oggi.


vi prego dita delle mie mani…scorrete veloci su questa tastiera…. riportate su questa pagina bianca il mio dolore, cauterizzate le ferite, fatemi una carezza, stringete forte il peluche al mio petto e scrivete i miei sogni, la mia sofferenza, la mia stupidità, la mia forza e la mia debolezza.
ci credevo….e….lo sò, se leggessero queste pagine alcune persone mi decreterebbero definitivamente pazza…una parte di me ci crede ancora.
una parte infinitesimale certo…ma una parte che per quanto continui a provocarmi dolore non posso cancellare.
come potete chiedermi di cancellare la cosa più grande nella quale credo?
l’amore…..ed io ti amo ancora….forse perchè fino all’ultimo tu hai continuato ad illudermi…e se io volessi continuare questo gioco al massacro del mio cuore tu continueresti ancora…inconsapevole del male che mi fai.
anche oggi quando ti ho detto che ieri la sua piccola frase “vieni che si fredda la pasta” mi aveva fatto un male terribile….di nuovo sbattuta davanti ai miei occhi la vostra quotidianità mentre per me….niente, niente se non promesse e lo spettacolo della vostra vita insieme da vedere e sognare…come una piccola fiammiferaia che muore di freddo cercando di scaldarsi con i cerini e vedendo dalla finestra la famiglia dell’uomo che amo riunita al caldo…bhè…tu hai continuato a dire che non era vero che la pasta si freddava….e praticamente continuavi ad addossare a lei la colpa della mia sofferenza, come hai sempre fatto…con mille motivi, con mille giustificazioni alle quali ho sempre creduto ed alle quali crederei ancora, perchè voglio credere in te fino all’ultimo dei miei giorni…per questo ho dovuto proteggermi da te, allontanarmi dal dolore che continui a provocarmi.
ti sono apparsa fredda…ti ho detto che non voglio più sentire promesse che mai hai mantenuto….mi sono allontanata da te ed ho eretto un muro praticamente impenetrabile.
ma che ne sai tu della voglia che avevo di dirti che ti amavo….
ma che ne sai tu dell’attesa spasmodica di una sola frase: “verrò da te come ti ho promesso mille e mille volte, ti terrò abbracciata solo pochi minuti, ti asciugherò tutte le lacrime che verserai, ti strizzerò forte forte”, come dicevi tu.
no…non l’hai detto.
dentro di me nel silenzio pregavo che tu le pronunciassi….verrò da te, un abbraccio, un solo abbraccio.
un abbraccio che valga 8 mesi di attesa, di promesse, di lacrime e dolore.
solo questo volevo da te.
ma tu….non hai detto nulla….ed io….non te l’ho chiesto, altrimenti me lo avresti promesso di nuovo forse solo per assecondare la mia richiesta e rinverdire il sogno, l’illusione.
ho continuato a fare quella fredda, determinata, decisa….io che quando hai detto che stanotte hai fatto tardi per stirarti le camicie ho risentito nel petto la gioia profonda di quando sognavo di stirare io le tue camicie magari ascoltandoti suonare la chitarra.
invece….no…niente….stavo per sciogliermi nella dolcezza e te l’ho anche accennato ma…non l’ho fatto. Ho tenuto duro…ma ora…vorrei solo coprirti di baci.
ti amo…anche se ieri mi hai buttata fuori dalla tua vita, il cellulare che suonava e tu che nel frattempo vivevi la tua vita…e poi…la pietosa bugia: “Dolce Angela non l’ho sentito suonare, l’avevo dimenticato a casa, sogni rosa” che fà ancora più male.
perchè …perchè….perchè grido tra le lacrime che sei un bugiardo ma non riesco a crederci in fondo al cuore?
lo sò….perchè HO BISOGNO di credere che tu sia sincero.
e…preferisco non sentirti più per non dover prima o poi forse dover ammettere con me stessa che invece non lo sei.
e passerò ancora molti giorni aspettandoti….aspettando che tu mi chiami e mi dica: verrò da te.
e forse…..forse ti aspetterò per tutta la vita.
la vita….la mia vita….sembra il gioco delle tre carte napoletane.
qualsiasi carta io scelga…sbaglio sempre, quella giusta è sempre un’altra.
ed a nulla vale stare attenta a non lasciarmi sfuggire nulla, cercare di non ripetere gli stessi errori…
sono esausta….vorrei solo stare tra le sue braccia e piangere.
ma ce la farò….anzi…come mio solito scrivere mi ha fatto un gran bene, grazie mie dita, avete fatto un buon lavoro….le lacrime hanno smesso di scendere….anzi…uno strano, striminzito e timido sorriso fà capolino sulle mie labbra….forse non tutto è perduto.
Angela c’è, cuore, emozioni, gioia, speranza non sono andate via da me… e ….l’amore….l’amore che si nasconde tra i silenzi di un telefonino per non farsi scoprire, l’amore c’è.
Angela c’è.

