se, ma, forse….cmq non mi arrendo!

tra un?insalata e l?altra..ho letto questo scritto di Kipling, ecco i suoi pensieri ed i miei
Se
Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno la perdono,
e se la prendono con te;
Se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano,
ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi;
Se sai attendere, e non ti stanchi di attendere;
Se sai non ricambiare menzogna con menzogna,
Odio con odio, e tuttavia riesci a non sembrare troppo buono,
e ad evitare di far discorsi troppo saggi;
Se sai sognare – ma dai sogni sai non farti dominare;
Se sai pensare – ma dei pensieri sai non farne il fine;
Se sai trattare nello stesso modo due impostori
– Trionfo e Disastro – quando ti capitano innanzi;
Se sai resistere a udire la verità che hai detto
dai farabutti travisata per ingannar gli sciocchi;
Se sai piegarti a ricostruire, con gli utensili ormai tutti consumati,
le cose a cui hai dato la vita, ormai infrante;
Se di tutto ciò che hai vinto sai fare un solo mucchio
e te lo giochi, all’azzardo, un’altra volta,
e se perdi, sai ricominciare senza dire una parola di sconfitta;
Se sai forzare cuore, nervi e tendini dritti allo scopo,
ben oltre la stanchezza,a tener duro,
quando in te nient’altro esiste, tranne il comando della Volontà;
Se sai parlare alle folle senza sentirti re,
o intrattenere i re parlando francamente,
Se né amici né nemici riescono a ferirti,
pur tutti contando per te, ma troppo mai nessuno;
Se riesci ad occupare il tempo inesorabile
dando valore a ogni istante della vita,
il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro,
e, ancor di più,
ragazzo mio, sei Uomo!
Carissimo sig. R. Kipling, quanta saggezza in questo scritto.
Mi domando se Lei diventò Uomo.
Io non ci sono ancora riuscita.
La mia prima pecca è il dubbio.IL dubbio mi accompagna per mano come un amico inseparabile, non solo, carissimo sig. Kipling, la prima cosa che metto in dubbio solitamente è quello che penso, mi conceda però l?attenuante che questi nostri tempi…sono tempi di dubbio per tutti.
Ti insegnano tutto ed il contrario di tutto.
Devi essere libero di vivere con chi vuoi, come vuoi, libertà è una parola chiave per decidere come vivere
Ma le famiglie vanno a pezzi perchè pensiamo alla nostra libertà…
Il mondo muore per mancanza di fede, diventa cattivo, cinico, pensa esclusivamente a stare bene oggi…perché domani…chi lo sa, cosa c?è domani?
..ma sembra che mai come oggi si abbia voglia di trovare un Dio smarrito chissà dove
E poi…altre contraddizioni vissute nella quotidianità
Comprate macchine nuove, altrimenti dovrete sottostare alle targhe alterne,
Ma tra un po’ ci sentiremo di nuovo dire: tenetele in garage…altrimenti consumiamo troppo ed inquiniamo.
Vergogna se non ti fai due docce al giorno, ma attenzione, tra poco si faranno le guerre per l?acqua, non più per il petrolio…quindi lavati come i gatti, così non sprechi.
E poi…sig. Kipling…stò cominciando ad imparare a non sembrare troppo buona, ma poi mi sento in colpa…
sono cresciuta sentendomi ripetere che devo perdonare sempre e che se mi schiaffeggiano devo porgere l?altra guancia…sa sig. Kipling…mettere in pratica questo comportamento equivale ad essere troppo buoni, perché ti arrivano schiaffi a raffica…
almeno finchè non decidi quanto meno di spostarti.
Non so resistere se sento la verità travisata dai farabutti e purtroppo capita, non spesso ma capita, mi arrabbio caro mister Kipling…mi arrabbio tanto e poi ci stò da cani e mi chiedo perché il mondo è fatto così male e non riesco ad accettarlo.
Per quanto concerne il ricostruire…ce la metto tutta…la “cosa a cui avevo dato vita” era l’unica ad aver un senso, era lo scopo dell’esistenza. Ricostruire una cosa così…non so…
…mi sento come uno scultore che avesse ricevuto tanti blocchi di marmo; con alcuni ricava piccole opere, ma uno, uno di questi deve essere la materia prima del suo capolavoro…ecco…ho ancora tanti piccoli pezzi di marmo…ma la pietra più grande, più bella…si è spaccata.
Ho pianto disperata questa perdita e stavo per arrendermi e buttare gli attrezzi, ma tante delle centomila me mi hanno sussurrato che posso fare ancora del mio meglio con i pezzi più piccoli e chissà che un giorno non mi accorga che ogni piccolo lavoro sia stato in realtà un mio personale grande capolavoro.
Tornano nella mia mente le parole di una canzone…
Dipende, da che dipende??…da che parte guardi il mondo tutto dipende…. poi, mi permetto di completare al femminile queste sue ipotesi
Se il desiderio che “la natura esploda e ti chiameranno Mamma” è più grande della paura del dolore o delle smagliature,
se dopo aver dato uno schiaffo a tuo figlio quello che brucia di più non è la sua guancia,
se stai male e non riesci neppure a trattenere le lacrime qualora le vicissitudini della vita ti faranno far l’amore senza amore,
se i soldi non bastano per arrivare a fine mese ma riesci comunque a non far mancare calore alla tua casa,
se ricevere un fiore da chi ami ti regala un attimo di gioia intensa,
se saprai aiutare tuo figlio ad andarsene via per la sua strada amandolo più di prima,
se riesci ad amare, ad amare di nuovo, e ad amare ancora quando qualcuno o qualcosa ha scritto anche per te la parola fine…
allora ragazza mia, sei Donna.
un pensiero venuto leggendo un post qualche giorno fà…nella mia vita vittorie e sconfitte.
Ma non piango più per queste ultime…mi sono resa conto che l’importante è vivere, come si dice spesso…partecipare!
ho perso ma non mi arrendo …comincio una nuova partita.

