l’Amore e la Follia

Invito della Follia
La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei.
Dopo il caffè, la Follia propose: “Si gioca a nascondino?”.
“Nascondino? Che cos’è?” – domandò la Curiosità.
“Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete.
Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò
sarà il prossimo a contare”.
Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia.
“1,2,3. – la Follia cominciò a contare.
La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d’alberi.
La Gioia corse in mezzo al giardino.
La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per
nascondersi.
L’Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.
La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.
La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia a
novantanove.
“CENTO!” – gridò la Follia – Comincerò a cercare.
La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto
impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere
scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra
un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto.
E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza.
Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: “Dov’è l’Amore?”.
Nessuno l’aveva visto.
La Follia cominciò a cercarlo.
Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce.
Ma non trovò l’Amore.
Cercando da tutte le parti, la Follia vide un roseto, prese un pezzo di legno e
cominciò a cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido.
Era l’Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio.
La Follia non sapeva che cosa fare.
Si scusò, implorò l’Amore per avere il suo perdono
e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre.
L’Amore accettò le scuse.
Oggi, l’Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.

blog…foglia che vola libera


stamani sono venuta al lavoro accompagnata da E per il problema delle targhe alterne…e durante la strada alla radio hanno trasmesso questa canzone, mi è rimasta in testa tutto il giorno, perchè come al solito parla per me…evoca nella mia mente un milione di immagini e questo scorrere di immagini, parole e musica mi mette le ali alle dita…e mi fa scrivere i pensieri su questa foglia che vola libera nel vento del web…
Un pomeriggio della vita ad aspettare che qualcosa voli
a indovinare il viso di qualcuno che ti passa accanto
tornare indietro un anno un giorno per vedere se per caso c’e’
e sentire in fondo al cuore un suono di cemento
mentre ho già cambiato uomo un’altra volta
come si cambia per non morire come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare
con gli occhi verdi e brillantina
verso il duemila certo che verrà
agile la pioggia sopra le mie spalle nude
e dentro il taxi nella notte avere fretta e non sapere dove
sopra un letto di bottiglie rotte strapazzarsi il cuore
e giocare a innamorarsi come prima
come si cambia per non morire……….
quante luci dentro ho già spento
quante volte gli occhi hanno pianto
quante mie incertezze ho già perso, oh no,
come si cambia per non morire …………
sentire il soffio della vita su questo letto che tra poco vola
toccarti il cuore con le dita e non aver paura
di capire che domani e’ un altro giorno
come si cambia per non morire
come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare…
la cosa più bella è che per ricominciare talvolta non serve cambiare…
per ricominciare basta un solo sorriso del cuore
che tu hai cercato, implorato, desiderato …
poi un giorno…non ti aspetti più niente, hai capito che il sole ce l’hai dentro….non devi cercarlo altrove…ed ecco che il cielo intorno a te si colora d’arancio, così…nel tempo che sembra impossibile di un “istante”.
e senza preavviso senti il tuo cuore che comincia a canticchiare nel petto, tu lo guardi un po’ stupita e gli chiedi: ma che ti succede?
cosa ti accade cuor mio? sono felice di vederti così sereno,
di sentirti battere a tempo di rock….
“un rock bambino soltanto un po’ latino
viaggia senza passaporto e noi dietro col fiato corto
lui ti penetra nei muri ti fa breccia nella porta
ma in fondo viene a dirti che la tua anima non è morta”
e lui – il mio cuore – la sà più lunga di me…e ride ride…
mi prende in giro….mi strizza l’occhiolino e mi dice:
ma dai….devo dirtelo io “che la tua anima non è morta”?
come ti diceva chi ti voleva bene vedendoti sulla china dell’autodistruzione? Devi ricominciare a volare.
e la cosa più strana è che ti senti immersa in un sistema di continuità fatto di luce…perchè i sentimenti sono sentimenti e che
“non importa se arrivi alla meta, quello che importa è cosa provi per arrivarci”. E – secondo me – la meta della vita è donarsi.
Donare se stessi più che si può…sbriciolare le proprie emozioni, fare pezzetti di cuore e seminarne più che si può durante il lungo il cammino dell’esistenza.
ed allora sarà tutto un continuo fiorire e rifiorire…dovunque intorno a noi, dentro di noi.
non aspettarti niente – continua a ripetermi il cuore – ma vedi? più mi fai a pezzi e lasci lungo il cammino della tua vita parti di me alle persone che ami e che hai amato…. più io divento grande e imparo ad amare sempre più forte.
non aspettarti nulla..e vedrai quanto sarà stupendo scoprire ciò che ricevi in dono come una sorpresa…altri pezzi di cuore di chi come te lascia il suo segno nel mondo.
donarsi reciprocamente: cosa c’è di più grande, di più bello?