io…oggi


Io sono quella che sono
E’ questa la verità
Domande e contraddizioni
Eterna instabilità
Io sono quella che sono
Leggera scontrosità
Mi prendo dal lato buono
Ma amo l’altra metà
Questa sono io
Dimmi chi sei tu
Che se no ti ingoio con la nostalgia di ciò che non fu
(…)
Io sono quella che sono
Mi cerco e mi troverò
Non riesco ad amare meno
E a dire ciò che non so
Io sono quella che sono
E non quello che io ho
Mi sento tante persone
Miscuglio di tutto un po’
Questa sono io
Dimmi chi sei tu
Prendo le cesoie e taglio il filo che non mi lega più
Non mi lega più…
Vivo casa mia
Scappo la città
Dolce è la mania di curar di più l’interiorità
Questa sono io in viaggio
L’esistenza è un passaggio
E’ una palestra
Non mi lega più
Non mi lega più
Oggi sono io
Questa sono io
(Anna Oxa)

Termina tra pochi minuti questa giornata.
E’ stata una giornata intensa, vissuta sul filo dei nervi per tutto il giorno.
Merita un grazie la dolcissima e fortissima Mary…smack
e poi…una buonanotte a Frà e a tutti coloro che abitano nel mio cuore.
“Io sono quella che sono
E’ questa la verità
Domande e contraddizioni
Eterna instabilità”
…cavallo di fuoco, cavallo libero e difficilmente domabile.
good night – smack

oggi…un giorno così


…che brutta giornata.
forse sarà stato a causa del sonno, dato che stanotte ho dormito solo tre ore e mezza, ma stamattina mi sono svegliata in uno stato d’animo molto diverso da quello di ieri.
Ieri è stata un’oasi nel deserto.
una bella giornata, abbastanza serena tutto sommato, come non ne passavo più da tempo.
Non che tutto fosse filato liscio…ma, stanotte mentre gironzolavo per i blog lasciando saluti e messaggi,…e poi anche dopo…quando il sonno era passato e sono rimasta a leggere un altro po’ di pagine dell’ultimo libro che mi distrae dalla vita (Nel bianco di K. Follett)…insomma ero serena…anzi…potrei azzardare felice.
oggi..uno strano sortilegio ha incantato questo giorno avvolgendo ogni minuto di una grigia e fredda nebbia.
in realtà il problema è che oggi ho pensato tanto a MV.
mi manca…cerchiamo reciprocamente di allontanarci…anch’io faccio la mia piccola parte: ma mi manca…mi manca da morire.
lui è la malattia dalla quale non riesco…e forse non voglio guarire.
non posso averlo, non voglio averlo a certe condizioni…ma pensarmi senza di lui è come pensare di sopravvivere senza ossigeno.
e poi…la mia vita che talvolta in giornate come questa…mi sembra sia piena di falle…mi arrampico con le unghie e poi…il terreno frana e riprecipito giu.
e stasera…uno dei miei errori ricorrenti ha preso il sopravvento…il cuore nello stomaco, fino quasi a star male.
…cosa provo…vedendo la mia forza di volontà sotto le scarpe…io che talvolta sono forte…”da una cerebrale come te…nessuno se lo aspetta”
ma è “la vita che unita al dolore si ciba di te e della tua strada sbagliata”, domani sarà diverso, domani sarò forte, domani sorriderò…ma oggi no.

