non è mai troppo tardi

ieri sera sono stata al concerto di Renato Zero (Renato…sei grande!!) …
lui è stato grande,…lo spettacolo bello, ….ma io ero triste.
Tema dominante i sogni… un invito a non perdere i nostri sogni inseguendo questo mondo teso al “consumo del prodotto”, una corsa chiusa a cerchio rincorrendo produzione e consumo e poi di nuovo a produrre altro…così, senza soluzione di continuo.
Mentre ascoltavo i suoi ammonimenti a non lasciare morire i sogni…il mio cuore si incupiva…cercava di trovare qualcosa a cui aggrapparsi per dare nuova vita ai miei sogni, sogni appesantiti dagli eventi della vita.
una canzone canta a cent’anni non si sbaglia più…non è vero…penso che si sbagli anche a centoventi anni ed oltre.
Dopo quello che è successo l’altra sera…abbiamo parlato, parlato tanto.
mi ha detto tante tante cose. Cose vere e invenzioni, come ogni volta mi ha fatto ridere e piangere. Mi sono arrabbiata, mi è passata, e poi…oggi è di nuovo tutto come prima,…ovvero …quasi come prima.
cresce ogni giorno, cresce ogni singola volta la consapevolezza di ciò che penso di essere per lui.
Mi ha detto cosa ha detto di me all’altra…bhe’…un bel quadro non c’è che dire. Ma…per quanto il mio ritratto potesse essere bello…non hai detto mai che cosa provi per me.
Mi hai detto che forse sono la più fragile di tutte le donne con le quali parli….e forse (questo l’aggiungo io) sono anche molto forte, non mi azzarderei mai a dire la più forte, mai.
insomma….stamani attendevi (per finta) da me una risposta, ma tu sapevi già cosa volevi che io dicessi. L’offerta che mi avevi fatto era inaccettabile, quindi…ovvio che io dovessi passare per quella che rinuncia.
In pratica mi hai offerto la tua vita…ma ad un prezzo che mai potrei pagare, quindi…come al solito….un bellissimo pacchetto…confezionato meravigliosamente …ma vuoto. Dentro il nulla…come al solito.
alla fine mi hai anche detto con fare “comprensivo”… ” ma non preoccuparti, tra noi non cambierà nulla”…facile non far cambiare nulla quando si parla di nulla.
…io per te…cosa sono?…non ti capisco…e non capisco perchè mi faccio fare tutto questo male.
L’altra notte…mi hai letto la lettera d’amore che ti ha scritto un’altra tua “ammiratrice”…poco più che una bambina. Come ti ho detto…non mi importava cio’ che lei aveva scritto, so’ che ci puo’ invaghire, sò che come succede può anche passare. Ciò che non potrò dimenticare mai è come l’hai letta…con che enfasi, con che tono…sembrava che l’avessi scritta tu ad una persona che amavi. Ma…non pensavi a me mentre la leggevi…a me a quest’altra parte del telefono che ascoltavo…ho ascoltato tutto in silenzio.
Poi non ce l’ho fatta più: ti ho urlato in faccia la rabbia. Ti ho detto che lei…lei può vederti ridere o piangere, puo’ vederti…ogni volta che vuole.
MI hai risposto “tu hai molto di più, hai il mio cuore.”
………………..
sarebbe bello se fosse vero……
sarebbe bello……me lo farei bastare.
invece mi sto’ facendo bastare il sogno…sogno? o illusione?
qual’è la sottile distinzione tra sogno e illusione?
Sogno: programma non realizzabile; immaginazione di cose irrealizzabili o considerate tali; dolce illusione, vagheggiamento della fantasia.
Illusione:ingannevole rappresentazione della mente che immagina o interpreta la realtà secondo i propri desideri e le proprie speranze.
la differenza stà nell’inganno…eccola la differenza.
se tu mi dici che mi ami…e non è vero…trasformi il mio sogno in una mia illusione, mentendomi…ingannandomi.
forse non saprò mai come stanno le cose…forse è meglio non sapere.
o forse…un giorno vorrò affrontare la verità.
…quello che mi puoi dare tu può essere sogno o illusione…non sò.
ma sò quali sono i miei sogni….programmi non realizzabili o forse si?
forse è meglio iniziare da qualcosa di tangibile…che possa farmi stare bene e farmi sentire che la mia vita ha raggiunto almeno un obiettivo a metà tra l’oggetto e il soggetto:
vorrei dare a mio figlio una casa…non una casa qualunque, ma una casa con un giardino. La casa dei miei sogni, il luogo felice dove vivere con chi si ama, passare il tempo a guardare le stelle di notte, dondolarsi su un’amaca all’ombra di un albero,…piantare dei fiori e vederli sbocciare
insieme…… non è un bel sogno?
…non è troppo tardi per crederci ancora.