danza di primavera


Io sono quella che sono – E’ questa la verità
Domande e contraddizioni – Eterna instabilità
Io sono quella che sono – Leggera scontrosità
Mi prendo dal lato buono – Ma amo l’altra metà
Questa sono io – Dimmi chi sei tu
Che se no ti ingoio con la nostalgia di ciò che non fu

Io sono quella che sono – Mi cerco e mi troverò
Non riesco ad amare meno – E a dire ciò che non so
Io sono quella che sono – E non quello che io ho
Mi sento tante persone – Miscuglio di tutto un po’
Questa sono io – Dimmi chi sei tu
Prendo le cesoie e taglio il filo che non mi lega più
Vivo casa mia – Scappo la città
Dolce è la mania di curar di più l’interiorità
Questa sono io in viaggio – L’esistenza è un passaggio
E’ una palestra Non mi lega più Non mi lega più
Oggi sono io – Questa sono io
(A. Oxa)
OK, questa sono io!!!stasera stò bene, mi sento intimamente bene ed anche se non scriverò nulla di speciale caro diario…permettimi di lasciare questa traccia di “danza di primavera” interiore.
e pensare che mentre venivo a casa sono tornate le lacrimucce in
dolce compagnia del senso di scoraggiamento, rabbia e quantaltro……
ma è di nuovo accaduto il “miracolo”.
ad un certo punto quell’altra me…quella guerriera, quella “tosta” mi ha fatto: ehi tu!! ce la vogliamo far finita co’ ‘sta sceneggiata? ancora a piangere?
e pufffff!!! nel giro di mezzo istante mi sono ritrovata con il sorriso sulle labbra. ok, sarò matta ma ne son felice.
e quando mi sento così…voglio bene a tutto il mondo – tutto tutto tutto.
e mi vien voglia di giocare e mi vien voglia di cantare…come cantava Veruska “un angelo legato a un palo”
Da sola, il mio cuore adesso vola leggero…
E conosce nel dolore l’amore
e mi vien voglia di aiutare
e viene voglia di pregare
e mi vien voglia di allargare le mie braccia a tutti…
stò rifiorendo….indipendentemente dai momenti bui che certamente non posso rinnegare…fanno parte di me…perchè sono persona dai sentimenti veri….credo in ciò che faccio e lo vivo intensamente.
rifiorisco….lentamente …ritrovo allegria, dolcezza, concentrazione, voglia di giocare, organizzare, pianificare, scegliere…
stò ricostruendo Angela a modo mio.
certo….ho paura di sbagliare, paura del tempo, paura di fidarmi di nuovo delle persone ed anche -anzi soprattutto – la paura diametralmente opposta: temo ancor di più il pensiero che non riuscirei mai più a fidarmi di nessuno.
come si può vivere in un mondo nel quale temi chiunque? in un mondo nel quale non ti fidi di nessuno, nel quale in ogni sorriso vedi una lacrima nascosta, nel quale in ogni gesto cortese vedi falsità e opportunismo?
Sarei divorata dal cinismo, dalla paura, dal gelo della solitudine…sentimenti che ogni tanto prendono il sopravvento dentro di me…allora comincia la guerra interiore, cerco di combattere questa parte di me che non mi piace.
E se invece è realmente così…bhè…per favore – non ditemelo.
ok…certo…finalmente ho capito cosa intendeva una mia carissima amica quando mi diceva in tono dispregiativo ma con l’intento di “illuminarmi”: “tu sei una buonista”, in pratica dandomi della stupida. Non capivo cosa intendeva…poi me lo spiegò:” tu vuoi per forza vedere il mondo buono, ma non lo è, devi capire che ci sono persone che fanno del male, persone cattive ed egoiste. Il mondo vive di opportunismo, è una giungla…di persone buone ce ne sono, certo, ma devi prima conoscerle e poi puoi aprirti e fidarti..tu invece ti fidi di tutti e sbagli”…dopo che me lo spiegò…bhè…confesso….hahahhahh…io continuai a non capire – ingenua fino al midollo.
adesso ho capito cara amica…ho capito.
certo…hehehhehehe…bhè….non che io sia diventata scaltra e diffidente tutto di botto, ma stò guarendo dall’eccesso di bontà!!!!!!
e l’amore? l’amore….l’amore fa parte di me….indissolubile.
devo amare come devo respirare…non potrei vivere senza
amare anche la mia collega con la quale ogni tanto faccio a capelli…ma tutto sommato le voglio bene
amare mia madre che……uffff…mamma mia che sofferenza…ma….è la mia mamy
amare il mostriciattolo torinese…che mi ha trattata come una ciabatta usata – anzi, peggio…
amare ovviamente chi mi vuol bene e mi regala solo gioia e serenità (va bhè, che ci vuole? hahahhahah!!), chi mi pensa e non lo so, chi penso e non lo sà…
amare chi mi regala un sorriso o un colore…
ops….no. Dite a me? quella lassù che vive con lui? no….hemmm, no……
quella là non ci riesco proprio ad amarla…altrimenti sarei una santa… ma io sono una donna – non sono una santa!!!!!!!!!!
smackkkkkkkkkkkkkkk
good night world…
a lot of kisses for everyone