Mai nata

Passa passa passa
Poi imprechi ma non passa mai
La tua fame è sveglia, cazzo,
no, non va mai a dormire lei!
Sogni sogni sogni
Ma sai già poi quanto costano
Qualche notte in piedi a sopravvivere al fatto che
Non è la realtà
E la conosci già
La fine che farà
La tua forza di volontà
Andrà a farsi fottere
Ti dicono “sii forte” si…
ma son bravi a parlare
Che ne sanno di che hai dentro

In quel frigo….si freddano le lacrime
In dispensa….rinchiudi le tue ansie e poi
Sotto il letto….nascondi la tua polvere
Poi non dormi….ti chiudi e rifletti

E’ la vita
che unita al dolore si ciba di te
e della tua strada sbagliata
E continui a pensare, placando il tormento,
che bello se non fossi mai nata

Salpa salpa salpa
Il raziocinio toglie l’ancora
Da una cerebrale come te nessuno se lo aspetta
Parli parli parli
Sei un vulcano inarrestabile
Treno più che rapido, efficiente poco timida
Ma ti hanno detto mai
Che devi amarti un po’
Puoi rallentare e poi puoi
Pensare un po’ più a te
Che sicurezza mostri se
i casini sai risolvere
Ma i problemi tuoi
Non li affronti proprio mai

In quel frigo….si freddano le lacrime
In dispensa..rinchiudi le tue ansie e poi
Sotto il letto….nascondi la tua polvere
Poi non dormi…ti chiudi e rifletti

E’ la vita che unita al dolore si ciba di te
E della tua strada sbagliata
E continui a pensare, placando il tormento,
che bello se non fossi mai nata

E non passa più
E non cambia mai
Cuore nello stomaco
Testa senza eroi

E’la vita che unita al dolore si ciba di te
E della tua strada sbagliata
E continui a pensare, placando il tormento,
che bello se non fossi mai nata….
Ma la smetti?
Rilassati!
Forza reagisci… sei Te che condizioni la Tua strada
E , su, prova a pensare che bello sarebbe se invece
Amassi un po’ di più la tua vita.
(T. Ferro)

lo sò…dovrei amare la mia vita…ma non ci riesco.
amo il mondo, amo la natura…come disse MV “vuoi bene a troppa gente”…ma non riesco a voler bene a me.
vorrei essere…diversa
vorrei che la parte più piccola e migliore di me
la bambina pulita che crede nel buono e nel bello del mondo,
quella che era piena di fiducia nella vita perchè non aveva sofferto,
non era stata tradita da altri e da se stessa…
quella bimba che c’è dentro di me…
riuscisse ad aiutarmi….mi insegnasse a volermi bene.
ma lei è triste…neanche lei talvolta sà come aiutarmi.

