un sorriso….e fai sorridere

Stamattina ho vissuto una piccola grande avventura del quotidiano.

Quei piccoli miracoli dei quali non ci rendiamo neppure conto…ma rendono la vita preziosa e degna di essere vissuta con pienezza.

Caro diario, ora ti racconto. Mi sono presa l’incarico di andare in banca per fare un bonifico per l’azienda e dopo la consueta camminata (da quando abbiamo traslocato arrivarci a piedi è salutare ma un po’ faticosetto soprattutto con i tacchi) entro immediatamente dopo un signore anziano che ispirava tenerezza seppur circondato da un alone di distinzione…non so…forse perché il morbido e ondeggiante caschetto di capelli bianchi incuteva rispetto o per quel non so che nell’abbigliamento che nonostante i segni del tempo connotava una persona molto dignitosa….una di quelle di “c’era una volta”.

Il signore mi chiede se c’è da prendere un numeretto per la fila ed io lo tranquillizzo dicendo che in quell’agenzia non ci sono numeri ma il vecchio metodo della fila “lei stia comodo, quando è il suo turno prima di me l’avviso io”. Ricevo in cambio un tenero sorriso e mi metto in fila. Dopo poco si accorge che sono arrivata agli sportelli, si alza, mi guarda e accetta il mio consiglio di “fare una scorciatoia” per arrivare allo sportello piuttosto che rifare tutto il giro della fila.

Si mette al mio fianco e mi chiede se potevo aiutarlo a leggere le date dei pagamenti da fare su una serie di bollettini con varie scadenze. I due pagamenti che doveva fare erano a beneficio della cassa Forense (un avvocato… mi dico tra me e me…), abbiamo estratto dal mucchio quelli con le date da pagare e si è recato allo sportello ringraziandomi e con uno scambio di sorrisi tra me, lui e l’impiegato che aveva visto la scena.

Sbriga le sue operazioni, allontana dallo sportello e a quel punto toccava a me…invece lui mi appoggia una mano sul braccio e mi trattiene con un sorriso di un’enorme tenerezza e si mette a raccontare. Non ho avuto cuore di scostarlo per andare allo sportello, come avrei potuto? L’impiegato mi ha sorriso e mi hanno sorpassato gli altri utenti in fila!!!

Ma è stato emozionante lo scorrere dei successivi due minuti durante i quali mi racconta che ha 87 anni, che deve rimanere iscritto all’ordine degli avvocati e pagare il minimo della cassa forense perché deve ancora seguire dei ricorsi in Cassazione, sto sbrigando degli affari di famiglia..ma….e gli occhi gli brillavano “tra un paio d’anni ho sistemato tutto e me ne vado in Belgio da mia figlia”. Gli ho fatto i complimenti…ma penso che il mio sorriso parlasse molto più delle parole…e con l’augurio reciproco del “buone cose” ci siamo salutati.

Che ondata di gioia mi ha sommersa. Che dose di ottimismo mi si è infilata nella pelle grazie a quest’incontro.

87 anni…e a sentirlo parlare seppure gli occhi vedevano un uomo avanti con gli anni, imbiancato, un po’ piegato dal tempo….l’anima era di un ragazzo.

Spero di non perdere mai il senso di meraviglia quando ho il privilegio di incontrare persone così.

Spero di aver sempre la capacità di sorprendermi ed imparare e capire che la vita ha senso finchè siamo noi a dargli un senso.

Spero di non disimparare mai a riempire la vita di cose da fare.

Spero di arrivare alla fine dei miei giorni con il rammarico di non riuscire a fare mille milioni di cose nuove che avevo progettato il giorno prima…nonostante gli acciacchi, la sofferenza dell’età, la fatica dell’alzarsi dal letto la mattina…e spero di trovare un motivo di sorridere sempre, sempre!

 

considero valore

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finché dura un pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che.

Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore..

Molti di questi valori non ho conosciuto.

 Erri De Luca

Padre Guido alla Garbatella

Nella vita si incontrano tanti scogli sui quali ci si può far male. Ma in questo mare….si incontrano anche dei Fari. Punti luminosi che guidano verso strade sicure…che illuminano il percorso, che indicano la giusta direzione.

Un meraviglioso quartiere di Roma, la Garbatella, aveva un Faro che si è spento l’altro ieri e che oggi verrà salutato da tutti i naviganti che hanno avuto la fortuna di incontrarlo.

I miei ricordi tornano indietro di una decina d’anni….Piccola Freccia stava terminando le elementari e dovevo scegliere dove frequentare la scuola media.