today..Diamante


oggi mi sento triste e malinconica…anzi, più malinconica che altro.
lo sò…tra un po’ ricomincerò con il solito “lavoro” interiore…perchè
bisogna per forza stare bene, per forza essere sorridenti, per forza essere positivi e stare bene…è la regola di questa società, l’apparire.
“buongiorno come và?”
“bene grazie, e tu?”.
e dentro ti senti morire, non vedi l’ora di restare sola per riordinare i pensieri..i tuoi pensieri.
si…bhè è anche vero che non bisogna lasciarsi andare all’invitante abbraccio della malinconia…ma che fatica cercare di essere comunque positivi se dentro di te c’è un lago immobile di tristezza e tu non riesci a camminarci sopra ma lentamente ci riaffondi ogni tanto.
oggi gli ho mandato un sms….gli devo spedire delle cose e volevo che mi confermasse l’indirizzo a cui spedirle…..ancora non mi ha risposto.
no…non l’ho chiamato.
forse è questo che mi ha messo tanta malinconia addosso.
come posso aver paura dell’uomo per il quale avrei cambiato completamente la mia vita?…eppure è così.
e non solo…anche paura di me stessa.
paura delle emozioni che parlandoci riprenderebbero ancor più colore e più forza…anche se…bhè….certamente l’intensità è diminuita…ma….il dolore è dolore, la rabbia è la rabbia, la delusione è la delusione e l’amore…è amore.
bhè….ma come mio solito – perchè come dice qualcuno c’è sempre un “ma” –
c’è qualcosa di nuovo.
una persona che mi ha afferrato il volto con le mani e con decisione mi ha fatto voltare il capo da un’altra parte.
ci hanno provato in tanti…ma…chissà….forse non era tempo, forse dipende dal modo…non lo sò.
sò che …bhò….lentamente qualcosa sta cambiando in me.
ok….speriamo che mister F si decida a rispondermi così sistemerò anche questa faccenda…e “tomorrow” lentamente prenderà il posto di “yesterday” come nell’ordine naturale delle cose.
ed ora…una canzone per me e per chi vuol cantare con me..sognando l’odore dei granai, l’odore dell’estate, l’odore dei ricordi.

Respirerò
l’odore dei granai
e pace per chi ci sarà
e per i fornai
pioggia sarò
e pioggia tu sarai
i miei occhi si chiariranno
e fioriranno i nevai.

Impareremo a camminare
per mano insieme a camminare
domenica….

Aspetterò che aprano i vinai
più grande ti sembrerò
e tu più grande sarai
nuove distanze
ci riavvicineranno
dall’alto di un cielo, Diamante,
i nostri occhi vedranno.

Passare insieme soldati e spose
ballare piano in controluce
moltiplicare la nostra voce
per mano insieme soldati e spose.
Domenica, Domenica

Fai piano i bimbi grandi non piangono
fai piano i bimbi grandi non piangono
fai piano i bimbi grandi non piangono

Passare insieme soldati e spose
ballare piano in controluce
moltiplicare la nostra voce
passare in pace soldati e spose.