oggi penso a me…


penso a me….in questi giorni in cui sto nuovamente respirando la gioia di vivere.
A me poco più che bambina, quando è finito il tempo delle barbie ed inizia quello del tempo trascorso, quasi di nascosto, davanti allo specchio per scoprire cosa ti fa somigliare di più alla tua bellezza ideale.
Mi ricordo l’inquietudine un po’ frettolosa mentre provavo vari tipi di rossetto, di nascosto di mia madre, o i tentativi di mettere il rimmel, l’ombretto od il fard in modo che ci fossero ma non si notassero, o perlomeno si notassero il meno possibile.
Non potevo dimenticare le parole di mio padre: la bellezza è qualcosa che nasce dentro, deve essere delicata, non ostentata.
Lui odiava le volgarità tipo gli smalti da pantera color rosso sangue, ma ammirava mani ed unghie ben curate.
Sosteneva che l’eleganza era un seno che poteva essere contenuto in una coppa da champagne, ed io abbassavo gli occhi sul mio petto e mi sentivo tremendamente goffa, …brutta.
e scaturirono probabilmente da questo i miei sogni di trasformazione…il brutto anatroccolo che diventa cigno, la crisalide che diventa farfalla.
avrei voluto essere come gli altri volevano…alla perenne ricerca di accettazione.
Ma nei miei sogni di bambina che cresce c’era un volto che mi affascinava e mi faceva sognare più che ogni altro:
Marylin, con la sua sensualità giocosa, i suoi meravigliosi sorrisi da bambina innocente ed ingenua, il fascino che emanava, come se da ogni poro della sua pelle fosse uscita una nota e tutte insieme formavano una melodia dolce che diceva “sono bella e ne sono orgogliosa, innamoratevi di me”
L’adoravo e davanti allo specchio mi tiravo gli occhi per avere la stessa forma allungata, e pensavo nello stesso tempo ai sacrifici da lei compiuti per lasciarsi trasformare in ciò che tutti amiamo…tutto questo per far capire al mondo che lei esisteva, perché voleva essere accettata ed amata.
…certo…essere ammirati è un buon surrogato per colmare la mancanza di sicurezza interiore, di un affetto profondo che ti fa stare in pace con il mondo, cerchi negli sguardi e nelle parole altrui quelle certezze che dentro non hai.
Un complimento inaspettato ti regala una sensazione che ti fa sentire viva, presente, che annulla i momenti nei quali ti senti praticamente invisibile, tanto poco sembra che gli altri si accorgano di te.
Ed oggi sento in me tornare questa fantasia, come da bambina.
Eccomi davanti allo specchio a fare altri tentativi, nella speranza che in qualche attimo qualcosa mi renda simile al mio ideale…anche un particolare che dura un solo istante, ma in quell’istante mi dice: eccomi, ci sono, sono qui…dentro di te, tutti abbiamo una bellezza interiore che può uscire fuori…
Come diceva Coco Chanel…non esistono donne brutte, solo donne trascurate.
Quanto aveva ragione…
So che per raggiungere degli obiettivi, per realizzare anche il più innocuo dei sogni ci vuole volontà, voglia di farcela, crederci.
Insomma, in poche parole, in questo periodo di rinascita…pulsa in me la voglia di ritrovare la mia femminilità dimenticata, sepolta dietro un amore, un amore coinvolgente…ma annullante.
Mi sono annullata per troppo tempo.
Ho voglia di ritrovarmi.
Di ritrovare il tempo per piacermi, di piacere…per l’ennesima volta far rinascere il piccolo cigno che c’è anche dentro di me.
Ho voglia di tacchi ed ormai dimenticate calze con la riga, ho voglia di potermi scegliere quello che mi piace…senza preoccuparmi della taglia, ho voglia di morbide e brillanti onde nei capelli, voglia di ricordare un profumo…
Insomma…mi aspetta un bel lavoro.
Devo prepararmi all’arrivo della primavera, l’usignolo ha voglia di ruggiti.

io….oggi..ovvero…confusione alla ricerca di nuovi sorrisi.


