mie guance.
sto’ già meglio…sulle note di “Vivi”
peccato che non possa sentirle sempre…
peccato che talvolta dimentico e mi lascio avvolgere da pensieri neri
VIVI

UN’ALTRA PRIMAVERA CI PORTI UN’ALTRA ROSA PER CHIAMARE AMORE CHI CI INNAMORERA’
…STAMMI VICINO…
E SE MI FACCIO SERA PER RITORNARE A CASA PER TROVARSI ANCORA CON CHI CI ABBRACCERA’
STAMMI VICINO
NON RINCORRIAMO PIU’ DOMANI
TANTO DOMANI ARRIVA DA SE’
VIVI…CHE LA VITA E’ UNA
AGGRAPPATI AL CUORE NON FERMARTI MAI
NON HANNO PREZZO I SOGNI CHE HAI
NON DARLI VIA
VIVI L’ATTIMO CHE VOLA
RESPIRA PIU’ FORTE

PORTAMI CON TE
CHE OGNI GIORNO CHE ARRIVA LA SERA
E’ UN GIORNO IN PIU’
VIVI…
COME PUOI
VIVI…
QUANTO PIU’ PUOI
E VENGA UN’ALTRA NOTTE A REGALARCI AMORE
E IL TEMPO NON CANCELLI LE NOSTRE FANTASIE
STAMMI VICINO
E IL BIANCO TRA I CAPELLI
CI FACCIA RICORDARE QUELLI CHE ERAVAMO MA SENZA NOSTALGIA
STAMMI VICINO
CHE IL TEMPO E’ FATTO PER PASSARE
E MENO MALE CHE PASSA DA QUI
VIVI…
CHE LA VITA E’ UNA
AGGRAPPATI AD UN SORRISO

PUNTA SU DI ME
SE QUALCHE STELLA NON SI ACCENDERA’ C’E’ SEMPRE UN DIO
VIVI COME PUOI
VIVI QUANTO PIU’ PUOI
NON ASPETTIAMO CHE ARRIVI IL FUTURO
TROPPO PASSATO E’ GIA’ ANDATO VIA
VIVI L’ATTIMO CHE VOLA
CAMMINA LEGGERA PORTAMI CON TE
SE QUALCHE STELLA NON SI ACCENDERA’ C’E’ SEMPRE UN DIO
VIVI

…eppur si muove…
mi manchi, perchè ci sei, ma non ci sei.

…sorrisi


tratto da una delle ultime interviste rilasciate da Marilyn Monroe:

La voce si incrina di nuovo, ma coraggiosamente riprende, rialzando la testa come in un gesto di sfida, una sfida alla vita:
“Ho lottato da sempre in cerca di riscatto, di rivincite e non so più che cosa voglio veramente…
Forse mi manca un figlio: ho provato, ho rischiato… e sono sola. Ormai ho poca voglia anche di pensare alla carriera: arrivo tardi sul set, lavoro svogliatamente, faccio disperare registi e colleghi… Mi rifugio sempre più spesso nellalcool, negli psicofarmaci. Ora sto meglio, mi hanno disintossicata, sono pronta a riprendere la lotta. Mi è vicino un caro amico come il mio ex marito Joe Di Maggio (glielo avevo detto che adoro gli italiani?): voglio riprovare a tornar su, a battermi, anche se, accidenti, non so bene per che cosa, per chi…”.
Si è alzata, mi saluta cordialmente, gli occhi velati di lacrime. Forse le ha fatto bene sfogarsi. O forse no.
Piero Pierotti

…Gli occhi velati di lacrime, e sulle labbra sempre un sorriso.
Il sorriso della bimba che dentro era piena d’amore e disperatamente bisognosa di colmare il vuoto d’amore che la divorava.
e diventa riso amaro… quando perdi te stesso, quando non sai per cosa …per chi…
Io adoro e voglio ricordare il suo sorriso pieno d’amore per la vita, quello che la faceva rischiare, …si…sfidare ogni giorno la vita.
Coraggiosa, timorosa, dolce, fragile…semplicemente grandiosamente lei.

si impara….