riassunto: buonanotte dolcezza….imprevisto…..dolore….basta!


vorrei darti la buonanotte…sarebbe bello, dolce.
chissà….se provassi a chiamarti forse il telefono squillerebbe…forse…
forse troverei occupato.
forse sarà spento…
sai che ti dico? io provo a chiamare…ecco!
era meglio che non lo facevo.
occupato.
………..
…………
……………
…………….
……………….
che c***o mi rispondi a fare quando ti chiamo a pranzo?
tanto le notti parli sempre con lei.
che c***o continui a dirmi che mi vuoi bene, o altre cose come mi hai detto oggi?
dille a lei.
mv…sono stanca sai?
ero stanchissima mesi fa’….ed avevo trovato un modo per allontanarti dal mio cuore, ma tu….non l’hai mandato giù, orgoglio di maschio, vero?
e no….tu non puoi permettermi di girarti le spalle per un altro…no … tu vuoi sempre tenermi in pugno….ti piace.
ecco perchè continui a fare finta di cercarmi.
Impazzisco pensando a cosa ti dici con lei…e lei…mi fa’ tanta tanta pena
So’ cosa resterà del suo cuore quando avrai finito il tuo sporco lavoro.
il bello (o brutto dipende dal punto di vista) è che sei consapevole del male che fai…e poi…ci stai male (o fai finta di starci male??no…non potresti essere così abile nel mentire).
vorrei poterti dire adesso quanto sono arrabbiata…e tu mi daresti della scema.
mi diresti: “te l’ho detto che mi sento con un’altra…e che la colpa è tua perchè hai iniziato tu”, e poi magari ammetteresti che pero’ è stata colpa tua, lo sai benissimo.
sei un…….ecco.
vorrei continuare a provare a chiamarti come l’altra notte…diversi giorni fa’, anzi…lo farò.
l’altra volta sei stato al cell con lei fino alle 2.00 ed io idiota pazza a continuare a provare ogni 5 minuti per dirti quanto sei ….sei come dici di essere, punto, ma non ce l’ho fatta…come hai chiuso con lei l’hai spento.
oggi……..oggi…mica un mese o una settimana fa’…oggi mi hai detto che vorresti fare l’amore con me….mi hai detto che la scema si è fatta beccare al cell dal marito…si, scema l’hai definita, la scema con la quale stai parlando ora. cosa le racconti? di me? di una stupida innamorata di te dopo quasi tre anni di lacrime?..no…conosco il sistema…la fai sentire come se fosse l’unica donna al mondo, le altre non esistono, esiste solo lei.
Purtroppo ormai conosco il tono della tua voce…percepisco ogni singola sfumatura.
Non l’ami…lo so’, ti piace giocarci, ti incuriosisce…vuoi metterti alla prova anche con lei.
Ti piace il fatto che prima parlava con un sacco di uomini ed ora lo fa’ solo con te, ti piace avere questo potere, ti piace impadronirti delle vite altrui…e a me lo racconti pure, come se fossi il tuo padre confessore.
ma cavolaccio………per non scrivere quello che ho pensato, ma quando ti propongo di sentirci solo come amici…perchè ti metti a fare l’innamorato perso?
Per te tutte le donne sono o sceme, o stronze, o puttane.
ma allora…….perchè non mi lasci libera di volare via? C’è stato un tempo in cui non avrei potuto farlo, ero troppo piena di te per riuscire a volare. Le tue lacrime (fasulle??) erano una zavorra al mio cuore…e non riuscivo a staccarmi da te… ora faticosamente si, ma ce la farei.
RIcordo quel giorno…ti implorai di non chiudermi definitivamente fuori dalla tua vita….e ricordo il tuo consiglio da “buon padre di famiglia”, meglio sentirsi una volta alla settimana che non sentirsi più.
Mi adattai….si…era meglio del nulla, era meglio che morire.
tanto…chi contava i secondi che passavano ero solo io.
come sto’ facendo ora….riprovo a chiamare…ed è sempre occupato…
sai…penso a lei. Quanto male le hai fatto? Lei…tu non lo sai ma una volta ho ascoltato la sua voce, è gentile e cortese, lei non sapeva chi sono; sapesse quanto l’ho invidiata, quanto avrei voluto essere al suo posto e quanto pensai che non ti meritava, oggi rimetto tutto in discussione, oggi le chiederei perdono…anche per cio’ che non ho mai fatto ma che avrei voluto fare.
tanti giorni….tanti giorni abbiamo parlato…tanto tempo è trascorso…ed io ancora sono qui…gelosa perchè parli al telefono con un’altra.
non andro’ a dormire come l’altra volta…rimarrò qui a provare fino a che avrai chiuso…si mi faro’ del male….ma un giorno o l’altro questa ferita nel cuore cesserà di sanguinare, allora verro’ a guardarti negli occhi…e ti diro’: non sono più in tuo poteree ti vedro’ con occhi lucidi, non annebbiati dai fumi d’amore.
che non mi ami l’ho sempre saputo…sempre è inesatto…diciamo da tanto tempo ormai, ma l’amore è strano…questo strano sentimento che provavo per te non aveva bisogno di essere ricambiato in egual misura.
Ora la vita mi impone dei grossi sacrifici…presto dovrò cavarmela da sola, sai che è una mia scelta, in nome dell’AMORE con la A maiuscola nel quale credo e che quindi non accetta nella sua vita surrogati.
ce la faro’…e sarà la miglior rivincita su di te.
Tu…tu non puoi sfuggire dalla tua prigione, io lo faro’.
sono passati già 20 minuti…..ma c’è tempo…c’è tempo…lo so’
perchè mi faccio del male? …….forse perche’ voglio farne anch’io a te.
Vorrei che alla fine della tua bella chiacchierata tu sentissi il tel nuovamente squillare e vedere il mio numero che poi ti chiude in faccia….e poi…penseresti a quanto tempo ho passato a provare. Sapresti, immagineresti cosa ho provato…e chissà…magari dentro di te penseresti: che stronza…ma il mio resta per la seconda volta un desiderio irrealizzato.
Ecco…hai chiuso. Appena finito di parlare con lei …spento. …
domani mattina come al solito ti penserò…ti pensero’ molto più di quanto meriti ….e vorrei avere il coraggio, la forza di sparire senza una parola.
chissà stavolta che scusa inventerai…quasi quasi sono curiosa.
se riuscissi a sparire….sarebbe l’unico modo per …cosa???
cosa cavolo dimostrerei? non cambierebbe che sei il mio secondo pensiero del mattino (per quanto tempo sei stato il primo…ancor prima che il cervello capisse che è l’alba di un nuovo giorno), l’ultimo prima di chiudere gli occhi….no…non cambierebbe ora.
……….ma prima o poi qualcosa accadrà, o fuori o dentro del mio cuore, senza più dilazioni, concessioni o altro…per ora resto sola…un bastardino abbandonato che parla alla luna del mio amore per te.

