only heaven know


Come finirà per me solo il cielo lo sà.
Ho sempre pensato che ci fosse un angelo
che vegliava su di me,
ma anche gli angeli a volte commettono errori e con me lo vedrete,
perchè ho avuto molti amori sbagliati
Infatti ne ho vissuti tre!
perciò ecco la mia breve storia su E, MV e F.
E mi faceva sorridere finchè un giorno mi rubò i miei sogni.
MV mi faceva ridere fino alle lacrime,
e F..ah…lo amavo come una pazza.
Le sue idee cambiavano sovente
il nostro amore divenne triste
si ridusse a niente.
Seduta sul ciglio della strada
in mezzo al niente.
Un giorno di questi lo so,
l’amore troverò
ma avrò imparato a dire NO
perchè nel mio passato
l’amore non è mai durato
come dimostra questa storia.
Dov’era il mio angelo allora
solo il cielo lo sà.

Questa è un’approssimativa traduzione riadattata a me di una dolcissima canzone country di un film di quelli che mi piacciono tanto…quelli romanticoni…che finiscono bene, dove trionfa l’amore ed il bene: Micheal.
E’ solo una favoletta nella quale l’Arcangelo Michele interpretato da Jhon Travolta ha il compito di far incontrare due cuori, farli innamorare.
Non lo so cosa mi sta succedendo…non lo so.
Forse vado veramente troppo di corsa, forse davvero non riesco a capacitarmi di come si comportano alcune persone o semplicemente non riesco a capacitarmi di quanto io non sia capace di vedere, capire ed accettare la realtà.
Cos’altro mi deve accadere? non lo so più. So che tra un po’ forse avrò paura la mattina di aprire la porta di casa perchè davvero non so cosa mi aspetta sul pianerottolo. Eppure amo così tanto la vita anche con le sue sofferenze…non lo so. so che vorrei vivere in un mondo vero….vero e sincero.
ed io ormai non so più discernere.
quindi?
te lo sei ripetuto un’infinità di volte Angy…ci vuole tempo. Lo so che sono mesi che ti dici che ci vuole tempo…e alcune cose sono accadute che ti hanno ridato delle piccole sicurezze…dai…non vedere tutto nero stamattina.
certo, le finestre della tua vita adesso non si aprono su un bel cielo rosa….ma….dai…non scoraggiarti.
hai sto’ viziaccio di deprimerti subito, esattamente come ti basta poco, anzi pochissimo per esaltarti….ok…l’abbiamo capito….quindi ora elabora che effettivamente le cose non stanno poi tanto male…com’era il trucco? guarda il bicchiere e vedilo mezzo pieno.
inutile lasciarsi andare a pensieri troppo pessimistici…e poi…com’era?
la paura…la paura di tante cose…la paura…devi “accendere una luce e la paura si riduce”. poi…c’era quell’altra cosetta che ti volevano insegnare….la paura può anche diventare uno strumento di difesa…ma questo concetto è ancora da elaborare.
il tuo vero ed unico problema cara Angy è che tu vivi troppo dipendente da alcuni pensieri…è come se rinchiudessi la tua mente in una, dieci, cento prigioni…ma cara Angy…tu hai la chiave di ogni cella e puoi uscire ogni volta che vuoi, lo capisci? devi solo prendere la chiave, aprire la porta ed uscire dalla cella del pensiero che ti stringe il cuore in una morsa dolorosa….è facile.
va bhè….buona domenica Angy…e sorridi.
chissà come finirà la mia vita
only heaven know…
Angelo….mi prendi un po’ in braccio e mi stringi forte?
ho tanto bisogno di te.