Ho appena smesso di gironzolare tra i blog.
Alcuni mi hanno regalato un sorriso, altri no,….anzi.
Comunque mi hanno dato emozioni.
Vorrei scrivere qualcosa di questi giorni….
partendo da sabato sera per arrivare a ieri sera.
ma…non scriverei cose belle.
In questo momento la mia testa è solo piena di flash.
non ricordi netti….parole che forse vorrei dimenticare…ma nel contempo vorrei vedere incise sulla pietra.
flash…
un immenso senso di solitudine…veramente immenso
domande…valgo davvero così poco?
perchè “buona fortuna”?
il desiderio di addormentarmi in un sonno senza sogni e svegliarmi tra 10 anni.
tutto finito…un mondo nuovo che mi circonda
invece no…affrontare tutto.
Mi sono promessa però di non vedere “la montagna” da scalare, …ma di affrontare una piccola tappa per volta.
Giorno per giorno…passo dopo passo.
e poi…magari oggi vedo tutto nero…domani chissà.
già oggi rispetto ai tre giorni precedenti è stato meglio…il ribollire delle emozioni si è decantato un pò.
e poi…
un NO che non vorrei aver detto
silenzio mentre avrei voluto piangere e gridare.
parole per radere al suolo la mia vita
parole per avere e dare la possibilità di ricostruire dal nulla
una frase: devi trovare la forza di crederci ancora….
……..non lo sò.
non sò se avrò di nuovo questa forza.
Oggi no….poi….non sò.
la vita è imprevedibile.
e…tante parole non dette…tante.
quanta confusione
vorrei…non lo sò.
vorrei svegliarmi domattina e sentir risuonare nella mia testa
parole dolci piene di speranza, amore…sò già che domani non sarà così…ma ci sarà dopodomani e poi dopo ancora…

Dolce sentire
Dolce sentire come nel mio cuore
ora umilmente sta nascendo amore
Dolce capire che non son più solo,
ma che son parte di una immensa vita
che generosa risplende intorno a me:
dono di lui, del suo immenso amor.
Ci ha dato il cielo e le chiare stelle,
fratello sole e sorella luna,
la madre terra con frutti, prati e fiori,
il fuoco, il vento, l’ aria e l’ acqua pura,
fonte di vita per le sue creature:
Sia laudato nostro Signore,
che ha creato l’universo intero
Sia laudato nostro Signore,
noi tutti siamo sue creature:
dono di lui, del suo immenso amor
Beato chi lo serve in umiltà.

mi sforzerò di ridere…
cercherò di non perdere giorni a rincorrere solo sogni
anche se adoro sognare…
il mondo non è poi così bello…e sognare serve.
Dio mio quanta confusione.
bhè….cercherò di essere allegra, almeno fuori…sperando che il fuori lentamente contagi il dentro.
resta il fatto che mi sento intimamente, profondamente sola…di quella solitudine che sai che non è reale al 100% ..ma la senti tale…impalpabile ti mangia dentro, sovrasta le altre sensazioni …
ti avvolge come un soffio di vento…al quale non sai se lasciarti andare
mentre sul volto traspare una mestizia malcelata….