I bambini imparano ciò che vivono

Se un bambino vive nella critica
impara a condannare
Se un bambino vive nell’ostilità
impara ad aggredire
Se un bambino vive nell’ironia
impara ad esser timido
Se un bambino vive nella vergogna
impara a sentirsi colpevole

Se un bambino vive nella tolleranza
impara ad essere paziente
Se un bambino vive nell’incoraggiamento
impara ad avere fiducia
Se un bambino vive nella lealtà
impara la giustizia
Se un bambino vive nella disponibilità
impara ad avere fede
Se un bambino vive nell’approvazione
impara ad accettarsi
Se un bambino vive nell’accettazione e nell’amicizia
impara a trovare l’amore nel mondo.

Doretj Law Nolte

….se fosse esattamente vero…alcune persone, che ho la fortuna di conoscere, cresciute in ambienti a dir poco ostili non sarebbero quelle meravigliose persone che conosco.
ma…è pur vero che nutrirsi di fiele non fà un gran bene allo spirito.
Io…non sono più una bambina, almeno anagraficamente parlando, ma…
in questi ultimi 4 anni, ho iniziato a vedere il mio mondo di favola sbriciolarsi, le mie certezze ricevere picconate, mi sono umiliata, …ho sofferto, sono cresciuta.
Ho reagito anche…ma con nobiltà? non lo so’, anzi…penso che per salvarmi dal dolore ho agito male.
In quei momenti quando senti che stai per crollare ti aggrapperesti a tutto per non precipitare nel vuoto.
Ho mentito, occultando parti di verità, e ho lasciato che la mia vita continuasse nella convivenza delle centomila me stesse, la realtà ed i miei mondi satellite nei quali trovo sogni che mi fanno vivere, battere il cuore, piangere, ridere.
Chi mi ha fatto soffrire ora dice che lo ha fatto a fin di bene (e credo alle sue parole) ma…oggi…guardando indietro ai miei ultimi mesi…è iniziata una metamorfosi in me.
HO innalzato barriere per non farmi far male, non incorruttibili (anzi..) ma le ho innalzate.
Dopo le barriere…sono nati aculei…per impedire di far avvicinare chi mi poteva far altro male.
Ho lasciato fuori il dolore che non potevo più tollerare.
Lo rifiutavo, come dopo un’indigestione, sono arrivata a non voler più ascoltare discorsi dolorosi.
La metamorfosi non è ancora compiuta, forse non finirà mai…forse siamo un continuo divenire…
lo spero, perchè ciò che sono oggi…non mi piace.
…cosa devo fare? cosa è giusto fare?
che vuol dire “giusto”?
ciò in cui credevo…penso sia solo illusioni, favole per bambini.
continuo ad affrontare le mie giornate…ma mi comporto vigliaccamente, non sono l’unica…vero.
Sono circondata da altri che come me nascondono la testa sotto la sabbia…ma il tempo scorre ed altra sabbia ci copre.
….che tristezza….ho imparato ad essere ciò che non vorrei?

.


non mi riconosco più nei miei pensieri di questi ultimi dieci giorni…
alla fine sono diventata anch’io cinica, egoista?
…ho paura…
devo raccogliere le idee.
capire…

uffa…..

…ciò che non ti uccide ti rende più forte?
si….ma…uffa!
a quest’ora dovrei riuscire a trasformarmi in HULK quando mi serve….