ieri ed oggi

21/6
come mi sento oggi? chi sono oggi?….cavoli…mi viene in mente un’altra canzone di R.Zero
voglio un identikit “carta e matita presto io sono qui… qui e qui io reinventero’ senza ipocrisia una faccia autentica: la mia.”
dopo una domenica con la testa a posto…una serata che vorrei cancellare (sono stata in chat uffa…..non ci metto più un dito, ho deciso!!) per come ha scombussolato le mie idee (pero’…come è facile condizionarmi… farmi vacillare….e si che lo so’…ormai è tanto che sono una che si è costruita una corazza fatta di foglie secche e pula…basta un soffio di vento e mi ritrovo con anima e cuore scoperti, fragili, immensamente fragili e corruttibili) basta un nonnulla per incrinare le mie certezze…e basta un nonnulla per farmi tornare irremovibile, forte decisa, quasi granitica nelle mie decisioni.
stamani guidando guardavo il cell…come avrei voluto che non esistesse più, mi ero fatta un bel discorso saggio…mi sono detta: devi farti un’igiene mentale..pulire cio’ che inquina i tuoi pensieri
si….
ed ora lui mi manda un mess.:…per fortuna che ci sei tu che mi regali il buonumore: pensandoti vivo.
…..non fa’ ridere tra le lacrime? io, dico…io…io…io che regalo il buonumore a qualcun’altro??
cavoli…ok…io sono strana…facile che sembro un giullare mentre il cuore è in pezzi..ma cavoli dirmi che regalo buonumore è …follia.
Non fosse poi per il discorso che gli ti ho fatto venerdì sera…e al quale ogni tanto fai riferimento.