paura di dimenticare..oggi e sempre


…la mattina è cominciata con un momento di malinconia.
Ti pensavo…sapevo che per oggi con molta probabilità non ti avrei sentito, e così è stato.
per strada…mentre lentamente percorrevo la strada per andare al lavoro, come altre mille volte ho lasciato che…qualcosa che cova dentro uscisse fuori.
stavolta non lo saprà nessuno, tranne coloro che leggono qui.
Ho preso il mio diario…e velocemente ho schizzato sulla carta poche parole.
Perchè…
perchè se penso a te il cielo è più azzurro e il sole mi scalda di più?
perchè se penso a te sulle labbra fiorisce un sorriso mentre sulle guance scorre una lacrima?
pensare.
mi domando se riesco ancora a pensare.
bhe’…talvolta ancora capita.
è così difficile in questa vita frenetica trovare il tempo per farlo.
Tempo fà mi trovai a vivere uno dei miei momenti irreali, quelli fuori dal tempo.
In casa mia, seduta, avvolta da un rassicurante silenzio, mi guardavo intorno “sorpresa” di rivedere le mie cose.
Sai che ci sono, che sono lì…sembra così ovvio, così naturale…che non pensiamo mai a cosa proveremmo a dovercene separare.
Un annetto fà (almeno così mi pare…forse di più) trovarono vicino casa mia un ordigno, un residuato bellico. Dovevano portarlo via per farlo “brillare” in un altro posto. Lo sapemmo rientrando una sera a casa, un cartello affisso al portone: tra ** giorni le abitazioni dovranno essere evacuate per consentire la rimozione dell’ordigno senza rischi per la popolazione (più o meno era scritto così).
…..ci avete mai pensato? …cosa porti via? non ha senso….l’unica cosa che ha senso è che non deve accadere nulla…perchè in quel preciso istante, tutto dentro casa tua acquisisce un valore centuplicato, ogni cosa porta con se dei ricordi, pezzi della tua vita.
E..in quel momento…capii cosa provano i terremotati.
Hai una casa, che rappresenta la tua vita, con tutto ciò che dice chi sei.
un bel giorno…per loro nessun avviso.
E sei nulla. i tuoi ricordi non ci sono più. Ti resta solo la voglia di scavare tra le macerie…per trovare qualcosa che ti dica chi sei, cosa hai fatto nella tua vita. Libri, dischi, fotografie, oggetti raccolti durante i viaggi, abiti, scarpe, la rubrica con i numeri di telefono… insomma…. tutto.
tutto è polvere.
dei soldi te ne freghi….quelli li puoi riavere. Ma la tua vita…è tutta da rifare, da ricostruire. Una nuova opportunità forse…ma basata su cosa?
Cosa siamo noi? Siamo i nostri ricordi…che spesso restano sopiti dentro la nostra testa. Un bel giorno… un oggetto, un profumo, un rumore ce li riporta freschi e vivi come fatti appena accaduti, come sensazioni appena provate.
e se tra le macerie resta qualcuno a cui vuoi bene?…….
spesso penso alle famiglie di San Giuliano……non ho parole….solo rabbia e dolore a quel ricordo (31 ottobre 2002).
Una cosa che farò nella mia vita sarà andare a San Giuliano….è una promessa che feci a me stessa in quei giorni…portare dei fiori per delle piccole gemme alle quali un prematuro, ingiusto, colpevole inverno ha impedito di sbocciare.
Non voglio perdere i miei ricordi, non voglio perdere le persone che amo.
Tanto non ho avuto, tanto ho già perso …e mai più accadrà nella mia vita che non dica un “TI voglio bene” od un “Perdonami” quando penso di doverlo dire.
l’ultimo romanzo di U.Eco, La misteriosa fiamma della regina Loana, rende bene l’idea di quanto siano importanti i ricordi.
Come riappropriarsene, tornare in possesso della propria vita.
e’ tardi…è sopraggiunto il sonno…devo andare a dormire, ma vorrei scrivere ancora…i miei ricordi…i miei sogni.
Buonanotte mondo, ti voglio bene…aiutami a non dimenticare.
smack…magari nei sogni troverò Mv…talvolta capita, nel mondo dei sogni posso stare con lui…come in una mia personale favola.

oggi…..uguale a ieri, e domani?


Dopo il tam tam che ho visto nei blog per lo scalpore suscitato dal film
Fahrenheit 9/11 ieri sera sono andata a vederlo.
Ho fatto bene…e nella mente è riaffiorato il ricordo di qualcosa letto un po’ di tempo fà….e stamani l’ho cercato e ritrovato.
Sicuramente tanti li conosceranno già, ma per chi non li conosce ecco i versi scritti da Trilussa in occasione della prima guerra mondiale (poi ripresi da Claudio Baglioni).
L’espressione di un’amara e disincantata saggezza popolare che – purtroppo -non sbaglia.
Tratta da Da La Guerra a la Pace (1914-1919)
La ninna-nanna de la guerra
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vô la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujrmone
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co’ le zeppe,
co’ le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucilli
de li popoli civilli…
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza…
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Ché quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe’ li ladri de le Borse.
Fa’ la ninna, cocco bello,
finché dura ‘sto macello:
fa’ la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So’ cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe’ quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

ottobre 1914 Trilussa
…..
Per concludere un altro verso di Trilussa…per tutti quelli uccisi (o feriti) in guerra e in pace…e per chi resta e ricorda o guarda impotente i telegiornali
Una lagrima amara per chi nasce,
una lagrima dórce per chi more
…forse arriverà “un domani” in cui TUTTI dovremo rispondere a delle domande, perchè abbiamo agito in un certo modo…o perchè non abbiamo agito ma siamo solo rimasti a guardare….