abbracciamoci


Stamattina mi sono svegliata con una strana nostalgia.
Nostalgia di un semplice abbraccio.
Non è così strano….penso sia successo per il gesto impulsivo della mia amica ieri sera.
Eravamo andate in palestra (come al solito a far finta di lavorare agli attrezzi…), poi a mangiare qualcosina.
Mentre stavamo andando a riprendere le macchine…lei si avvicina e mi abbraccia forte..mi ringrazia per la serata allegra e mi dice che mi vuole bene.
A ringraziamenti e parole d’affetto sono ormai avvezza…ma l’abbraccio mi ha colpito in pieno petto.
Quanto tempo è che nessuno mi abbraccia spontaneamente per dimostrarmi semplicemente che mi vuole bene? Per trasferirmi quel calore umano che non ha bisogno di parole tronfie…il semplice gesto di alleanza tra esseri umani che dimostrano la loro fragilità e il bisogno di sorreggersi l’un l’altro?
Ci ho pensato…e ho ricordato il precedente abbraccio.
Sempre inaspettato e quindi preziosissimo.
Una sera dopo l’ennesima discussione con mio fratello…lui si è avvicinato e mi ha abbracciato…mi ha stretto forte e in quell’abbraccio silenzioso ho sentito dentro ciò che lui aveva già detto a parole …senza sortire lo stesso effetto: ti voglio bene.
Siamo rimasti abbracciati per un tempo che sfugge dalla dimensione stessa del tempo …istanti interminabili assaporati tra le lacrime che sono sgorgate da sole…lacrime di gratitudine alla vita per avermi dato questa gioia.
Non mi vergogno ad ammettere che – alcune volte – talmente forte è il bisogno di un abbraccio…che mi porto a letto un leoncino di peluche, e mi addormento abbracciata a lui (anche se “non ho l’età” , anzi…l’ho passata da un pezzo!!!).
Non che viva circondata da iceberg…ma…bacini frettolosi dati più per abitudine che altro, gesti d’affetto ottenuti dopo averli richiesti a seguito di grave crisi d’astinenza,bhè…non placano la mia sete, non saziano la mia fame…anzi.
vero è che io rientro tra le persone che per indole erigono una specie di muro invisibile tra se stesse e gli altri… tengo sempre una specie di distanza di sicurezza. Ma che bello quando qualcuno invade il mio spazio, lo ricambio con sorrisi, lacrime…è un vortice di emozioni che mi travolge.
Dicono che gli occhi parlano…chissà se loro riescono a dire quanto mi arricchisce un abbraccio, quanto sono grata per il calore che mi trasmettono?
…….in tarda mattinata una coperta di tristezza mi ha avvolto, rendendomi buia dentro come era stato buio il preludio del cielo d’inverno visto dalla finestra.
Se dicessi che non sò il perchè mentirei..(l’invisibilità, cosa può far più male ad una persona?).
…..ma ora và meglio…anche per stavolta il peggio è passato.
buonanotte al mondo con un tenero abbraccio.

speranza


Quando le luci si spengono –
poco per volta ci si abitua al buio
come quando il vicino, sollevando alto
il lume, sigilla il suo addio.

Dapprima – i passi si muovono incerti
nel buio improvviso –
poi – lo sguardo si abitua alla notte –
e senza incertezza affrontiamo la strada.

Ed è così che nelle oscurità più fonde –
in quelle notti lunghe della mente
quando non c’è luna che disveli un suo segno –
quando non c’è stella che – dentro – s’accenda –

E i più coraggiosi – per un poco brancolano –
e battono – a volte – dritti in fronte –
contro il tronco di un albero –
ma poi imparano a vedere –

E allora è la Notte che si trasforma –
oppure un qualcosa nella vista
che alla Mezzanotte si conforma –
E la vita procede quasi senza incertezza.

Emily Dickinson (1862)

Finirà la lunga notte della mia mente…
Quando?
… allora le mie incertezze saranno solo un ricordo.
e il dolore…passaggio obbligato per crescere,
qualcosa di cui ringraziare.
Quando avrà fine il mio Medio Evo?
…prima o poi rimetterò le mie ali
e tornerò a volare….lo spero tanto.