“Delmo, Delmo vin a’ ca…”
(Dedicata a Diamante Arduini Fornaciari)

my heart’s desire


I think of all my heart desires,
And the things I have missed.
Looking back when just a young girl,
I remember things I wished.

I would wish upon a rainbow,
After unexpected rain.
Wished upon a star as it,
Fell from it’s domain.
I wished I could be an artist;
Paint sunsets and flowers.
Beautiful buds that would open,
After springtime showers.

I wished to go to a distant land,
See all there was to see.
Throw coins into a fountain as,
I made a wish for me.

I wished to be a writer and
A book of poems to write.
To write of things that I love and,
The things that are in sight.

Sleeping Beauty I wished to be,
With a kiss to awake.
Live forever after with a Prince
And his bride he would make.

Oh, the things that I did wish for!
They’re still a part of me.
Especially when I am surrounded
With beautiful things I see.

chiacchiere tra unanessunacentomila e uomoinvisibile


quel che segue è per accogliere e “partecipare” alla richiesta del signor Uomoinvisibile che ieri ha deciso di cimentarsi nell’impresa di
“provare a stimolare il confronto su prospettive e visioni diverse”
ovviamente parlo per me, esprimendo il mio pensiero…sia per le mie esperienze, sia in generale nei casi che si parli dei rapporti uomo-donna.

Uomoinvisibile: Non capisco il perchè in ogni donna c’è questo gusto, a volte sadico, di farsi del male…lottate per un “qualcosa” che esiste solo nella vostra mente…pur consapevoli continuate a flagellare il vostro cuore con storie senza uscita solo per il gusto, alla fine del viaggio, di dire “ho vinto”…non ti conosco, mi incazzo leggendoti…perchè non capisci che di unico non c’è nulla tranne
Piccola Freccia…buona vita anche se mi fai incazzare… forse..ma non ha importanza.

UNC: io non capisco perchè dici: “ogni donna” se ti riferisci alla mia vicenda. Tutte le donne con le quali ho parlato mi hanno detto e ripetuto che mai avrebbero accettato, tollerato e sopportato quel che ho vissuto…e molto probabilmente se non fosse per motivi personali che hanno formato il mio carattere in un certo modo anch’io non avrei fatto tutto quel che ho fatto e subito tutto quel che ho subito….e non “per il gusto alla fine del viaggio di dire “ho vinto” “. Questa tua affermazione è sbagliata, ingiusta, inappropriata, a volerla dire tutta anche un pochino offensiva…se dici di aver letto il mio blog allora sei un lettore che non comprende ciò che legge, un lettore con la modalità dell’avere e non dell’essere (ti consiglio di leggere Avere o Essere di E. Fromm).
Inoltre aggiungo di essere lieta di averti fatto incazzare. Mi spiego. Scrivo qui quel che provo, esattamente come facevo 5 anni fà con un diario di carta e stoffa nel quale non mi sarei trovata soggetta alle tue critiche o viceversa confortata da tante persone che scrivono di comprendere e condividere.
Bene…se scrivo qui è per l’amore che nutro per il prossimo, per la comunicazione, per lo scambio di emozioni che dona un arricchimento reciproco tra chi scrive e chi legge.
Io mi arricchisco enormemente leggendo i blog di persone stupende, mille volte migliori di me e se scrivo qui è per dare la possibilità ad
altre persone di leggere i miei pensieri, confrontarli….trovarsi complici-amici o increduli, scettici o critici come te….ma cmq sono qui…in questa grande piazza virtuale come tutti gli altri blogger
per comunicare, dare e ricevere.

Uomoinvisibile: mi sembri una bambina che si fà la pipì addosso e piange…
non riesci a trattenere ne la pipì ne le lacrime…decidi o ti pisci addosso per tutta la vita e stai zitta o decidi di tornare ad essere donna.

UNC: …a questo commento rispondo con: grazie per il consiglio…sai? non ci avevo mai pensato prima…che stupida, vero?
quasi quasi decido di “pisciarmi” addosso per tutta la vita…hhehehehheheh

Uomoinvisibile: finalmente una reazione che si allontana dal solito piagnisteo generale, mi fa piacere, sento sprazzi di orgoglio e di vera femminilità…per la mail vedremo, che uomo invisibile sarei, o no? vale pure per cristina

UNC: no comment.