ieri ed oggi

21/6
come mi sento oggi? chi sono oggi?….cavoli…mi viene in mente un’altra canzone di R.Zero
voglio un identikit “carta e matita presto io sono qui… qui e qui io reinventero’ senza ipocrisia una faccia autentica: la mia.”
dopo una domenica con la testa a posto…una serata che vorrei cancellare (sono stata in chat uffa…..non ci metto più un dito, ho deciso!!) per come ha scombussolato le mie idee (pero’…come è facile condizionarmi… farmi vacillare….e si che lo so’…ormai è tanto che sono una che si è costruita una corazza fatta di foglie secche e pula…basta un soffio di vento e mi ritrovo con anima e cuore scoperti, fragili, immensamente fragili e corruttibili) basta un nonnulla per incrinare le mie certezze…e basta un nonnulla per farmi tornare irremovibile, forte decisa, quasi granitica nelle mie decisioni.
stamani guidando guardavo il cell…come avrei voluto che non esistesse più, mi ero fatta un bel discorso saggio…mi sono detta: devi farti un’igiene mentale..pulire cio’ che inquina i tuoi pensieri
si….
ed ora lui mi manda un mess.:…per fortuna che ci sei tu che mi regali il buonumore: pensandoti vivo.
…..non fa’ ridere tra le lacrime? io, dico…io…io…io che regalo il buonumore a qualcun’altro??
cavoli…ok…io sono strana…facile che sembro un giullare mentre il cuore è in pezzi..ma cavoli dirmi che regalo buonumore è …follia.
Non fosse poi per il discorso che gli ti ho fatto venerdì sera…e al quale ogni tanto fai riferimento.

come faccio a pensare a me? come faccio a farti male?…ma non ti faro’ più male a volerti bene?
puo’ un bel sentimento essere negativo?..forse si…

ecco…ben tornato equilibrio.sono scesa a prendermi il panino e la realtà mi avvolge tranquillizzante.
sono ben 13 anni (mese più, mese meno) che lavoro qui. mi conosco tutti.
tutti sanno che possono aspettarsi da me un sorriso che non ho negato neppure nei giorni più bui.
il fioraio, il fornaio, il barista (anche perchè lui è un mio amico ventennale) le varie cassiere…due chiaccchiere qui due chiacchiere là.
l’importanza di un sorriso….. la mia vita non è male.carissima me stessa, hai dimostrato più volte che non ti arrendi quando c’è da combattere (ricordi i complimenti di tutti per i risultati che hai ottenuto con la dieta?) e che dire del lavoro? Non hai mollato quando volevano schiacciarti…(so’ cosa significa Mobbing…l’ho vissuto) ed ora sei ancora qui…e il tuo capo dice che sei stata un ottimo acquisto…e sorvoliamo su quando mi fa’ i complimenti per il modo in cui approfondisco i problemi.
Ho sempre ricevuto attestati di stima…non ho mai avuto un amico che mi abbia chiuso le porte in faccia…anzi…
semmai sono io che ho chiuso fuori qualcuno dalle mie “simpatie”.
Amici e parenti sanno che possono contare su di me…(sono una procrastinatrice è vero…ma le cose importanti magari l’ultimo giorno ma le concludo tutte)…
insomma….sono solo le 14.11 in questo momento…e cavoli.
riepilogo:
mi sono svegliata stamattina pensando che fosse domenica e volevo restare nel letto a dormire.
pausa indaffarata ed attiva di vita vera
in macchina rieccomi sola con i miei pensieri….e ripiombo nel buio..vorrei essere un oggetto inanimato per non poter pensare ed agire, mi parlo e mi dico che è ora di finirla…metterci un punto,quindi … perfettamente in sintonia con la mia personalità multisfaccettata, confusa e caotica, agisco precisamente al contrario.
(pausa di lavoro…la testa deve pensare “anche” a questo)
pranzo…spiraglio di sole di vita vera, in mezzo a gente vera che conosco da tanto tempo.
risalgo e ritornano i pensieri…tutti legati a quel maledetto cellulare…alle voci fantasma che lui porta con sè.
mi faccio paura da sola…come posso parlare di voci fantasma per persone che ho amato e amo???
ecco…devo lentamente allargare gli spazi di vita vera a scapito delle fantasie.
ecco la cura.
decisione presa…si…ma per quanto tempo, per quanti minuti/secondi non cambierò idea? o per quanto tempo le altre me stessa non faranno capolino per dirmi che è meglio provare a vivere che non provare e morire dentro?
22/6
forse il dolore che provo adesso è la cosa giusta. Ci siamo aiutati…abbiamo camminato insieme un tratto di strada.
il bello dell’essere uomini è che io tendo un braccio a te quando precipiti, tu dai un bicchiere d’acqua a me quando ho sete…se ci lasciamo liberi entrambi potremo volare verso nuovi orizzonti e forse…
forse trovare la famosa mezza pera del nostro primissimo discorso..
e poi…lasciarsi fà male, vero…
<>
Mi hai chiesto “tu come stai?”…ti ho risposto sinceramente…ho sentito che la tua domanda nasceva dal cuore.
ti ho detto “di fuori abbastanza bene” e tu: e dentro?
“….dentro non lo sò”.
so’ solo che quando me l’hai chiesto una terribile voglia di piangere è nata nella bocca dello stomaco ed è salita velocemente fino alle iglia…. ma questo non te l’ho detto.
Non mi hai sentito piangere…no. Solo due lacrime ho versato da sola…e poi via, sono qualcosa di cui bisogna vergognarsi.
Non si può piangere per amore in questi tempi, soprattutto per amori gratuiti, quelli che non danno niente.
In questo mondo ha senso solo qualcosa che ti dà qualcosa…non qualcosa che si accontenta di ESSERE e si basta da solo.
quando parlavo del mio amore per mv…cosa mi sono sentita ripetere allo sfinimento?…cosa ti da’?
nulla…non mi da’ nulla, nulla altro se non vibrazioni del cuore, voli dell’anima. Non dovrebbe essere questo che dà l’amore?