E tu….vorrei capirti.
stasera…senza avviso mi hai mandato un sms
indecifrabile/chiarissimo:
“tutto cambia…ma resta com’è”
perchè non mi parli con il cuore?
perchè mi tratti come una bambola?
..prima mi tiri su e poi mi butti giù…
ma soprattutto…perchè te lo lascio fare?
………risposta ovvia.
ma tu perchè lo fai?
………e mi do’ la risposta che preferisco.
mento a me stessa?…
il problema è che io credo in te…cavoli
sono sicura di non sbagliarmi, lo sento!
io sono sicura che sei una persona straordinaria, stupenda
ma…….perchè fai così?
…tanto tempo fà mi dicesti che ero il tuo angelo con la gonna…
ma non ce la faccio più a proteggerti da te stesso…
non ce la faccio più.

parole parole parole

rieccomi…è passata una settimana…piena di parole…parole.
Ripreso il lavoro, con tanta buona volontà.
…nota negativa: ti sei ingrassata! azz….le mie colleghe se ne sono accorte.
a parte che era impossibile non accorgersene.
Cmq…presa da un secolo la decisione di riperdere i Kg indesiderati, non ce la faccio. Amara constatazione. Ci riprovo…da domani riprovo.
Pensa che bello se per carnevale mi potessi mascherare da Lara Croft!!!hihihiihihi….anzi…hahahhahahha…….quasi impossibile, ma mai dire mai.
e poi…..cavoli…sai che depressione mo’ che escono tutti i calendari pieni di Wonder woman tutte perfettissime e che ti fanno sentire letteralmente un rifiuto?la vedo dura…non ci stò con la testa, questo è il problema.
Vedremo…
Per quanto riguarda le amicizie vecchie e nuove, settimana splendida.
Non mi ero sbagliata ad aprire il mio cuore…solo devo controllare la mia fame d’affetto. Non è colpa di nessuno se io non ho un vuoto affettivo ma un abisso.
Lunedì ho trovato una bella sorpresa.
Premessa: a maggio hanno eliminato dal giardino condominiale dove lavoro un bellissimo albero di mimosa, colpevole solo di…di esistere.
Bhè…….evviva la natura!!! Al suo posto alcune decine di piantine di mimosa hanno invaso tutto il giardino, è uno spettacolo della vittoria della natura sull’uomo, che bello.
Martedì sono stata felice: un sms inaspettato e parole calme, misurate, dolci per aiutarmi a riflettere sulla mia vita, di nuovo grazie.
Mercoledì con la mia amica in palestra…tante parole (abbiamo chiacchierato ininterrottamente quasi 3 ore, ancora un po’ e ci cacciavano via), tante tante tante risate, (hahahha…sarebbe stato imbarazzante spiegare all’autombulanza come mai io avevo il naso frantumato e la mia amica quasi finiva spaccata in due…hahhahaahah)
Giornata difficile giovedì…parole cattive…da dimenticare, ma impossibili da dimenticare da parte di colei che dovrebbe amarmi incondizionatamente, invece…lo fà solo a patto che io sia un burattino nelle sue mani. Consigli che non accetto, rimproveri…
stai sbagliando tutto… in pratica come se la mia vita fosse un susseguirsi di errori su errori, per una che è nata sentendosi ripetere di non sbagliare mai, che un errore ti rovina la vita. Vorresti sparire, se non esisti non sbagli.
Venerdì…ho cercato di dimenticare le parole di giovedì, ma è ogni volta più difficile, anche perchè in qualche modo hanno condizionato i miei giorni successivi. Credo che ciò e come è stato detto ha prodotto ripercussioni su una persona, e questo mi stà spiazzando, come se non fossi già abbastanza confusa.
Sabato…MV abbiamo parlato…ti ho chiamato a pranzo, ma non ho detto una parola,sono rimasta in silenzio.Tu mi hai richiamato nel pomeriggio. Non ti chiedo nulla se non di parlare con me ogni tanto, ma non riesco a capirti. Tu vuoi tutto o niente almeno così dici a parole e poi…l’ennesima ferita: “tra un po’ non ci sentiremo più”, “non sai più se parlare con me ha un senso”, e poi mi hai chiesto come trovare il mio blog. Non te l’ho detto, come risultato mi hai dato della qualunquista in tono dispreggiativo…tante tante parole, tutto e il contrario di tutto.
In conclusione…la cosa più importante della settimana è la domanda che mi ossessiona da un pò: cosa vuoi fare della tua vita? Me lo hanno chiesto in tanti.
Non lo sò.
Sò cosa volevo. Sò che forse quello che volevo in realtà non esiste e che è diventato impossibile che i miei sogni si realizzino, le cose in cui credevo si sono disperse come neve al sole..
quindi…cosa fare? è come se fossi ad un incrocio. La via che avevo iniziato a percorrere tanto tempo fà mi ha deluso, troppo profondamente deluso. prosegue di fronte a me…ma…non ho più intenzione di continuare a percorrerla, ma so’ che questo costa tanto dolore, sofferenza.
ci sono altre indicazioni…altri sentieri.
Ma…andare dove? perchè?
e poi…sinceramente ho paura.
Non paura dell’ignoto o paura di soffrire.
Ho paura che il dolore sia qualcosa di contagioso…che passi da una persona all’altra, come l’amore, la gioia. E non vorrei far soffrire nessuno per causa mia.
eppure sò di aver causato, causare dolore e che lo farò anche domani e poi ancora, per decisioni che ho preso e che……devo trovare la forza di portare a termine se è vero come è vero che credo ancora in qualcosa di grande.
Anche la mia amica ha sofferto tanto. La sua sofferenza l’ha portata a chiudersi in una rocca quasi inaccessibile, spero che ne esca presto.
Io invece ho reagito quasi sdoppiandomi.
Una parte di me vorrebbe scomparire…nulla ha senso, mollare tutto…disillusione totale sia sul piano personale-familiare che su quello sociale…non si sà più in cosa credere.
una parte di me…non vuole mollare, anzi. In fondo sò che tanti mi vogliono bene, mi conoscono, mi stimano. Amo le persone, amo chi mi sorride e mi parla, amo amare…e lotto continuamente per essere accettata.
La mia vita è diventata una sorta di staffetta tra le tante me stessa che convivono nel mio cuore, nella mia testa.
Provo a non arrendermi…combatto…e alterno momenti di felicità e di dolore…se solo accettassi di vivere come mi consigliano…come sarebbe semplice. Squallido, grigio, contrario a me stessa…ma semplice.
Che confusione.