come faccio a pensare a me? come faccio a farti male?…ma non ti faro’ più male a volerti bene?
puo’ un bel sentimento essere negativo?..forse si…

ecco…ben tornato equilibrio.sono scesa a prendermi il panino e la realtà mi avvolge tranquillizzante.
sono ben 13 anni (mese più, mese meno) che lavoro qui. mi conosco tutti.
tutti sanno che possono aspettarsi da me un sorriso che non ho negato neppure nei giorni più bui.
il fioraio, il fornaio, il barista (anche perchè lui è un mio amico ventennale) le varie cassiere…due chiaccchiere qui due chiacchiere là.
l’importanza di un sorriso….. la mia vita non è male.carissima me stessa, hai dimostrato più volte che non ti arrendi quando c’è da combattere (ricordi i complimenti di tutti per i risultati che hai ottenuto con la dieta?) e che dire del lavoro? Non hai mollato quando volevano schiacciarti…(so’ cosa significa Mobbing…l’ho vissuto) ed ora sei ancora qui…e il tuo capo dice che sei stata un ottimo acquisto…e sorvoliamo su quando mi fa’ i complimenti per il modo in cui approfondisco i problemi.
Ho sempre ricevuto attestati di stima…non ho mai avuto un amico che mi abbia chiuso le porte in faccia…anzi…
semmai sono io che ho chiuso fuori qualcuno dalle mie “simpatie”.
Amici e parenti sanno che possono contare su di me…(sono una procrastinatrice è vero…ma le cose importanti magari l’ultimo giorno ma le concludo tutte)…
insomma….sono solo le 14.11 in questo momento…e cavoli.
riepilogo:
mi sono svegliata stamattina pensando che fosse domenica e volevo restare nel letto a dormire.
pausa indaffarata ed attiva di vita vera
in macchina rieccomi sola con i miei pensieri….e ripiombo nel buio..vorrei essere un oggetto inanimato per non poter pensare ed agire, mi parlo e mi dico che è ora di finirla…metterci un punto,quindi … perfettamente in sintonia con la mia personalità multisfaccettata, confusa e caotica, agisco precisamente al contrario.
(pausa di lavoro…la testa deve pensare “anche” a questo)
pranzo…spiraglio di sole di vita vera, in mezzo a gente vera che conosco da tanto tempo.
risalgo e ritornano i pensieri…tutti legati a quel maledetto cellulare…alle voci fantasma che lui porta con sè.
mi faccio paura da sola…come posso parlare di voci fantasma per persone che ho amato e amo???
ecco…devo lentamente allargare gli spazi di vita vera a scapito delle fantasie.
ecco la cura.
decisione presa…si…ma per quanto tempo, per quanti minuti/secondi non cambierò idea? o per quanto tempo le altre me stessa non faranno capolino per dirmi che è meglio provare a vivere che non provare e morire dentro?
22/6
forse il dolore che provo adesso è la cosa giusta. Ci siamo aiutati…abbiamo camminato insieme un tratto di strada.
il bello dell’essere uomini è che io tendo un braccio a te quando precipiti, tu dai un bicchiere d’acqua a me quando ho sete…se ci lasciamo liberi entrambi potremo volare verso nuovi orizzonti e forse…
forse trovare la famosa mezza pera del nostro primissimo discorso..
e poi…lasciarsi fà male, vero…
<>
Mi hai chiesto “tu come stai?”…ti ho risposto sinceramente…ho sentito che la tua domanda nasceva dal cuore.
ti ho detto “di fuori abbastanza bene” e tu: e dentro?
“….dentro non lo sò”.
so’ solo che quando me l’hai chiesto una terribile voglia di piangere è nata nella bocca dello stomaco ed è salita velocemente fino alle iglia…. ma questo non te l’ho detto.
Non mi hai sentito piangere…no. Solo due lacrime ho versato da sola…e poi via, sono qualcosa di cui bisogna vergognarsi.
Non si può piangere per amore in questi tempi, soprattutto per amori gratuiti, quelli che non danno niente.
In questo mondo ha senso solo qualcosa che ti dà qualcosa…non qualcosa che si accontenta di ESSERE e si basta da solo.
quando parlavo del mio amore per mv…cosa mi sono sentita ripetere allo sfinimento?…cosa ti da’?
nulla…non mi da’ nulla, nulla altro se non vibrazioni del cuore, voli dell’anima. Non dovrebbe essere questo che dà l’amore?

io….

ho voglia di piangere
vorrei poter ridere
ho voglia di fuggire e lasciare che la vita mi vinca
vorrei poter restare e combattere …..

la cosa peggiore che può capitare ad un essere umano
è aver negato il diritto di piangere.

sorridere…come un pierrot, questo è sempre consentito.