oggi penso a me…


penso a me….in questi giorni in cui sto nuovamente respirando la gioia di vivere.
A me poco più che bambina, quando è finito il tempo delle barbie ed inizia quello del tempo trascorso, quasi di nascosto, davanti allo specchio per scoprire cosa ti fa somigliare di più alla tua bellezza ideale.
Mi ricordo l’inquietudine un po’ frettolosa mentre provavo vari tipi di rossetto, di nascosto di mia madre, o i tentativi di mettere il rimmel, l’ombretto od il fard in modo che ci fossero ma non si notassero, o perlomeno si notassero il meno possibile.
Non potevo dimenticare le parole di mio padre: la bellezza è qualcosa che nasce dentro, deve essere delicata, non ostentata.
Lui odiava le volgarità tipo gli smalti da pantera color rosso sangue, ma ammirava mani ed unghie ben curate.
Sosteneva che l’eleganza era un seno che poteva essere contenuto in una coppa da champagne, ed io abbassavo gli occhi sul mio petto e mi sentivo tremendamente goffa, …brutta.
e scaturirono probabilmente da questo i miei sogni di trasformazione…il brutto anatroccolo che diventa cigno, la crisalide che diventa farfalla.
avrei voluto essere come gli altri volevano…alla perenne ricerca di accettazione.
Ma nei miei sogni di bambina che cresce c’era un volto che mi affascinava e mi faceva sognare più che ogni altro:
Marylin, con la sua sensualità giocosa, i suoi meravigliosi sorrisi da bambina innocente ed ingenua, il fascino che emanava, come se da ogni poro della sua pelle fosse uscita una nota e tutte insieme formavano una melodia dolce che diceva “sono bella e ne sono orgogliosa, innamoratevi di me”
L’adoravo e davanti allo specchio mi tiravo gli occhi per avere la stessa forma allungata, e pensavo nello stesso tempo ai sacrifici da lei compiuti per lasciarsi trasformare in ciò che tutti amiamo…tutto questo per far capire al mondo che lei esisteva, perché voleva essere accettata ed amata.
…certo…essere ammirati è un buon surrogato per colmare la mancanza di sicurezza interiore, di un affetto profondo che ti fa stare in pace con il mondo, cerchi negli sguardi e nelle parole altrui quelle certezze che dentro non hai.
Un complimento inaspettato ti regala una sensazione che ti fa sentire viva, presente, che annulla i momenti nei quali ti senti praticamente invisibile, tanto poco sembra che gli altri si accorgano di te.
Ed oggi sento in me tornare questa fantasia, come da bambina.
Eccomi davanti allo specchio a fare altri tentativi, nella speranza che in qualche attimo qualcosa mi renda simile al mio ideale…anche un particolare che dura un solo istante, ma in quell’istante mi dice: eccomi, ci sono, sono qui…dentro di te, tutti abbiamo una bellezza interiore che può uscire fuori…
Come diceva Coco Chanel…non esistono donne brutte, solo donne trascurate.
Quanto aveva ragione…
So che per raggiungere degli obiettivi, per realizzare anche il più innocuo dei sogni ci vuole volontà, voglia di farcela, crederci.
Insomma, in poche parole, in questo periodo di rinascita…pulsa in me la voglia di ritrovare la mia femminilità dimenticata, sepolta dietro un amore, un amore coinvolgente…ma annullante.
Mi sono annullata per troppo tempo.
Ho voglia di ritrovarmi.
Di ritrovare il tempo per piacermi, di piacere…per l’ennesima volta far rinascere il piccolo cigno che c’è anche dentro di me.
Ho voglia di tacchi ed ormai dimenticate calze con la riga, ho voglia di potermi scegliere quello che mi piace…senza preoccuparmi della taglia, ho voglia di morbide e brillanti onde nei capelli, voglia di ricordare un profumo…
Insomma…mi aspetta un bel lavoro.
Devo prepararmi all’arrivo della primavera, l’usignolo ha voglia di ruggiti.