mi sento persa…
persa nella mia vita.
sembra facile….ma i momenti bui tornano…
tornano i sogni e tornano i tristi pensieri cupi
…si torna a volare….
e precipitare è sempre doloroso.
vedo me stessa…come riflessa in uno specchio
immagine fredda, intoccabile, inafferrabile.
sola al di la di quel vetro.
sola
in un mondo surreale che non capisco.
non è il mondo al quale mi hanno preparata….
è un mondo che amo ma che mi fa paura.
cerco di dormire tranquilla…
mi abbraccio, mi conforto, mi perdono, mi sorreggo,
mi asciugo le lacrime.
gli occhi profondi…raccontano di oceani immensi
al di la dello specchio.
ti vorrei…
ma tu non sei con me…
devo accettarlo…

buonanotte amore


buonanotte amore, si amore.
come potrei non chiamarti amore?
Quando ti penso illumini la mia vita e tutto torna a splendere –
ogni problema grande o piccolo diventa leggero e
tollerabile come una pioggerellina di primavera.
ogni nuvoletta diventa un piccolo bianco
nodo di fazzoletto sospeso nel cielo che mi ricorda il profumo di te.
Tu….ci sei, tu stai bene….ed io
cammino per le strade felice e sorrido.
Forse non mondo non capirà da dove esce
questa immensa e straripante felicità
…è che c’è amore che cammina con me.
certo, la vita non è facile….
ci sono momenti nei quali la solitudine pesa come
un macigno, ma tutto il vissuto mi ha resa
molto più forte e stabile.
giorni, settimane, mesi di profonda sofferenza vissuta
completamente in apnea, dissociata dal mondo,
che è presente accanto a te e vuole aiutarti…
ma…non può…è inerme davanti al tuo dolore
che è solo tuo.
diventi sordo e cieco….percepisci solo dolore.
le parole di conforto, i consigli…sono come parole
senza significato. le ascolti ma non ti aiutano a capire…
puoi solo ringraziare Dio perchè “senti” che ti vogliono
bene, vorrebbero tirarti fuori dal baratro…ma non
possono.
sono liane che perdono consistenza, sono acqua che fugge
dal cavo della mano, sono aria per un malato con un attacco d’asma.
l’aria c’è…è tutta intorno a te…ma non entra nei tuoi polmoni
e tu continui ad annaspare soffocando.
ma tutto questo vissuto, questa prova che la vita mi ha imposto
mi ha fatto un grande, grandissimo dono.
mi ha dato – a causa della profonda
effettiva necessità di sopravvivenza – l’opportunità
di erigere una fortezza dentro di me….rifatta di me.
pensavo tutto fosse distrutto, ridotta ad un ammasso di rovine
tra le quali però – essendo anche me stessa inconsapevole – si
custodiva ancora intatta la stanza del tesoro: il nucleo della mia
personalità era ancora conservato in un recesso remoto del mio
spirito sfinito dai mille tormenti…
c’era solo una possibilità.
lasciarsi morire o lentamente capire che potevo ritrovare quella stanza, aprirla e ricominciare da lì.
capire il mondo, capire me stessa, scegliere.
scegliere Se vivere, scegliere Come vivere.
e soprattutto…fidarmi, aggrapparmi alle certezze che non mi hanno
mai abbandonata.
le certezze dei sentimenti d’amore.
la certezza e la forza del vissuto con te.
ho vissuto l’Amore…l’ho incontrato,
e il mondo era nostro.
il mondo era accanto a me quando mi abbracciavi
il mondo era infinito: mare, terra, cielo e paradiso…
tutto scorreva dolce, lento e forte tra i nostri occhi
mentre ci guardavamo uniti.
il vocabolario perdeva il significato di una parola: distanza.
cosa significa distanza se tu e lui siete due entità che comunicano
e si fondono con uno sguardo?
cosa significa distanza se le mie mani intrecciate alle tue diventano
rami e foglie di uno stesso albero?
cosa significa distanza se una voce al telefono ti
entra nell’anima?
amore è pronunciare il tuo nome.
ti amo per la tua forza
ti amo per la tua debolezza.
sei una meraviglia.

mi chiedo…quando tu e lei siete insieme vivendo nella stessa casa,
cosa significa distanza? forse….state uno accanto all’altra
a pochi centimetri che diventano anni luce.
sono molto più serena….e questa domanda resta qui…
non la farò a te. Resterà qui…sospesa in questo spazio…
forse una domanda che in realtà è una risposta.
la risposta al vuoto che senti dentro.