Giochiamo a “ieri”

Giochiamo a “ieri” –
Io, la fanciulla a scuola –
Tu – e l’eternità –
la favola mai raccontata.

Il dizionario saziò la mia fame –
I logaritmi –
vino assai secco –
la sete –

Eppure non dev’essere proprio così:
i sogni colorano il sonno
e l’accortezza dei rossi, il mattino,
s’insinua e scuote la persiana –

La vita era ancora in embrione
scaldavo il mio guscio
quando tu sconvolgesti l’ellisse
e l’uccello, così, è caduto.

Sbiadisce l’immagine delle manette,
– dicono – agli occhi di chi è da poco libero –
Nulla per me è più familiare
della libertà –

Il sonno – la notte –
mio ultimo atto di riconoscenza –
La luce che entrava – il mattino –
il primo miracolo.

Sarà dato all’allodola di rientrare nel guscio
e volare, più leggera, nel cielo?
Non saranno le catene di oggi
più dolorose di quelle di ieri?

Sulla pelle di chi,
assaporata da poco la libertà,
è di nuovo dannato, non sarà
più profondo, il peso delle inferriate?

Dio dei ceppi,
Dio dei liberi –
Non mi sottrarre
la mia libertà.

(1863) Emily Dickinson

come potrebbe esistere una vita senza poesia? che sapore avrebbe? di che colori sarebbe vestita? …….no……Calliope non interrompere il tuo lavoro…. senza poesia un uomo è come un ramo secco

ma che ti guardi?

sono appena rientrata dal rituale del caffè del dopo pranzo…ed è accaduta una cosa che mi va’ di scrivere, mi voglio sfogare, tanto…poi non resterà altro, cancellero’ questo ricordo.
Un tizio, quando sono passata uscendo, mi fà: fa’ caldo?
ed io:…un pochino
lui: non un pochino, tanto.
io:…(nessuna risposta)
attraverso la strada, entro nel bar, mi prendo alla velocità della luce il caffè e dopo neanche un minuto riattraverso la strada per tornare in ufficio.
Il tizio è sempre là intento a chiacchierare con un altro…e mi guarda.
che si guarda penso io…e passo con atteggiamento al 50% da str…na e 50% da iceberg, ma sento il suo sguardo addosso.
Apro il cancello, percorro il vialetto fino al portone e lo apro, entro e mi giro; il tizio ancora stà guardando nella mia direzione.
cosa c’è di strano? c’è che non si può guardare una come me oggi,con un paio di jeans come quello che indosso, una camicetta che non avrebbero voluto regalata neanche le amiche di Holly Hobby (per chi se la ricorda…), i capelli che sembrano reduci da un giro in un frullatore con una penna che li raccoglie tanto per vedere dove cammino…e lui non lo sa’ ma con lo stato d’animo di una che vorrebbe prendere il mondo, accartocciarlo tra le mani e pregare Dio di rifarlo di nuovo magari dimenticandosi di reinserire qualcosa …che ne so’..per esempio io che sto’ scrivendo.
non si puo’….se mi guardi così…mi fai solo arrabbiare, mi dico che sei un idiota e proseguo per la mia strada.
cosa vorrebbe dire che mi guardi? sono un fenomeno da baraccone? ti piaccio? che vuol dire che mi guardi? ok….oggi ce l’ho con il mondo, non è colpa tua…ma tu guarda da un’altra parte ok??
perchè mi ha fatto arrabbiare? non lo so’…ed ora che tra una cosa e un’altra è passata quasi un’ora da quando ho iniziato a scrivere…mi è pure passato il nervoso…quello poveraccio stava là sotto il sole a farsi i fatti suoi ed io avrei voluto strozzarlo solo perchè guardava nella mia direzione.