e crescendo impari……


E CRESCENDO IMPARI…….
E crescendo impari che la felicità non e’ quella delle grandi cose.
Non e’ quella che si insegue a vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi…
La felicità non e’ quella che affannosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente,…
non e’ quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari…,
la felicità non e’ quella di grattacieli da scalare,
di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e’ fatta di cose piccole ma preziose…….
e impari che il profumo del caffe’ al mattino e’ un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone,
le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e’ fatta di emozioni in punta di piedi,
di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,
che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno,
e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l’amore e’ fatto di sensazioni delicate,
di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane,
e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi,
sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e’ una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami…
E impari che c’e’ felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’e’ qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,nonostante il tuo volere o il tuo destino,in ogni gabbiano che vola c’e’ nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
( Anonimo )

ecco da dove nasce il mio ottimismo…credo di aver imparato qualcosa…o forse aver recuperato qualcosa che si era perso dentro di me,
la bellezza della semplicità di essere.

e ci sei adesso tu…nei pensieri miei


Era una delle nostre prime notti in chat…ed io ti scrivevo questa canzone interpretata da due grandi: Mina e Renato.
Neri…
siamo neri dentro e fuori
animali rari nella notte agili e sicuri
Neri
senza aggiunta di colori
Mutabili nel cuore e nella pelle come nei pensieri
Complicati ed esigenti scegli bene gli argomenti
Trova il senso e la misura
Starci dietro è più che un’avventura
Neri è una scelta una dottrina
Sfuggiti alla vetrina quella luce ibrida e ruffiana
Veri…da sembrare irreali
Gli opposti ed i contrari di un tormento che non vuole..
Aria
Perché come dove quando
Ti risponderai vivendo
Mentre il nero ci riprova
siamo già canzone nuova
Pazzi siamo pazzi di noi
Perfetta intesa che poi
non finisce di sorprenderci
Il gioco più avvincente che c’è
è fare l’alba con te
inseguendo un giro armonico.
Neri siamo neri
Neri non potrai sbagliarti tu
Di facce così in giro non se vedranno più.
….
Pazzi siamo pazzi di noi
E ci dispiace per voi
Che ve ne state lì distanti e soli
In due si può cantare di più
Perché non provi anche tu
a famigliarizzare un pò coi neri
Pazzi siamo pazzi di noi
Di questa filosofia che dal nero può spuntare un’idea
Così restiamo neri ma si…
Per non mischiarci se mai
Più nero c’è e più brillerai
Neri siamo noi
Neri neri
Di più, più spazio al nero di più
Angelo – diavolo tu
Nero è il pensiero che ci libera di più
….