il potere di un sorriso


Sono accadute tante cose nella mia vita negli ultimi anni,
nei miei momenti più difficili la cosa della quale più
sentivo la mancanza erano i miei sorrisi.
Fin da piccola ho sempre sorriso tanto al mondo, sempre.
sorridevo ad un fiore spuntato al bordo del marciapiede
sorridevo ad un bambino che mi guardava dal suo passeggino
sorridevo ad una foglia che mi sfiorava portata dal vento
sorridevo al sole, alla luna, alle nuvole.
sorridevo al fornaio, al macellaio, al giornalaio
sorridevo ai miei famigliari,
sorridevo al mio gatto ed al mio cane
sorridevo al vicino frettoloso che passava
sorridevo alla vita.
poi….non sorridevo più.
occhi gonfi di lacrime…sempre.
poi…un giorno ho detto basta…..ho scelto tra vivere o morire.
altre volte avevo scelto di non morire fisicamente
perchè avevo un impegno con una persona che aveva bisogno di me….
un bambino innocente che non doveva subire conseguenze
perchè sua madre non riusciva più a sopportare il dolore.
ma quel giorno…fu diverso.
scelsi di vivere e non sopravvivere.
scelsi di non lasciarmi morire dentro.
quel giorno non lo dimenticherò mai: era il 15 agosto 2006.
sono passati tanti giorni da quel discorso con me stessa…
quell’affrontarmi dopo essermi asciugata le millesime lacrime
e chiedermi seduta sul bordo del letto:
“allora cosa vuoi fare? vuoi continuare a piangere qui…o ti alzi,
raccogli gli avanzi di te e ricominci da te?”
detti fiducia a me stessa, credetti in me, scelsi di amarmi,
scelsi di “Vivere”.
è stato lungo, faticoso, doloroso….e la strada da fare è ancora tanta.
ma oggi, oggi sento di aver vinto.
“oggi” sorrido di nuovo a tutti.
ed oggi sono accadute cose straordinarie nella loro semplicità.
tutto è cominciato quando sono uscita un attimo per andare da un cliente vicino all’ufficio.
abbiamo scherzato con il cliente….hehehheh…gli ho dato del pasticcione
e lui sorridendo mi ha detto “Mi perdoni, le offro il caffè”
poi come mio solito in tutta fretta sono uscita dal bar
per tornare in ufficio… ho scambiato il solito luminoso sorriso con la
fioraia all’angolo e……lei mi è corsa dietro con una rosa rossa in mano.
“questa è per te….è da tanto che volevo dartela…ma tu vai sempre di corsa”
ho sentito una felicità immensa…l’ho ricambiata con uno dei sorrisi che ci avevano fatto entrare in empatia, un sorriso che valeva immensamente di più del grazie che le mie labbra hanno pronunciato.
la cosa stupenda è che quel dono è scaturito solo dai sorrisi che ci scambiavamo e che nascevano dal cuore di entrambe.
cosa può averla spinta a volermi fermare per strada? non sa neppure il mio nome, i nostri contatti sono i saluti quotidiani, buongiorno, buonasera e sorrisi, solo questo.
un oceano di sorrisi….una rosa.
sto rifiorendo….Dio mio ti ringrazio tanto.
è così facile distribuire amore al mondo….così facile.
è proprio vero…
non dobbiamo temere il male che c’è,
…dobbiamo colmare il bene che manca.
ognuno di noi può scegliere…anche se talvolta è faticoso…
scegliamo di sorridere, di vivere, di amare.
allora…accadrà il miracolo nella nostra vita:
…il gelo lentamente si scioglierà e il mondo intorno comincerà a
fiorire in mille piccoli gesti d’amore.