Uomoinvisibile: per quanto riguarda le scelte di vita poi, cerchiamo di tirare fuori le palle…hai deciso, punto e basta! o preferisci farti compatire, rischi di guardare con occhi “sbagliati” persone innocenti, che hanno il solo difetto di averti limitato in qualche modo..o forse quello volevi non è “stato” perchè non è mai esistito.

UNC: quello che volevo è esistito. Non molte persone farebbero 1400 km con la macchina per stare poche ore insieme alla persona che amano due volte al mese per circa un anno della loro vita.
Tu per esempio…non sembri la persona che lo farebbe. Dunque…dato che lui lo faceva, e si ritiene abbastanza probabile và -diciamo così- che lo facesse per un sentimento molto forte che gli dava voglia, coraggio e resistenza per farlo…DICO che quel che vorrei E’ STATO!
forse finito…ma certamente stato. Negare una cosa bella come un amore -fosse anche un amore durato un solo giorno – è una colpa gravissima che si commette prima di tutto contro se stessi, privandosi – rinnegandolo – della dimensione enorme del vissuto.
Nessuna persona innocente guarderò con occhi sbagliati….perchè sò cosa significa sulla mia pelle pagare per le colpe commesse dai propri genitori, conosco l’aberrazione del “guarda cosa ho fatto per te” … no….tranquillo, la rinuncia alla quale ti ho accennato è frutto d’amore e mai genererà ciò di cui parli; permettimi di aggiungere con orgoglio: questo è un “vero sprazzo di femminilità”….essere un essere umano di genere femminile vuol dire essere dotati da madre natura di una capacità di amore e protezione tali da nutrire, accudire, proteggere i propri figli e poi…vederli andare per la propria strada con un sorriso sulle labbra, una lacrima sugli occhi e il cuore gonfio d’orgoglio.
p.s.: le scelte di vita….hehehehhehe….bhè…le faccio a mio gusto. Farmi compatire? …che modo sprezzante di dire: cerchi conforto in chi comprende la sofferenza di una persona che contrariamente alla comune moderna morale non pensa solo a “stai bene tu” perchè comunque non dimentica i pregi e le mille qualità della persona che ha amato e dalla quale è stata amata.

Uomoinvisibile: esatto cominciate ad “essere”…o forse siamo troppo “vecchie” per vivere?

UNC: hai giustamente incorniciato la parola “vecchie”. Ho letto una volta una gran bella frase:
si diventa vecchi quando una mattina alzandosi dal letto
non si ha più niente da fare.
Ho vissuto giorni nei quali non mi sono sentita vecchia…mi sono sentita morta.
Ho vissuto giorni nei quali mi sono sentita così vecchia….che persino respirare era faticoso,
ed ho vissuto e vivo giorni di emozioni così fresche, così forti, così non incrinate o ingrigite dall’esperienza accumulata negli anni che vivo sprizzante gioventù da ogni poro…come una ragazzina.
E vivo giorni nei quali non scrivo nulla, vivendo come una donna della mia
età e del mio tempo.
non credere che vada in giro per la città con un cartello attaccato sulla schiena recante la scritta: sono una deficiente-martire che ha deciso di soffrire tutto il resto della sua vita per amore.
sono una persona normale…”una” appunto….mi alzo, faccio la spesa, cucino, vado ai colloqui con i prof di mio figlio, lavoro, esco con amiche ed amici…per fartela breve: non devo “cominciare ad essere” IO SONO!

Uomoinvisibile:ok sono troppo duro,ma ho visto troppe “animebelle” bruciarsi per, e con, fuochi artificiali, a domani! Xcristina, forse bruci anche tu invano?

UNC: ok…grazie per “animebelle”. Ammesso e non concesso che mi stia bruciando con fuochi artificiali, precisato che la persona che corrisponde alla descrizione “fuochi artificiali” è un uomo vero, una persona straordinaria, fuori dal comune nel bene e nel male, domando: posso decidere con chi procurarmi un’ustione o devo chiedere il permesso?
o innamorarmi solo di persone munite di “certificato di garanzia” Nessuna sofferenza nel rapporto, vedi clausola: “soddisfatti o rimborsati”? hahahahahh….bhè…questa fa ridere pure me….

Uomoinvisibile: Perchè non provate a guardare un centimetro oltre il vostro immenso EGO, magari ci trovate,forse è troppo difficile, nascoste dietro i castelli di cartone che solo il vostro splendido cervello sa costruire. Siamo molto più semplici di quanto immaginiate e che per voi l’amore deve essere dolore e sofferenza altrimenti ci si annoia..o NO!