ieri…oggi…

stamattina…una bella giornata.
se ripenso a ieri…mamma mia quanti brividi.
una giornata così era un buon mesetto che non la passavo, invece mi ha riportato in mente cosa provavo.
bella scena…una domenica pomeriggio…loro sono usciti per andare a giocare, io a letto…depressa…mi sentivo male…debolissima…freddo addosso…e le lacrime che non vedevano l’ora di scendere.
Due pensieri in fila nella stessa direzione e come se avessi varcato le porte del tempo…rieccolo lì il dolore.
Lo sapevo che c’era…non mi ero mai illusa che fosse passato, ma sentirlo tornare a galla con tutta la sua potenza, mi ha quasi spaventato.
….perchè oggi sto’ meglio? un pensiero positivo…uno dei pensieri positivi che viene a salvarmi quando tutto diventa nero e basterebbe nulla per farti dire: stop, basta, sono stanca – fermate il mondo, voglio scendere.
Mi sono detta…perchè combatto questo sentimento? perchè quasi sembra che me ne debba vergognare?
Ho amato…semplicemente questo, forse il mio amore era mal riposto…ma cosa ci fa’ dire questo? quando amiamo..la persona è sempre quella giusta, anche se ci lascia distrutti in mille piccolissimi pezzettini.
l’amore è arrivato da solo..non l’ho chiesto…e da solo se ne deve andare.
Ho provato di tutto per smettere di amarlo…di tutto.
Niente…niente da fare. Questo sentimento è la’…più cerco di spingerlo a fondo…più risale a galla.
L’unica cosa che mi resta da fare è godere del calore che mi dà pensare che lo amo ancora, anche se lui mi fa’ del male forse involontariamente.
Quante volte mi hai detto basta, consapevole della mia sofferenza, ma come puoi vedere…non è servito a nulla.
Non ti ho mai avuto, non ti avro’ mai…ma non è un buon motivo per non amarti.