La ritenevo una scelta molto importante…dopo aver cercato di dargli le basi migliori..non volevo che si perdessero i risultati raggiunti.

E trovai cercando su internet un istituto scolastico religioso che fosse vicino al mio posto di lavoro la presenza di una struttura interessante. Zona Garbatella, poteva esserci quello che cercavo.

Andai a vedere e restai sbalordida. Era esattamente quello che cercavo. Istruzione laica, organizzazione della struttura cattolica gestita da padri di San Filippo Neri. Ma a parte questo si percepiva la sensazione di entrare in un’oasi. La scuola era un tutt’uno con l’oratorio della Chiesoletta…un giardino adibito ad orto, coniglietti che gironzolavano e giochi di una volta disseminati qua e la. Il campetto di calcio, i biliardini….un salto nel passato.

E dietro a quest’atmosfera ovattata c’era lui: Padre Guido Chiaravalli.

E’ stato un onore immenso averlo conosciuto….e per Piccola Freccia un tesoro da portare nel cuore di insegnamento umano e dell’amore Divino. Padre Guido chiamava Piccola Freccia il signor Chiacchiera…e lui ne era divertito e compiaciuto.

Un uomo che trovava nella meraviglia della natura tutto quello che serviva per imparare, insegnare, capire e sentire l’opera di Dio su questa terra. Una persona straordinaria, meravigliosa….con occhi semplici ma luminosi con un sorriso dentro al cuore.

Padre Guido, sei e sarai sempre nel cuore di tutti coloro che hai incontrato e che incontrerai attraverso il ricordo di Te.

Sono grata alla vita che mi ha permesso di incontrarti e parlarti….grazie!

 

http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/04/23/news/garbatella_in_lutto_per_la_morte_di_padre_guido_prete_con_la_p_maiuscola-84257464/

un’immagine del mondo che amavi….il paradiso che ti attende è così

 

 

dieci volte

dieci volte al giorno vorrei dire quello che provo. Raccontare la storia del mio cuore e farlo parlare con la sua voce di quello che sente.

Ma non glielo permetto. Perché una cosa importante l’ho capita ed imparata: il cuore non ha memori.

per questo ama con Tutto se stesso ogni giorno. Perché ogni giorno è un nuovo giorno d’amore.

Un piccolo sfogo personale…

e lo devo scrivere!!!!

sono giorni che la mia collega si lamenta (giustamente per carità) del fatto che a causa di una perdita di acqua misteriosa nella sua cucina è venuto l’idraulico che per capire dove fosse il danno da riparare le ha dovuto spostare i mobili della cucina, rompere le mattonelle e seguire la traccia delle tubature per arrivare a capire dov’era il guasto. E va bene….ci sta che vivi una situazione difficile perché senza l’uso della cucina è un vero contrattempo.

ma che poco fa ha chiamato il marito dicendo che finalmente gli operai hanno rimesso le mattonelle e la cucina è stata rimessa a posto e lei era tutta contenta (e sono felice per lei…) ma dopo un secondo si lamenta: stasera mi dovrò ammazzare a pulire….e qui….scusate ma

qui si esagera con il voler fare le vittime a tutti i costi.

vedi quelle che si sanno vendere bene…come si suol dire.

Ma io non ce l’ho fatta a mordermi la lingua…e candidamente le ho detto:

ma non fai venire la signora che ti fa le pulizie?

risposta (ovviamente con una faccia che si capiva imbarazzata …): certo, l’ho chiamata,

dovrebbe venire domattina…e poi con la faccetta innocente …ma non era sicura, me lo deve confermare.

e qui non ho aggiunto altro, io.

invece dopo un minuto è arrivata un’altra collega…scena ripetuta: stasera mi dovrò ammazzare a rimettere a posto.

E la mia collega candidamente: ma non c’era tua madre? risposta sempre lievemente imbarazzata: si….lei avrà pulito dietro ai mobili le mattonelle ed il pavimento dove la cucina è stata risistemata, ma poi è andata via.

………………………………………..DOMANDA: …………………….

Ma….

se tua madre si è pulita pavimento e piastrelle………

se domattina ti viene la signora delle pulizie………

tu ti devi ammazzare a fare esattamente cosa???????

sospiro…………………perché io non ho mai imparato l’arte del sapermi vendere bene?

 

buonanotte

Buonanotte a chi è solo e sta soffrendo.

Buonanotte al mio immenso dolce amore che mi manca tanto.

Buonanotte a tutto il mondo.