UNC: Il nostro cervello come dici tu….è splendido proprio perchè oltre a far di conto….sà costruire fantastici castelli di cartone, ci sogna principi azzurri e fate, poi lo colora con i volti sorridenti di bambini che giocano, lo circonda di nuvolette rosa, disegna un enorme sole giallo nel cielo, cento alberi intorno e mille fiori colorati….si…è questo, esattamente questo che rende il nostro cervello splendido….
E poi…usciamo da questo meraviglioso castello, non ci si nasconde dietro…no, esciamo…orgogliose e fiere delle lacrime che talvolta ci rigano il volto, e poi….guardiamo oltre il nostro ego ogni volta
che usciamo di casa la mattina per fare i milioni di cose che vogliamo fare… e se mentre scegliamo le mele o i pomodori al mercato sognamo i castelli di cartone….forse è perchè ne abbiamo bisogno…
forse perchè – talvolta – chi dovrebbe farci sentire Principesse….ci fa sentire Cenerentole…
e Cenerentola per l’appunto cantava: i sogni son desideri di felicità….

Uomoinvisibile: noto con piacere che tocco molti punti deboli, la forza con la quale cercate di difendere quello che non esiste è ammirevole
mi dispiace per voi ma di uomoinvisibile ne esiste uno e non può,ahivoi,
saziare i vostri appetiti primordiali.

UNC: grazie per essere così partecipe….che carino a dispiacerti per noi….sai? anche noi siamo molto dispiaciute per i Tuoi punti deboli…ops….forse tu non ne hai?!?

Uomoinvisibile: Non capisco perchè, ed in nome di quale “santalleanza”,
se si prova a stimolare il confronto su prospettive e visioni diverse
si urla al sacrilegio..una lesa maestà dell’emozione che in nome di nessun
“diritto dovuto” appartiene ad una sola categoria.
Mi inchino a tanto ardore o damigelle! La verità appartiene alla storia,
quella che noi scriviamo vivendo. Ho letto tanto dolore nelle tue parole Angela, e tra le righe anche in Cristina, e di fronte al dolore io mi altero, per l’offerta di due anime nobili sull’altare del “poteva essere”,sacrificando il presente si rinuncia a sperare amiche mie. Il termine “pulsione primordiale” era riferito ai buoni sentimenti e non ad altro.

UNC: gradirei moltissimo sapere – dato che tutta ‘sta diatriba dovrebbe averla provocata quanto da me scritto nel blog, anche se le tue affermazioni sono sempre rivolte al genere umano femminile come se quel che descrivo io lo provasse il 99,99% delle donne……ebbene, di grazia, mi dici dove io avrei mai scritto che l’emozione appartiene ad una sola categoria??
Per come la vedo io…la mia nobiltà d’animo non è offerta in sacrificio sull’altare del “poteva essere”….non sacrifico il mio presente… solamente mi riesce difficile cancellare i sentimenti vivi nel mio cuore per esperienze ribadisco vissute…non sognate o immaginate o solo sperate.
Concludo- anche data l’ora – con parole di un uomo che ha saputo descrivere le emozioni umane in modo indimenticabile…emozioni tutte…dal più profondo dolore alla più alta elevazione
nel firmamento dei sentimenti….e sottolineo UOMO…tanto per ribadire che i sentimenti caro Uomoinvisibile ci accomunano:
le donne soffrono, gli uomini soffrono, le donne amano, gli uomini amano.

Amore non e’ amore se muta
quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l’altro s’allontana.
Oh no! Amore e’ un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta
e non vacilla mai.
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno
estremo del giudizio;
se questo e’ errore
e mi sara’ provato,
io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato.
(William Shakespeare)