…. se fosse quello che pensi…

ieri sera abbiamo ascoltato musica insieme…heheheheheh…insieme è ovviamente un modo eufemistico di definire il nostro modo di contattarci, per la serie chi si contenta gode.
un miscuglio di tutto un po’ – dalla psicadelica (blea!!!) al rock melodico dei Pink…(scusate l’ignoranza musicale, questa ce l’ho, questa me manca..) ed altri…per concludere con i tuoi Eroi….
e l’ho chiesto apposta…sperando che dicessi quello che hai detto e rassicurandomi dentro di me dicendomi che non mi avresti mentito…bhe’…ne ho di ottimismo e dabbenaggine, ne ho da vendere.
Ti ricordi ” …e ci credi troppo presto, ma sei bella anche per questo?”
Ti ho chiesto a chi ti fa’ pensare questa canzone? Mi hai risposto secco: a te.
<>

sarà quello che pensi…o quello che sai che avrei voluto sentirmi dire??
magari lo dici a tutte quelle che senti…
non lo saprò mai con certezza….
E una lacrima scende sulle labbra atteggiate in un sorriso perso lontano in un altro tempo e in un altro posto…
Ho voglia di un’arcobaleno nel mio cielo, voglia di pace con Dio e con gli Uomini.

pensieri di una – prima parte

cosa stò facendo?
perchè lo stò facendo?
perchè parti di me cadono in letargo e ogni tanto si svegliano e mi rimproverano? perchè non restano sempre vigili e mi impediscono di agire d’istinto per poi accusarmi di incasinarmi sempre più la vita?
rivoglio un punto di riferimento…rivoglio stabilità e voglio la forza di lasciar morire parti di me.
Come ho fatto, come è potuto accadere che ho suddiviso la mia vita in compartimenti stagni? Lo sò come è accaduto…ma non sò come riunire il tutto senza far soffrire nessuno.
Sento che il giorno in cui tutti i nodi arriveranno al pettine si avvicina.
Lo so’…arriverà il tempo di scelte e decisioni definitive, di svolte in direzioni a senso unico.
Mi rendo anche lucidamente conto che ci sono giornate che vedo tutto nero e giornate in cui mi sembra tutto più semplice…ma di fatto c’è che dovrei decidermi a vivere davvero una sola vita.
ripenso alla serenità che ho provato due domeniche fà…me ne sono andata in giro da sola a fotografare fiori di campo..che semplicità, che pace.
In una visione ottimistica penso che quando avrò risolto il problema principale, quando sarò tornata in possesso delle decisioni della mia vita, allora tutto assumerà una visione più nitida.
Quando potrò veramente scegliere “cosa fare domani” senza impegni che sono solo sulla carta ma che pesano comunque sulla coscienza…e ti impediscono di vivere serenamente..quel benedetto giorno accadranno diverse cose.
Per prima cosa avro’ così tanti problemi veri che mi rimarrà pochissimo tempo per le masturbazioni mentali, cambierà il peso di responsabilità che ho nei confronti della mia “freccia lanciata verso il futuro”, ci sarà chi pretenderà di più da me perchè per contrasto mi immaginerà più libera di agire, mentre forse sarà il contrario.
Quanta confusione….quanta….e se ripenso a cosa ha dato inizio a tutto questo….non posso non sentire un dolore profondo nel cuore, un senso di vuoto…la mancanza di un motivo per vivere…
La vita è un susseguirsi di istanti…verissimo…ma è anche tesa a raggiungere delle tappe evolutive e di crescita, proiezioni al futuro.
Lui ha ucciso le mie proiezioni,…ha strappato penne alle mie ali…troncato le mie aspirazioni più naturali…in pratica mi ha sbattuto in faccia quanto piccolo era il suo amore per me rispetto all’amore per se stesso.
Non immaginava che avrebbe creato in me un cambiamento radicale, profondo, snaturando la mia personalità.
Ha avviato un meccanismo che ha letteralmente modificato il mio modo di agire, di sentire…non avendo più nulla in cui credere ho cominciato a credere e contemporaneamente a dubitare di tutto, tentare di tutto per ritrovare uns senso…colmare un vuoto…ed invece precipitavo sempre più a fondo.
…eppure forse sarebbe facile se pensassi solo a me stessa riportare tutto su binari semplici da seguire…ma verso dove? in che direzione? se solo fossi certa che tu mi ami…ma come faccio io che sono un cumulo di incertezze ad essere certa di una cosa così grande? dovresti ripetermelo ogni istante…invece tu sparisci…adducendo come motivo che mi ami ma non abbiamo futuro.
il problema vero è che neppure tu sai cosa vuoi veramente…ed io avrei bisogno di sapere che invece vuoi solo me per affrontare di nuovo il mondo.
Ieri dopo aver parlato del tuo cagnolino mi hai detto ci sentiamo dopo…e dopo non mi hai più cercato…nulla.
Il tuo “dopo” è un concetto astratto…un minuto…un’ora, un giorno, una settimana.
ed io intanto….aspetto….aspetto….aspetto….e combino guai
mannaggia al mio caratteraccio
mannaggia alla mia fame d’amore
e mannaggia a chi crede di avermi capita, che invece non capisce quanto io sia …una nessuna centomila

ma che mi fai????