cara dottoressa…


cara dottoressa…lei non lo sà, ma con il ritardo di un anno sto seguendo un suo consiglio, un suo prezioso consiglio. Mi rende felice…sorridente.
se potessi raccontarle….hheheheh…mi sà che faremmo di nuovo tardi come quella volta che si sentì spiazzata per quella sua debolezza.
ma in questo spazio virtuale..si metta comoda e mi ascolti.
stasera sono arrivata a casa dal lavoro stanca, malinconica, vuota, ma l’aggettivo che rende meglio il mio sentire è “vecchia”. Si, mi sentivo vecchia, la sensazione del “ho già visto tutto e sentito tutto a questo mondo”. Sulle mie spalle il peso di tante confidenze, quante vite ho vissuto direttamente e quante vite ho respirato attraverso i racconti, i sorrisi, le lacrime, i sospiri ed i batticuori di coloro che mi hanno aperto il cuore come io ho aperto loro il mio.
e mi sentivo pesante…sono arrivata a casa….ho acceso il computer, controllato il blog, volevo scrivere ma …non c’era il fuoco, non c’era la passione…perchè scrivere se non hai un pezzo di te che valga la pena lasciare? ma continuavo a pensare a quante vite ho condiviso…quante.
G…la sua infanzia senza madre ne padre chiuso in un collegio a spiare da dietro le finestre i Natali degli altri, M…con una vita tracciata da un padre padrone con squadra e matita su un foglio di carta, T…che per la sua correttezza e le sue convinzioni vive una vita a metà…e riesce anche a trovare equilibrio e sorrisi, V…il suo racconto della notte prima delle nozze trascorsa in lacrime abbracciato ad una piccola foto… l’ecografia di un’innocente al quale ha sacrificato il suo futuro e le sue speranze; F….le sue traversie, la sua forza di farsi da solo; mio padre e mia madre….con le loro vicissitudini, ed altre mille storie…ognuna delle quali ha lasciato un segno sul mio cuore.
il mio cuore era pesante…non pensavo di avere altro da imparare e pensavo che il mondo non avesse altro da insegnarmi.
era un momento….ma è stato brutto. Anzi…ero arrivata a pensare che forse avevo assorbito troppo di tutto, che ormai non c’era spazio per altro nella mia vita, mi sentivo cinica, vecchia.
Poi…….ormai dovrei esserci abituata….ma no, non mi posso abituare alle sorprese meravigliose che mi regala la vita!!
triste ed un po’ controvoglia sono andata a vedere una lezione di arti marziali che piccola freccia segue da un po’…me lo chiedeva da tanto ed avevo sempre rimandato. Oggi mi sentivo così “svogliata” per me, statica. Questa inerzia mi ha spinto a fare quello che lui desiderava tanto….non volevo rinnovare anche in lui un senso di delusione e mancanza di fiducia nella “speranza”…insomma…sono andata.
Ed ho incontrato un miracolo. Una piccola giovane donna sorridente, piena di vita, piena di amore per la vita…che inspiegabilmente e senza motivo alcuno, senza preludio…mi racconta della sua vita.
Era la seconda volta che ci incontravamo, la prima volta parlammo per due minuti, forse tre.
e stasera…sotto le stelle, nell’aria fresca della sera…mi ha raccontato delle percosse subite dal padre per 23 anni della sua vita.
Delle emicranie che le procuravano, della sensazione raccapricciante e soffocante di essere reclusa contro una parete per fuggire via quasi nella speranza che il muro ti inghiottisca e ti protegga, della sensazione di “schifo”, di nausea quando la situazione richiedeva al padre di recitare la parte del tenero papà e l’abbracciava….contatto al quale non era avvezza, la cattiveria del dirle e ripeterle che fosse lei a chiedere quel trattamento, le mille ingiurie ed offese ripetute in un’azione tesa al massacro dell’anima e non solo del corpo.
ebbene….questa donna…dal corpo minuto, dagli occhi dolci….racconta la sua storia con amore, anzi – Per Amore.
Amore della vita, amore delle persone, amore di tutto ciò che la vita le ha regalato.
E quando mi ha detto che vuole che da tutto quel male nasca del bene per chi le è accanto….lei non poteva vederlo…ma…il mio cuore la stava afferrando e ponendo sulla cima del mondo affinchè potesse illuminarlo tutto…e non solo me.
e sentirla spiegarmi che tanti si stupiscono che lei festeggia ogni suo compleanno come se fosse la festa più importante della sua vita…mi ha meravigliata. Ho impiegato un po’ di tempo per comprendere ciò che cercava di dirmi…io che il giorno del mio compleanno vorrei sparire…per lei invece il compleanno è veramente un giorno di festa: quel giorno è venuta al mondo, ha ricevuto il dono della vita…cosa c’è di più grande e bello da festeggiare?
non credo che ci sia bisogno di spiegare come mi sono sentita mentre mi parlava…non ho bisogno di descrivere come tutta l’amarezza nella quale mi “crogiolavo” fino ad un minuto prima si sia dissolta….ma devo e voglio scrivere che ha ragione lei: la vita è straordinaria… straordinaria anche nel suo stupirmi ogni giorno di nuovo…proprio quando ormai pensi di aver visto tutto…ecco, proprio quel giorno capisci che non hai visto niente…che lei, la vita, ha sempre una sorpresa per te.
e poi…tornata a casa…un altro evento casuale…un piccolo numero che fa la differenza, ed ora che il mio cuore è pieno e gonfio nuovamente d’amore….un pensiero per l’uomo che vive nel mio cuore, suddito ed imperatore, carceriere e carcerato nei miei pensieri.
è una poesia che mille volte avrei voluto scrivere e mandare…
ma non l’ho mai fatto…è come se avessi voluto conservarla per un’occasione speciale…bhè….oggi è un’occasione speciale.
ecco per te….con un bacio sospeso tra certezza e dubbio