oggi…..uguale a ieri, e domani?


Dopo il tam tam che ho visto nei blog per lo scalpore suscitato dal film
Fahrenheit 9/11 ieri sera sono andata a vederlo.
Ho fatto bene…e nella mente è riaffiorato il ricordo di qualcosa letto un po’ di tempo fà….e stamani l’ho cercato e ritrovato.
Sicuramente tanti li conosceranno già, ma per chi non li conosce ecco i versi scritti da Trilussa in occasione della prima guerra mondiale (poi ripresi da Claudio Baglioni).
L’espressione di un’amara e disincantata saggezza popolare che – purtroppo -non sbaglia.
Tratta da Da La Guerra a la Pace (1914-1919)
La ninna-nanna de la guerra
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vô la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujrmone
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co’ le zeppe,
co’ le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucilli
de li popoli civilli…
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza…
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Ché quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe’ li ladri de le Borse.
Fa’ la ninna, cocco bello,
finché dura ‘sto macello:
fa’ la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So’ cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe’ quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

ottobre 1914 Trilussa
…..
Per concludere un altro verso di Trilussa…per tutti quelli uccisi (o feriti) in guerra e in pace…e per chi resta e ricorda o guarda impotente i telegiornali
Una lagrima amara per chi nasce,
una lagrima dórce per chi more
…forse arriverà “un domani” in cui TUTTI dovremo rispondere a delle domande, perchè abbiamo agito in un certo modo…o perchè non abbiamo agito ma siamo solo rimasti a guardare….

…..ancora non ho imparato.


….stavolta non sei stato tu a ferirmi MV, ma uno che praticamente è poco più che uno sconosciuto, ma del quale chissà perchè avevo deciso di fidarmi, forse troppo tardi, o forse non avrei dovuto farlo mai.
Resta l’amara constatazione che ancora una volta ho creduto alla parola amicizia, a sorrisi troppo presto regalati…e ancora una volta mi ripeto:
ma cavoli……vuoi stare attenta? ti basta poco per sentirti delusa e ferita, lo vuoi capire?? quindi……cavoli……fai attenzione quando apri la porta del cuore.