e tu…
il gioco più avvincente che c’è è fare l’alba con te…
non facevamo l’alba…ma insieme fino alle due o alle tre si…a giocare come bambini…ascoltare la stessa musica…e talvolta sussurrarci qualche dolce parola, dimenticandoci del mondo intorno a noi…ignorandolo talvolta anche se veniva a bussare alle nostre rispettive porte.
quanti sogni…quante promesse…
cosa resta?
restiamo tu ed io…e tante parole…
alcune fanno male, come sabato
…tu mi offri la possibilità di una notte insieme…
perchè?
“perchè è l’unica cosa che ci resta da fare”
…non ti ho risposto e tu hai capito quanto hai sbagliato a pronunciare questa frase…ricordi?…involontariamente uso la “polemica passiva”.
ripenso invece a quando dicevi che non dovevamo rovinare una cosa bella come la nostra con una “scappatella”,
io non ho cambiato idea.
Neppure tu scommetto, anche se ti piace giocare, vedere le mie reazioni.
Ma non dovevamo vederci per un caffè?
….si…ma se non si può, sarà per un’altra volta.
si…certo…sarà per un’altra volta.
un’altra volta …….non importa.
tu ed io….dietro a tanti sogni….
amanti amici.
Amanti…strani amanti senza il bisogno di possedersi.
Amici perchè le nostre anime si sono prese per mano in un brutto periodo della nostra vita..ed hanno camminato insieme, sorreggendosi a vicenda.
io ci sarò sempre per te, sempre.
e tu…stamani mi hai chiamato…giocavi come al tuo solito…
non ti sentivo vicino…eri distratto dai mille problemi pratici
non abbiamo nominato San Valentino…era superfluo.
ma mi era rimasto un vuoto nel cuore e appena ho potuto ti ho scritto:
“Dove sei rosa purpurea dei mille sogni,
pugno e farfalla della mia vita…dignitosa ferita…
neve fredda sotto la quale riposa la vita…
un tenero bacio per te che sei TE.”
Perchè l’ho fatto?
perchè…senza un po’ di calore…niente ha senso…
neppure un amore che indossa gli abiti più modesti dell’amicizia.
Non sarai mai mio…non sarò mai tua…
ma questo non impedisce che Tu sia La persona speciale della mia vita.
Un amore è amore anche se non ha domani
buona notte a tutti coloro che si vogliono bene anche senza un perchè.

da non perdere….per me


Il sole incide la tacca di un altro giorno col suo raggio più lungo; l’acqua spezza la bassa risonanza del sughero frantumandosi, a sua volta, nell’amarezza; l’anima perde l’ultimo artiglio e scivola via nella vasta notte sonora.
Splendido il vecchio cavaliere: solo rudere cavo che il vento ha pietà di abbattere!
Dove sei rosa purpurea dei mille sogni, pugno e farfalla della mia vita, bacio divenuto sangue e nessuna dignitosa ferita…ah! se ci fosse tempo! se ci fosse ancora tempo per mostrare a nostro padre tutto il veleno che ci è corso nelle vene, tutte le mele marce ingoiate a forza per non morire…d’amore! ah! se il tempo potesse darci una mano a ricucire le vecchie lenzuola lacere! Ma l’odore del muschio passato fa crescere i cerchi incompleti degli anni e dappertutto non trovi che cocci e vetri taglienti e sei senza scarpe, e devi girare in tondo come un vecchio orologio senza ore, senza nemmeno attimi, con una sola lancetta: noi! insalata d’esperienza, solo somma di errori e dare, dare, sempre dare, senza pensare ai nostri begli occhi troppo pieni di sale o alla bocca consumata dalle belle menzogne: crudeli verità servite a suturare le larghe ferite inutili e lungamente aperte ed a prosciugare gli infiniti dei del coraggio.
Cosa abbiamo mai amato se non il nostro smisurato non avere, il salato mercurio di ingenui pianti o i baci a capodanno, rubati a chiassose oche da salotto, leali e stupide adoratrici del frainteso dio dell’amicizia.
Conosco l’angoscia, la conosco bene! Tutti la conosciamo, e che gioia dopo, quando qualcuno riempie quell’immenso vuoto… e che amarezza poi, quando scopri che c’era un prezzo da pagare con la più assurda delle solitudini e le basse risonanze del sughero diventano laceranti grida e tuoni e l’acqua non si spezza più e ti copre, e nel tentativo di soffocare le bestemmie, uccidi le ultime parole d’amore.Ed anche il sole ha finito le sue tacche dei giorni e continuiamo a vivere nella squallida tastiera di un nero pianoforte o fra le righe bianche di una poesia.
Repertorio, repliche di te…patetico, inutile rimpiangere un bacio mai dato o troppo ripetuto!
Splendido il vecchio cavaliere dalla lucida corazza forte di saggezza, leale amante della sua regina, fedele e sincero servitore del suo re, stupido schiavo dei suoi sentimenti…
Ma adesso usciamo dalla morsa della pena, fingiamo un sorriso e lasciamo che all’anima ricrescano gli artigli, se c’è tempo.

