da sotto zero

28 luglio…..purtroppo cara me stessa mia le cose non vanno bene. Va tutto abbastanza male direi. Necessita fare il punto della situazione della mia vita con urgenza per rimboccarsi le maniche, focalizzare i problemi…e avendo compreso che sono inequivocabilmente sola ad affrontare la mia vita elaborare un piano strategico per non morire. Oddio…non morire è eccessivo. Ma diciamo per non arrivare ad un punto di non ritorno nella mia vita. Non ritorno per problemi di salute. Invece di perdere peso ne ho acquistato altro. Sto male. Fisicamente e mentalmente.

Invece di migliorare la mia vita sociale sono più sola che mai. Oramai non si contano più le serate anche del fine settimana che trascorro in casa da sola a mangiare per farmi compagnia e non sentire la solitudine.

L’unica persona che mi cerca è mia madre. Ma lei lo fa troppo e non lo fa per me. lo fa per lei.

Mio figlio è perso. Non mi chiede mai come sto, se ho bisogno di aiuto. E’ davvero come se non fossi sua madre, una persona della famiglia di cui prendersi cura e con la quale condividere. Probabilmente ha una storia e mi lascia fuori. Non lo so e il fatto di non saperlo è già chiarificatore della situazione.

Non ho nessuno al quale chiedere consiglio, con cui confidarmi, qualcuno che mi sorregga. Lo so…può sembrare un attimo di vittimismo eppure è così che vivo. Forse perchè anch’io evito di invadere le vite altrui con i miei problemi ed i miei momenti di sconforto. Per cui eccomi qui.

Debbo cominciare ad elaborare un vero piano strategico perché sento e vedo che mi sto approssimando al baratro della mia vita dove solo solo uno scoglio solo in mezzo al mare, in mezzo alle intemperie della vita. Ma non ho la durezza di uno scoglio. Forse è più corretto dire che somiglio ad una zattera che vaga in mezzo all’oceano….il nulla intorno a me mentre le mie forze, le mie energie calano e cresce lo sconforto.

Ma lasciamo stare le similitudini e affrontiamo il problema vero. Forse però non so come si fa. Forse ho bisogno dell’aiuto di qualcuno per correggere i miei errori ed il mio modo d’essere sbagliato.

con il cibo

con il lavoro

con mia madre e mio figlio

con amici e parenti

con il mondo.

e forse …non so…con me stessa.

Ma da dove si comincia?

Sembra che sia tutto collegato, tutto interconnesso. Un problema al lavoro o con mia madre mi destabilizza nei tentativi pratici per prendermi cura di me. Perdo fiducia in me stessa….penso che non valgo niente, che non ho capito niente di come funziona il mondo…che forse sono davvero un’incapace. Una che non si sa organizzare la vita. Troppo sognatrice e troppo poco pratica. Troppo pigra e troppo poco affaccendata a fare invece che persa in pensieri stupidi che non portano risultati veri.

Debbo cambiare. Oramai è vitale. Punto di non ritorno troppo vicino.

Domani ti aggiorno caro diario. baci baci

In ripresa

Già, mi sento in netta ripresa. Che periodaccio ho avuto ragazzi, stare dietro a mia madre con i suoi problemi di salute e di “vicinato” mi aveva ridotta ad uno straccio. A ciò si aggiungevano i problemi di lavoro, ansia, stress, senso di colpa per una cliente che mi sbatacchiata come uno straccio vecchio ed io stremata l’ho anche lasciata fare per ben due volte. Un sabato pomeriggio e un lunedi mattina….mi ha fatta sentire come una ragazzina di 8 anni strillata dalla maestra davanti a tutta la classe perché non aveva fatto i compiti..umiliante è dire poco. E il preventivo dei lavori del condominio? 3000 euro da tirare fuori dal cappello a cilindro al posto del coniglio. Ho cominciato a risparmiare su tutto….anche sull’aria da respirare. Dopo di ciò che è avvenuto a fine giugno ho trascorso una decina di giorni come una larva strisciante, senza forze, senza midollo spinale, con la testa confusa ed incapace di reagire e neppure di fare. Anche al lavoro…completamente disorientata…incapace di concludere qualche pratica se non molto faticosamente e mai sicura di aver fatto bene il mio lavoro.  A…e non dimentichiamo che nel frattempo ho divorziato (15/6)e mi sono occupata – male – della costituzione della start up innovativa di mio figlio….per la quale i ripetuti fallimenti mi hanno ulteriormente avvilita.

Penso che basti, che ne dite?

Molto probabilmente qualcuno più tosto di me avrebbe retto il tutto…io non ho retto. Io alla fine di tutto ero uno straccio. Però. Però chi lo dice che non sono stata forte? Che alla fine ho superato il divorzio riuscendo ad ottenere un fondo per mio figlio, la casa in usufrutto…insomma….non è acqua di rose ma nemmeno poltiglia fangosa puzzolente. E mi sto riprendendo. Soprattutto sto tenendo a bada mia madre. Oggi le ho mentito. Ho volontariamente mentito per riprendermi la libertà di fare quello che mi va di fare senza subire critiche. Sono stanca di sentirmi dire che lei è meglio di me, che sono incapace, che sono una mezza fallita…ops…no…non dice così. Però il 99% delle volte ho sbagliato qualcosa per il mio carattere fatto male e di sicuro lei avrebbe fatto bene. Cosa c’è da meravigliarsi se sono finita dallo psicologo? Dovrei ritornarci a dire il vero 🙂

soprattutto per risolvere i miei problemi con il cibo. E già….ho ripreso i kg persi e ne ho aggiunti altri 3. Mi vergogno anche di scrivere a quanti kili sono arrivata….e non parliamo del mal di schiena. Però oggi mi è venuta – per la prima volta da un mese e mezzo – la voglia di reagire…di ricominciare con la ginnastica, di rifare un po’ di dieta. Anche scrivere qui quest’articolo è una piccola vittoria. Ho provato a riaccendere il pc dopo due mesi perché non riuscivo a farlo ripartire, oggi ci ho riprovato e dopo un tentativo andato a vuoto eccomi qui!! Sono felice perché mi sento nuovamente in grado di essere una persona in gamba. HO superato tante difficoltà…non sarò una gran bella donna tutta sexy e tacco alto…ma ce la sto facendo da sola…ed io do a me stessa il super premio stima e pacca sulla spalla.

Sei una grande Angy.

Ce la stai facendo con le tue sole forze.

Anche se una mattina di lacrime in ufficio…l’unica mattina in cui la sofferenza ha rotto gli argini, su specifica precisazione che mi mancava un conforto ed un abbraccio la mia collega si è decisa ad abbracciarmi. Gran bello sforzo da parte sua che ha madre, padre, marito affettuoso, figlia collaborativa, abita a 10 minuti dall’ufficio invece io a 40…ma lei è la migliore. Approposito..ho fatto il conto delle fatture mensili da contabilizzare. Io ho da fare circa 7/8 volte il suo lavoro…e lei si diverte a bullizzarmi “sei sempre l’ultima” , Sei sempre in ritardo.

Non l’ho divulgato…ma dentro di me so che la meglio sono io. Che se finisco i mensili con il doppio del suo tempo…sono una velociraptor della contabilità dato che faccio 8 volte il suo lavoro.

Super bravissima me. Non me lo devo dimenticare più.

Bravissima e fortissima me.