finita la pausa pranzo sono tornate le mie colleghe…ed una mi ha detto: ma che hai fatto? hai un’espressione strana…diciamo che hai un sorriso solare.
si, hanno ragione…strana! Sono felice, e sai perchè? Perchè ti ho sentito per cinque minuti.
Di cosa abbiamo parlato? del fatto che hai adottato un cagnolino…un cucciolo di non si sà bene cosa, un incrocio tra un lupo e un pastore alsaziano – così mi hai detto – di circa tre mesi, un mucchio di pelo giallo.
e poi…mi hai detto che lo hai chiamato come lui…hahahhahhahaha
non so’ se è vero, ma solo a te poteva venire in mente anche solo di dire un’adorabile sciocchezza del genere.
chiamare il tuo cane come l’altro con cui sai che mi sento..che matto che sei…per farmi capire che sei geloso…come faccio a non sorridere?
bhè si non è molto carino nei confronti di lui, ma so’ che non c’è cattiveria dietro questa piccola vendetta indolore. In fondo non fai male a nessuno…tu che hai sempre anteposto gli altri a te.
Per te hai tenuto il volo nel mondo dei sogni…il problema è che tu voli molto alto e quando porti qualcuno con te, capita che poi in volo per svariati motivi tu debba lasciarlo e poi….l’altro precipita.
ne so’ qualcosa….e cadi…cadi e ti schianti al suolo….nessuno che ti trattenga dal farti un sacco male anche perchè tu crei un mondo a due.
strana cosa l’amore…nessuno mai come te mi ha fatto tanto male, eppure…
L’unica cosa sulla quale non ti ho assecondato è stato escludere dalla mia vita gli altri….ecco perchè ancora stò qui a parlarne…ho avuto un sacco di persone che mi vogliono bene a darmi forza quando tu ti sei lentamente eclissato.
Ho sofferto, tanto, e quando ho ceduto chiedendo aiuto, comunque dentro me il sentimento per te non si è mai spento.
Non era – e ancora oggi non è – concepibile per me la mia vita senza te.
certo…so’ con esattezza chi devo ringraziare per non essere precipitata nel baratro. Ricordo i giorni della disperazione, quelli nei quali pregavo Dio di far cessare il dolore, …invece Lui non ha ascoltato le mie richieste, mi ha dato però la forza di non mollare.
Ed eccomi qui….ancora oggi a far parte della tua vita, magari ai margini, magari in attimi rubati, magari in parole dietro le quali mi domando sempre quanto c’è di vero e quanto di ??bho’
certo so che talvolta mi maltratti, quando mi dici che mi comporto come una bambina…ma ci sono volte che mi dai degli attestati di stima che mi fanno stare come una che non ha più nulla da desiderare al mondo per come mi sento felice.
e *? Gli voglio un mondo di bene…. lui mi ha ridato fiducia e stima in me stessa, forse un giorno potrò ricambiare ciò che lui sente per me…..
vorrei che fosse felice quanto merita…anche se sò quanto questo mondo è ingiusto.
Un bacio ed un sorriso per tutti coloro che mi vogliono bene.
Il segreto della felicità è accontentarsi di piccole grandi cose….
le mie colleghe non capiscono che sono felice solo perchè abbiamo parlato per cinque minuti del tuo cane….

memorandum: ricordarsi quanto sono fortunata.