…ci si incontra nella vita,
ci si guarda,
ci si studia un po’
si impara a conoscersi abbattendo un pochino
il muro del silenzio e dell’indifferenza,
questa è la cosa veramente importante.
Grazie uomoinvisibile, ciao

sms..looking for Angy


primo giorno di primavera, mentre la neve copre i boccioli.
contraddizioni fuori della finestra e contraddizioni dentro di me.
….il sole mi regala sorrisi?
il sole ce l’ho dentro.
dentro…dentro di me tanta confusione, sarò in sintonia con il mondo, la natura circostante?
devo riprendere le redini, ricominciare a gestirmi….e permettere ai ricordi di riaffiorare di rado…altrimenti il mio cuore sarà come un fuscello in balia della tempesta, sbattuto di qua e di la.
la mia vita….ho bisogno di cementare la pietra angolare.
e non posso essere nient’altro che io la pietra angolare della mia vita.
si…io. Quel volto che vedo allo specchio..spesso serio, triste, talvolta sorridente e solare.
e poi…altro punto di riferimento Piccola Freccia.
poi….contorno, stelle….le stelle che mi indicano la via.
adesso sono molto stanca….vado a dormire…ma…
dopo quasi due settimane smarrita di nuovo in un bosco di emozioni…stasera ho deciso di riprendere la gestione delle mie emozioni.
sono stata troppo male questa settimana….ho permesso al mio cuore di andare a briglia sciolta…e mi ha fatto male…estasi e tormento che si alternano a velocità troppo elevate non fanno bene.
ora devo riprendere ad amare Angela…almeno un pochino di tempo devo tenere seriamente a freno i pensieri….devo…devo scegliere tra vivere il sole dentro di me o vivere del ricordo di un sole sceso dietro l’orizzonte…il ricordo del sole.
mi concederò di pensarti talvolta, aprire ogni tanto lo scrigno dei ricordi….stasera un piccolo, ultimo regalo…l’augurio di una dolce buona notte, per me…per me e per te…te inteso nella mia mente come “il mio prossimo”, tutti coloro che hanno colorato, colorano e coloreranno il cielo della mia vita.
che sonno….buona notte mondo..e grazie a me per i miei buoni propositi…
se vuoi puoi Angy…se vuoi – puoi.
smack

eterno


se l’amore è eterno finchè dura…allora in questo momento io mi trovo in quella dimensione di tempo chiamata eternità.
datemi della pazza, perchè condivido
l’idea che l’amore fine a se stesso,
l’amore non ricambiato in egual misura
l’amore che non ci regala solo sorrisi ma anche dolore
l’amore che non ha un perchè, non ha uno scopo….
lo senti e basta
bhè…quest’amore certamente è pazzia.
e come chiamare me che accarezzo la tua immagine sullo schermo del pc?
quelle due primissime foto che mi mandasti scattate nella penombra del tuo ufficio…ricordo come se fosse oggi che ti sei messo come tuo solito a precisare che i colori erano un po’ smorzati…ricordo esattamente che dicesti: “immaginateli più vivi” e ti scusavi per lo sfondo che ovviamente era quel che era…
ti guardo oggi…con una dolcezza ed una tenerezza che non ricordo allora.
allora c’era la felicità di aver ricevuto le foto, gli scherzi sui colori e i racconti del come, dove, quando….c’era la leggerezza del “è così”.
oggi…mi sorprendo ad accarezzare il tuo viso, interrogarmi se è giusto o no chiamarti e chiederti come stai, cosa fai.
e mi rispondo che….devo lasciarti vivere la vita che hai scelto.
talvolta anche dire “ti amo ancora” carica agli altri un peso di sentimento che non vogliono portare…ed io…provo per te una tale enormità di sentimenti che …non sò più gestire.
li tengo imbrigliati, legati, imbavagliati e rinchiusi in una stanzetta del mio cuore…ma….sono talmente vivi che…si fanno sentire lo stesso.
l’amore batte, il dolore urla…e per quanto la mia parte razionale voglia cercare di ammansire il mio cuore tenerlo buono e zitto…no, non ci riesce.
Il tuo viso….in questa foto hai il sorriso più dolce del mondo che racconta la tua dolcezza e l’umanità che erano parte di te e che mi riporta un milione di ricordi alla mente.
cosa è accaduto? comincio a pensare che sia stata tutta colpa mia.
tu mi amavi con tutto te stesso….deve essere stata io a non capire…si, io…io non ho capito quel che ti stava accadendo. Davo tutto per scontato…tu mi avevi regalato un immenso amore senza chiedermi nulla in cambio…ed io lo davo per scontato.
io ti amo Frà….in quest’attimo di microeternità tu sei parte di me, la mia forza….perdonami se non sono la tua.