conservai questo post…del blog Merovingio, scomparso anche lui..come altri.
Ma…qualcosa conservai: questo post.
ed ora lo riporto qui…perchè c’è qualcosa che sento dentro…che esce da queste righe e riecheggia dentro me.
Per uscire dalla morsa della pena, aiutarmi a far ricrescere all’anima gli artigli e cercare risposte alle tante domande che non vorrei pormi…
– cercare – forse per non trovare mai – perchè nulla è statico a questo mondo ed una risposta che è valida ora, potrebbe non esserlo domani.
domande scaturite da “quest’insalata di esperienza” che è la vita.
…quante sensazioni in questo periodo…uscita dai binari di una vita “su rotaie”, infrangi le regole, e gli eventi si susseguono a ritmo incessante…mentre il destino gioca a palla con i tuoi sentimenti.
ed io…che vorrei solo far si che nessuno soffra per le mie scelte..ma è impossibile, per quanto mi sforzi non ci riesco.

cambierò

…cambierò la mia voce per ruggire come un usignolo.

William Shakespeare

come?….ora ci penso, qualcosa mi verrà in mente.

così è se vi pare…….sono solo canzonette


il mio blog color arancio sbiadito non si tocca…
è il mio diario…e se sono triste è triste pure lui…
e poi…………..
SONO SOLO CANZONETTE

Mi ricordo che anni fa
di sfuggita dentro a un bar
ho sentito un juke box che suonava
e nei sogni di bambino
la chitarra era una spada
e chi non ci credeva era un pirata!
E la voglia di cantare
e la voglia di volare
forse mi è venuta proprio allora
forse è stata una pazzia
però è l’unica maniera
di dire sempre quello che mi va!
Non potrò mai diventare direttore generale
delle Poste o delle Ferrovie
non potrò mai far carriera
nel giornale della sera
anche perché finirei in galera!
Mai nessuno mi darà
il suo voto per parlar
o per decidere del suo futuro
nella mia categoria
c’è tutta gente poco seria
di cui non ci si può fidare!
Naaaaaa na na na naaaa
Guarda invece che scienziati,
che dottori, che avvocati
che folla di ministri e deputati!
Pensa che in questo momento
proprio mentre io sto cantando
stanno seriamente lavorando!
Per i dubbi e le domande
che ti assillano la mente
va’ da loro e non ti preoccupare
sono a tua disposizione
e sempre, senza esitazione
loro ti risponderanno!
Io di risposte non ne ho!
Io faccio solo rock `n’ roll!
Se vi conviene bene
io più di tanto non posso fare!
Gli impresari di partito
mi hanno fatto un altro invito
e hanno detto che finisce male
se non vado pure io al raduno generale
della grande festa nazionale!
Hanno detto che non posso
rifiutarmi proprio adesso
che anche a loro devo il mio successo,
che son pazzo e incosciente
sono un irriconoscente
un sovversivo, un mezzo criminal!
Ma che ci volete fare
non vi sembrerò normale
ma è l’istinto che mi fa volare!
Non c’è gioco né finzione
perché l’unica illusione
è quella della realtà della ragione!
Però a quelli in malafede
sempre a caccia delle streghe
dico: no! Non è una cosa seria!
E così è se vi pare
ma lasciatemi sfogare
non mettetemi alle strette
o con quanto fiato in gola
vi urlerò: non c’è paura
ma che politica che cultura.
Sono solo canzonette!
Non mettetemi alle strette
sono s…Sono s…
Sono solo canzonette!
Na, na na na na aa
Na, na na na na aa
Na, na na na na aa yeah yeah
Sono solo canzonette!
Na, na na na na aa yeah yeah…

dei sogni infranti parleremo un’altra volta……..akuna matata
notte notte…o p o t a
p.s.: non preoccupatevi…solo io posso capire “opota”

….