Se tu dovessi arrivare d’autunno,
caccerei l’estate
come la massaia caccia la mosca,
con un piccolo sorriso ed una smorfia di sdegno.
Se potessi rivederti fra un anno,
dei mesi farei tanti gomitoli –
che riporrei in cassetti diversi,
per paura che i numeri si rifondano.
Se solo fosse questione di secoli, d’attesa,
li conterei sulla mano, sottraendo,
fin quando non mi cadessero le dita
nel paese di Van Dieman.
Se fossi certa che oltre questa vita,
la mia e la tua saranno –
la butterei lontana, come una buccia, la mia –
e sceglierei l’eternità –
Ma ora – incerta della durata di questa –
che a metà si pone,
come un pungolo la sento, un’ape folletto –
di cui non sai – quando pungerà.
(1862 E. Dickinson)

Cara dottoressa….lei ormai era abituata a sentirmi volare con il cuore…
e sà cosa ho imparato? che la cosa più importante del mondo è come viviamo noi ogni evento della vita, belli e perchè no, anche brutti: è proprio vero “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”.
non sò se lui oggi mi ama, se mi pensa, se per lui sono nulla oppure tutto oppure un ricordo od un sogno…sò che sono felice pensando a ciò che provo per lui, sono felice pensando che sono ancora qui…e mi sento forte perchè ho superato anche questa prova…e sono felice che oggi una giovane donna mi abbia insegnato che anche dal male più grande può nascere il modo di fare bene e stare bene.
buona notte mondo, sogni d’oro.

passata è la tempesta


passata è la tempesta,
odo augelli far festa
e la gallina tornata in su la via
che ripete il suo verso.
…è passata.
evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
oggi mi sento bene!!! sorridi mondo, gioisci con me.
voglio bene a tutti, hemm….quasi tutti.
e come se fosse stato di buon auspicio
anche un carissimo amico che vedo tutti i giorni
solitamente ombrato, scostante, apparentemente
irritato….bhè…anche lui oggi sfoggiava un volto sereno
ed un sorriso pulito senza nubi…..heheheheh…anche
per lui oggi è “passata la tempesta” chissà cosa è – o non è –
accaduto a lui….ma non ce l’ho fatta a frenare la mia gioia e davanti
a tutti sono esplosa: come sei bello oggi, che bel sorriso che hai!
e mi ha regalato un altro sorriso….si….è proprio una bella giornata.
quindi….dato che oggi io sono tornata io….
mi sono messa a telefonare e messaggiare amici vicini e lontani
anche “amici” tra virgolette…hemmm….al cuor non si comanda.
resta comunque da annotare che oggi è finito l’ennesimo periodo
nero.
cosa c’è di diverso tra oggi e “ieri”? come al solito nulla.
semplicemente capita che la parte solare che vive in me
si lasci avvolgere da cupe nubi, da nebbia fitta, e ritrovare
la strada è difficile.
soprattutto perchè in quei momenti di cecità la testa è
come chiusa nel profondo di un baratro nero…cerca di fuggire via
all’impazzata e sbatte da tutte le parti in cerca di una via d’uscita
…..e si finisce sempre con il farsi ancor più male.
quando poi si è praticamente sfiniti….accasciati al suolo….
stanchi, vuoti…..ecco…il miracolo della natura umana:
tutte le volte le energie ritornano a pulsare.
e torna il sorriso spontaneo….il più bello…il sorriso degli occhi,
il sorriso dell’anima.