vita difettosa

cari giorni di Marzo, scrivo a voi. Voi spettatori silenziosi di questi miei strani giorni….si lo so che mi ripeto, ma…sono, siete, giorni strani.
La mia vita scorre come se fossi alla guida di una macchina difettosa: non riesco a mantenere un assetto costante, velocità moderata, no.
accellerate, frenate, sterzate a destra e a sinistra,…poi ogni tanto un tratto tranquillo, l’illusione di aver trovato stabilità e poi si ricomincia con gli inceppamenti. Motore ingolfato, velocità troppo elevata, cambi di direzione…
insomma…Angy…ma un bel tratto dritto e tranquillo no, eh? che ne pensi di continuare con la messa a punto che hai iniziato?…dai piano piano…ci riesci.
a parte che forse sei tu che hai il viziaccio di ingigantire tutto. OK…stamattina ti sono scappate di nuovo un po’ di lacrimucce, speravi tanto che fossero state solo un “Incidente di percorso” della settimana scorsa…invece sono rispuntate anche in questo nuovo lunedì. va bhè….si ricomincia, vediamo come và questa settimana.
intanto spero che abbiate notato i piccoli ma costanti miglioramenti…capperetti!
e poi, un pensiero positivo:
nessuno nasce sotto una cattiva stella, dobbiamo solo imparare a guardare meglio il cielo.
🙂

per una…


per una sola lacrima che hai asciugato sul mio viso….
quel giorno, l’ultima volta che ci siamo visti.
giorni di novembre a Torino…
tu sentivi freddo e ti stupivi che io non ne sentissi.
come potevo sentire freddo? come potevo se dentro me vibravano mille emozioni?
e sul letto, tra le lenzuola stropicciate, abbracciata a te…
una lacrima è scesa.
mi guardasti stupito e mi dicesti: perchè?
e l’asciugasti con il volto un pochino contrariato, forse provando un senso di colpa che non volevi sentire….forse in quei momenti volevi solo “giocare” a fare il grande.
e quella lacrima non faceva parte del gioco….ed hai cercato di cancellarla, disperderla, farla svanire come un brutto sogno.
sai?
quella lacrima continua a scendere, ogni tanto fa capolino, sempre lei.
silenziosa, discreta, pregna di sofferenza che urla nel silenzio.
no, non ci sei tu ad asciugare il mio viso….
c’è il sole, il vento, l’aria con i primissimi profumi di primavera,
i pensieri leggeri che la vita mi regala
…asciugano la lacrima…e mi dicono che non si stancheranno finchè
non ce ne sarà bisogno.
Eravamo insieme…a te sembrava strano che piangessi.
strano….
strano sarebbe stato non piangere
strano è stato che tu ti sia stupito della mia lacrima
strano forse è che oggi voglio dedicarti questa canzone
dedicarla a te che ami la musica, che vivi per la musica
o forse…. non è strano per niente.

La musica perchè tu sei distante
da chi lo sai benissimo e da cosa
la musica che invece ti ci porta
e dice al canto “vieni, fatti accanto”
come l’occhio vicinissimo al suo pianto
il sorriso vicinissimo alla bocca
l’anima con l’anima gemella

la musica – di finestre chiuse e aperte
la musica – di corpi vicini
come guance sui violini
la musica – di abbracci come timpani e tamburi
una grancassa il sole
ad occidente
la musica non è niente
se non spande- la tovaglia sopra un tavolo di legno
che oscilla come i flauti
la marcia dei bicchieri
il pane sparso
il campo giallo e arso
oppure umidità – le gocce sulle foglie
la solitudine – di uno scoglio in mare
il rosso del fiatare – nelle trombe
i clarini che fanno – volare le farfalle

nulla è taciuto
dalle note
queste note che
si chiamano do re mi
fa sol la si
anche l’amore fa
sol la si
anche se mi fa sola sì

le casse traforate
e le penombre dentro le chitarre
le dita, quelle dita di una vita
insistenti sui tasti tra i capelli
arpeggi e polpastrelli
le dita sopra il collo
gli archi tesi
sul ventre come
il tremito dei fiati
la musica è niente
se tu non hai vissuto
e ballo come se mi dovessero
cadere dalle dita gli anelli
e come se io volessi
uscire con il corpo
dalla mia collana
la testa è passata
la testa è passata
e io da spudorata sulla terra con i miei piedi scalzi ballo
come un vaso di fiori che cade
e ballo come se volessi
distruggermi alla fine
spezzarmi come il filo
che tiene le perline
le gocce di sudore – perdute come i baci dell’amore.