ieri ed oggi…mi sono sentita rivolgere parole cattive, da mia madre e mio fratello.
niente di nuovo per carità….dovrei essere abituata, ma non ci si abitua mai ad essere feriti dalle persone a cui vuoi bene, da coloro che dovrebbero essere i tuoi punti di riferimento…per aiutarti quando hai bisogno.
d’altra parte..nella vita si prendono talvolta decisioni on “politicamente corrette” e bisogna avere il coraggio di portare avanti le proprie idee.
idee giuste o sbagliate…chi può dirlo?
parole che non riporto…perchè le voglio dimenticare, come ho dimenticate quasi tutte le altre udite fino ad oggi…
sò com’è la mia famiglia, e comincio a capire sempre più nitidamente da dove esce la mia voragine affettiva.
ricordo parole dolci udite da bimba…talmente tante volte da far parte della mia pelle, del mio respiro, del mio battito cardiaco, parole udite dalle labbra di una donna che ha preso il posto dei miei nonni…
nonni che non ho potuto avere o vivere.
ne riporto un piccolo sunto:
“non portare odio, perdona, dimentica il male, ricorda il bene.”
voglio in questo giorno ricordare che ho ritrovato il sorriso ripensando a parole buone e accantonare, se non dimenticare, il male.
voglio ricordare alcune parole che fanno bene e spalmano balsamo sulle mie ustioni dell’anima.
parole da rileggere tra tanto tempo…e ritrovare pace.
parole che mi sono state rivolte da persone alle quali ho voluto e voglio più che bene, pilastri, pietre angolari senza le quali chissà oggi cosa sarei o dove sarei.
rileggo alcuni sms che conservo…o parole che ritrovo nella mia memoria…
“questa è una vera amica”
“Di angioletti feriti come te ne vorrei un milione. Ti voglio bene.”
“chi ti conosce non può non volerti bene.”
“stò pensando a te…forse lassù qualcuno mi ama. Grazie.”
e queste…ricevute stamattina:
“Ciao, volevo solo lasciarti un piccolo saluto prima di fuggire dall? ufficio e ricordarti che l? amico F esiste ancora ed esisterà sempre, basta che tu riesca ancora a vederlo in me…
Il bene che provo per te è una certezza che niente e nessuno sconfiggerà…
Non è l? Amore che provo per te che mi fa dire queste cose, ma il bene che ti voglio, quindi vedimi Amico…Ti prego Angela, scusa se mi ripeto, ma vorrei tanto che tu riuscissi a tornare in possesso della tua vita e vivila…vivila come vuoi tu, con chi vuoi tu, senza condizioni se non dettate da te, basta fare il burattino e soffrire per le cattiverie altrui…”
forse non è carino riportare queste cose qui…ma ne avevo bisogno, veramente bisogno per ricordare qualcosa di bello che copra i pensieri brutti, molto brutti di stamani.
Riuscire a tornare in possesso della mia vita…stò tentando…con tutte le mie forze.
ma talvolta dubito che “tutte le mie forze” saranno sufficienti… onestamente non lo sò.
cara mamma…te lo dissi tanto tempo fà…
te lo ripeto oggi: se talvolta vedi in me la figlia che ti ha deluso
perchè mi volevi perfetta, ricorda:
“dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”
ciao Misa…mi manchi tanto, sai? domenica verrò a trovarti…promesso.