mi hanno beccata….non sono riuscita a dissimulare per molto quello che cova sotto i sorrisi ostentati.
Sorrido…non piango più..dico a tutti che sto’ molto meglio…ed in parte è vero.
Ma….so’ perfettamente che non è così, me lo dice lo specchio ogni volta che riflette la mia immagine, gli occhi profondamente tristi e colmi di malinco-noia, me lo dice la bilancia che segna sempre più peso…io che ho sempre sommerso ciò che non va’ con il cibo del frigorifero (approposito..per chi volesse capire cosa prova chi affoga i dispiaceri nel cibo consiglio di ascoltare una canzone di Tiziano Ferro “Mai nata”).
e se ne sono accorti anche gli altri…ecco…non potrei fare l’attrice.
Ho degli sprazzi di “me stessa allegra, serena e gioviale” perduta nei meandri del tempo…echi di qualcosa che cova sotto metri di cenere come mercoledì mattina quando ho parlato con lui.
si…era mercoledì…martedì sera ti mandai l’sms di scuse per averti dovuto chiudere il cell ….ti ho spiegato il perchè.
Era stato bello parlarti….eri inizialmente scontroso, poi…
io cercavo di essere allegra e ci sono riuscita al punto che me lo hai detto: che bello vederti sorridere e poi ti sei corretto…sentirti sorridere.
abbiamo parlato di tante cose…solo una mezz’oretta ma intensa e come al solito mi hai detto che sono una delle persone più importanti della tua vita…da allora non hai più provato a chiamarmi, non che siano passati secoli…ma per me nel vuoto assurdo che sento anche se concretamente non è così (lucidamente ne sono consapevole) i secondi pesano come anni.
F. mi ha detto ieri sera “sei unica”…gli ho risposto tutti siamo unici e lui “tu hai un modo unico di essere unica”
hahahahhah….si ho un modo unicamente confuso di avere una confusissima confusione mentale.
approposito…ho notato un leggerissimo aumento della mia leggera dislessia. se continuo così…tra un annetto girerò con una targhetta al collo con l’indicazione di come mi chiamo, dove abito e cosa mangio…per chi eventualmente volesse adottarmi tipo cane smarrito-abbandonato.
Ma dove nasce questo malessere che non passa ma cova…cova testardo dentro di me? questo malessere che pensavo di aver sepolto per benino, nascondendolo, ma che chi mi conosce dai miei giorni allegri non puo’ non vedere? Forse da insicurezza?
Insicurezza…maledetta o benedetta?
Sono insicura di me…ma così insicura di me che talvolta faccio finta di essere un super-eroe per non darlo a vedere, non per nulla ho sempre sostenuto che il mio alter ego è quel simpaticone di Donald Duck, alias Paolino Paperino.
spesso torna alla mia mente una frase di una canzone di Renato Zero: è meglio fingersi acrobati che sentirsi dei nani.
Sicuramente l’ho già scritta in altri post…ma che ci volete fare? è un elemento che mi contraddistingue, non vorrei far preoccupare nessuno per me, quindi spesso agisco al di sopra di cio’ che vorrei o potrei fare e compio azioni che vengono definite coraggiose, ma quanto mi costa…
Confesso che trovo difficilmente sopportabili quelli eternamente sicuri di sè stessi, un po’ li invidio…come invidio chi accetta il suo corpo (cosa che io non sono mai riuscita a fare), io che mi sono sempre vista imperfetta.
E si che c’è chi dice tante cose di me…
la cosa più bella in assoluto a parte tante parole dette in momenti di culmini relazionali, è quello che mi ha detto la mia migliore amica: è impossibile non volerti bene.
spero che non cambi mai idea, ..spero che la frase trascritta sul portaritratti che mi ha regalato non la rinneghi mai ” UN AMICO E’ QUALCUNO CHE COMPRENDE IL TUO PASSATO, CREDE NEL TUO FUTURO E
TI ACCETTA COSì COME SEI”
Lei è perfettamente così…mi capisce…anche se mi da’ delle sonore lavate di capo quando non condivide il mio agire, mi incoraggia quando crede in certe cose che dovrei fare ma sono titubante, c’è quando ho bisogno di lei e non ci sentiamo in colpa se in alcuni periodi abbiamo da fare, non ci rinfacciamo le assenze perchè sappiamo che ci vogliamo bene anche senza sentirci o vederci.
In fondo talvolta mi piango addosso…ma se sono lucida…cavoli quanto sono fortunata, quante persone meravigliose ho incontrato nella mia vita ed ho avuto la fortuna di conoscere oltre la maschera della quotidianità…
si….sono proprio fortunata.
e che dire del fatto che ho la forza e la possibilità di lottare contro ciò che non mi piace? pensa a quanta gente non ha possibilità di farlo ma deve solo subire….si…sono proprio molto ma molto fortunata.
devo solo ricordarmelo più spesso……smack