p.s.: approposito di sorrisi…questo secondo me è bellissimo!

non và….


da dove cominciare? da un 77 che è diventato 57…tutto cominciò da qui.
ho cominciato a stare male, e non passa. La testa va dove vuole lei…allora ogni tanto faccio uno sforzo non da poco, e rimetto in sesto i pensieri. Ma è come se montassi una tenda sulla sabbia…”un minuto” e tutto riviene giù.
ieri pomeriggio ad esempio mi sono concessa una pausa, più esatto un momento mio di cura intensiva. Giacchetto, chiavi di casa, quadernino e penna e me ne sono andata ad un giardino vicino casa a raccogliere e riordinare i pensieri. Rigorosamente without cellulare, tagliata fuori dal mondo per quasi un’oretta. Ad attendermi al giardino un tavolo con due panche di legno. Per raggiungerlo ho dovuto navigare in un mare ondeggiante di erba verde, fiorellini campestri ed insettini vari.
ed ho cominciato a riordinare i pensieri….a fare un po’ di pulizia.
questo pensiero qui, quest’altro pensiero qua, questo che comporta, quest’altro che ne facciamo? il problema ovviamente sono i pensieri che fanno male….quelli che ci autodistruggono.
in serata film….Spiderman 3, carino.
Sintesi: tutti abbiamo una scelta.
ed io dovrei scegliere.
oppure continuare come sto facendo…lasciar scorrere il tempo…dicono funzioni.
dicono.
Funzionerà anche con me? me lo auguro tanto, veramente tanto.
pensavo di poter fare la differenza, forse ho peccato di arroganza, certamente di stupidità…fatto sta che oggi dovrei raccogliere i cocci.
la cosa peggiore, giuro peggiore in assoluto, è quel maledetto tarlo che mi rosicchia la testa: le cose non stanno come dicono tutti.
ok….tutto è evidente, chiaro, lampante.
ed io sono – fidatevi, una parte di me lo è – abbastanza razionale.
allora perchè ‘sto tarlo maledetto non mi lascia in pace?
Questo sig. Tarlo mi mette in testa pensieri di tutti i tipi, per raggiungere il suo scopo.
e ce ne vuole per prenderlo, ragionarci, fargli capire come stanno le cose.
ok…lui dopo la chiacchierata mi fà: ok…hai ragione, tutto chiaro, ora me la smetto.
passa un minuto e il maledettissimo ricomincia con il suo lavoro.
lo sento piano piano che ricomincia lento lento…silenzioso per non farsi beccare a rosicchiare e poi….eccolo lì sfacciato che fa come gli pare dentro la mia testa.
io non lo so se ha ragione lui o il resto del mondo…non lo so.
e lui ne approfitta.
ok…un giorno capirò…e capirà anche lui.
cmq…oggi è una gran bella giornata di sole, ho tanto lavoro da fare e il sig. Tarlo ha promesso che durante il lavoro lui si mette a dormire, almeno questo patto lo rispetta.
dentro di me c’è un paesaggio surreale…
spero tanto che questo nuovo sole d’estate renda i contorni più nitidi!!!

insoddisfatta


vivo giorni strani…giorni di insoddisfazione,
insoddisfazione di me stessa.
giorni rossi, grigi, bianchi…
tempo per riflettere poco
per scrivere ancor meno
…apatia, inquietudine…un ribollire interno, sommesso che non riesce ad uscire fuori, perchè?
uffaaaaaaaaaaa
ho voglia di fare, di dire, di sistemare, di correre, di scuotere,
di chiedere.
e nulla. non faccio nulla.
mi sà che presto ci sarà una nuova eruzione…la terra dentro di me trema.