strani sms


questo post parte dalla fine…e risale su.
Volevo trovare prima una foto da allegare, che potesse andar bene con quello che avevo voglia di scrivere, ma non ho ancora trovato nulla di adatto.
Volevo qualcosa di semplice, qualcosa di tenero, qualcosa di dolce ma non smielato…qualcosa…bhò, mi sà che in realtà ho le idee un po’ confuse.
Insomma, vedrò, forse mi dovrò accontentare.
cominciamo riordinando le idee…i fatti.
Oggi mi hai mandato un sms…tanto per farmi star male?
Non so, non ho avuto il piacere di saperlo e non ho neppure tentato di saperlo.
Quasi quasi ci provo…provo a chiamarti.
Ci ho provato.
Pochi secondi e mi sono tolta la soddisfazione.
Spento.
Perché dici che ti piace la semplicità se invece sei così complicato?
Perché mi fai oscillare continuamente senza chiederti che effetti scaturiscono da questo tuo comportamento?
diciamo che a parte una cosa che mi hai detto circa 10 giorni fa e che devo ancora mandar giù, sai, stupido orgoglio ferito – non è uno dei periodi peggiori, si, il peggio penso sia passato.
Quello che provo ora è diverso ma ne scriverò in un post a parte.
Diciamo che la marea, il sali e scendi emozionale, comincia da domenica scorsa.
Ti mandai un sms, ci avevo pensato parecchio proprio perché mi sentivo profondamente ferita ma volevo in qualche modo comunicarti e dimostrare anche a me stessa che come tu hai perdonato me quando posso averti deluso o tradito, anch’io sono capace di superare le cose che non mi piacciono in nome di qualcosa di più grande.
Il testo più o meno era: indipendentemente da cosa siamo..amici, fratelli, innamorati o bhò, penso comunque che tu sia una persona stupenda.
Normalmente non dai nessun cenno di riscontro,ma a me va bene lo stesso.
Non ti scrivo affinché tu mi risponda, lo faccio solo perché ritengo giusto che tu sappia quello che penso, quello che provo.
Sai, da quando è morto mio padre, senza preavviso, in quel lontanissimo giorno…maturai inconsciamente la consapevolezza che mai avrei lasciato passare un istante di troppo prima di dire a qualcuno che provo qualcosa di bello per lui o lei.
Certo…prima di farlo devo essere sicura dei miei sentimenti, non mi sbilancio altrimenti.
Comunque, tanto per tornare all’sms, stranamente dopo poco mi arrivò un segnale di ricevimento.
…non lo sai…ma ogni volta che arriva quel segnale…perdo un battito cardiaco.
Penso immediatamente che possa essere tu – al cuore non si comanda.
Poi però, un istante dopo realizzo in che momento della giornata sono ed il più delle volte immagino in realtà chi sia a scrivermi e non sei tu.
Poi, se invece vedo che il mittente sei tu, passo alcuni istanti a chiedermi se stavolta sarò fortunata e troverò parole di miele, oppure se dovrò scontare chissà quale colpa e le parole sapranno di fiele; faccio un bel respiro, mi faccio coraggio e lo apro.
Purtroppo a quel messaggio rispondesti freddo:
“Ogni tanto ti svegli dici la tua e torni a dormire”
Non sapevo cosa risponderti, optai per l’ironia scherzosa, sai, odio la polemica, odio le discussioni inutili.
Ti risposi che notavo con piacere che ti eri svegliato anche tu e poi ..qualche altra stupidaggine e la cosa finì lì, senza risposta ulteriore.
Ma ero triste…e la mattina dopo, lungo la solita strada, il desiderio di un gesto inutile…ci pensai un po’…poi lo feci.
Feci il tuo numero, convintissima che il cell fosse spento.
Era sempre spento a quell?ora della mattina,tranne nel periodo in cui volevi conquistarmi. allora si, allora ti svegliavi presto per chiamarmi, poi…chissà …forse era diventato superfluo secondo te: perché “faticare” per qualcosa che tanto ci piove tra le braccia da solo?
Dopo pochi istanti ho realizzato che non si sentiva il solito messaggio della Tim ed ho immaginato che avrebbe suonato.
Mi sono sentita come una bambina beccata con il barattolo della nutella in mano, ed ho chiuso nella speranza di aver fatto in tempo prima che suonasse.
Mi sbagliavo, dopo circa 5 minuti mi hai richiamato.
Allegro come un bambino il primo giorno di vacanza, solare come una bellissima giornata estiva.
Ti immaginavo sorridente, bellissimo.
Mi hai chiesto come mai ti avevo chiamato, se avevo qualcosa da dirti.
Ti ho spiegato che non c’era un motivo in particolare, era stato solo lo stupido gesto di un’attimo…ma che avevo attaccato perché non volevo disturbarti.
Mi hai risposto con il tuo modo scherzoso “tu non disturbi mai” e abbiamo parlato un po’.
Mi hai detto che …prima che avevi letto il blog, poi l’hai negato,dicendo che hai paura.
Paura di leggere qualcosa che ti faccia star male, paura di perderci.
Non ti ho risposto…devi fare quello che senti di fare, quando vuoi, come vuoi.
Insomma, come al solito mi hai resa una delle donne più felici del pianeta terra.
Ti ho anche mandato un mess per dirtelo.
Poi…………il nulla.
Scomparso di nuovo.
Memore di quello che mi avevi scritto domenica ti ho mandato alcuni sms, ho provato a chiamarti, niente.
Mi hai di nuovo chiuso fuori.
Come se non esistessi.
Sono stata male, mi sono chiesta se per caso dopo quella breve conversazione avevi deciso di leggere il blog, e non so’ spiegare, mille paure si sono impadronite dei miei pensieri.
Fino a sab. pomeriggio. Il cell ha squillato, non potevo risponderti.
Ti ho richiamato dopo circa 10 minuti…forse 15, cell spento.
Stamattina ero …bhè…dire felice è un parolone, diciamo serena.
Poi….un giorno capirò perché lo fai….senza da parte mia niente di più di questo mi hai scritto un sms freddo come il ghiaccio.
“Che vuoi?”
roba da far diventare matti.
Mi sono chiesta cosa volesse dire, insomma, ti cerco per 5 giorni…e tu niente.
Poi, finalmente da venerdì mattina…stò un po’ più serena, non ti tartasso più e tu?
Inspiegabilmente mi chiedi “cosa voglio” dopo due giorni.
Bho!
Giuro che non ci capisco più niente.
forse è per questo che non trovo una foto adatta….
chissà….
mi viene in mente solo un piccolo stralcio di uno dei miei libri preferiti:

“Certo il vento è un nostro amico, pensò,
Poi soggiunse: a volte. E il grande mare coi nostri amici e i nostri nemici.
E il letto, pensò.
Il letto sarà una grande cosa.
E’ facile quando si è battuti, pensò.
Non avevo mai provato com’è facile. E che cos’è stato a batterti, pensò.
“Niente” disse ad alta voce. “Sono andato troppo al largo”.
E. Hemingway – Il vecchio e il mare.

il letto è mio amico….facile quando ci si sente battuti.
forse…sono andata troppo al largo….chissà.
vengo da te amico letto.
…..magari fossi solo un orsetto addormentato sulla luna
buonanotte a tutti…buonanotte anche a te MV…sogni d’oro
sarebbe tanto facile farti un pò di posto sulla luna accanto a me…e dormire…sognando solo tanta pace.

più profondo del fondo…affondare non puoi

l’avrete capito…è successo qualcosa che mi ha disancorato ancor di più dai residui barlumi di certezza che mi restavano.
forse un giorno ne scriverò qui…per ora tutto è suddiviso in mille frammenti sparsi in alcuni file sul mio pc e tanti foglietti di appunti dispersi in tutta casa, nella borsa, in tutti i cassetti della mia scrivania al lavoro.
ma stamani una nuova ventata d’energia…miracolo della musica,..la Giannini mi ha ridato la carica! un altro grazie a Dolphin, quindi.
e me la canto di nuovo…sulle tue note caro e dolce MV

galleggiando la vita è piena..
no tenemos problema
…più leggeri che sulla luna, tutti nudi nel blu
galleggiando sotto il mondo
galleggiando e svolazzando
anche quando tocchi il fondo….torni sempre su
galleggiando e ballando si toccano i cuori
sotto il pelo dell’onda non nevica mai
rotolando tra i flutti
c’è tutto per tutti
alla luce dei fatti
…di più cosa vuoi????
galleggiando ti lasci andare
ti lasci andare
attaccato all’amore
volteggiando resti secco
…come un tonno nel caciucco
galleggiando vai col mambo e al mondo resterai
galleggiando e ballando si toccano i cuori
sotto il pelo dell’onda non nevica mai
secondo la legge più vecchia del mondo
più profondo del fondo affondare non puoi.
galleggiando vai col mambo e niente può andar male!!

per concludere….non è male l’idea di dedicare un pensiero d’amore a tutti gli innamorati.
Io dedico la poesia che segue agli amanti per i quali la notte dei miracoli di san Valentino è ancora un’incognita, un sogno, un’aspirazione

Così se devi odiarmi, fallo pure,
ma con amore, e se devi stare
lontano da me, a me pensa intensamente,
(solo così potrai avermi vicina).
Se puoi, invece, per ventura amarmi,
amami più forte che puoi, per superare
le tentazioni di questo nostro tempo
razionale, pianificatore
che agli uomini ha promesso la pace
e la libertà, ai cuori ha negato l’amore.
(F.R.)

…un giorno capirò se è un bene o un male che un nulla basta a farmi precipitare ma mi basta anche poco per spiccare il volo di nuovo.
mai nessuno mi ha fatto stare così male…e così bene come te.
mai nessuno mi ha dato così tanto …. e così poco come te.