19/10/2020 in cammino per la felicità

Eccomi qui caro diario, tutto bene? Si, dai…:-)

Stamattina mi sono svegliata presto di soprassalto perché avevo lasciato il cellulare con la sveglia in un’altra stanza e per spegnerla sono letteralmente saltata giù dal letto. Sarà stato per questo credo, che ho avuto le vertigini, un senso di sbandamento che mi ha accompagnato fino a quando sono uscita da casa. Al lavoro ho fatto del mio meglio ma come ogni lunedì abbiamo sprecato un bel po’ di tempo a chiacchierare….però io ho un milione di cose da fare e poco tempo. Mi auguro di tutto cuore di riuscire domani a portare avanti il lavoro per venerdì. Per il resto, in merito ai miei buoni propositi di ricerca della felicità, sto cercando di mantenermi concentrata: voglio essere orgogliosa di me. Ad oggi non posso. Non sono fiera di me per quello che vedo allo specchio o guardandomi intorno…ma sento un piccolo fuoco che mi arde dentro: non debbo dimenticare chi sono e chi voglio essere, chi voglio tornare ad essere, chi voglio diventare. Ricordo una me bella, anzi di più, gran bella ragazza…una gnocca. Che fine ha fatto questa gnocca? Si è fatta cuocere e diventare uno squaquerone di donna. Ma dentro di me c’è la gnocca….dietro e dentro i miei occhi tristi e stanchi c’è una donna che vuole germogliare. Voglia di sfruttare quello che ho imparato del mondo…quello che ho imparato della gente. Il mondo è pieno di gente che vuole spingerti in giù per emergere…pieno. Ed io glielo ho lasciato fare. Ora voglio riprendere il mio spazio nel mondo. Voglio guardarmi allo specchio e rivedere Angela con immenso piacere. Tanta, tanta, tanta tantissima strada da fare. Però conoscendomi non debbo mollare. Debbo cercare di organizzarmi il più possibile per evitare passi falsi…per non crearmi delle situazioni che mi fanno crollare…debolezza. Per esempio mi dispiace tanto, ma non posso aspettare Piccola Freccia per cena o pranzo….mi metto a mangiare prima e dopo. Invece come ho fatto stasera, arrivo a casa e mi preparo il mio pasto e poi pasticca e stop. Stasera bistecca, insalata, peperoni grigliati, mezza ciabattina integrale. E mi sento bene. ok…è solo un giorno, ma capire in che modo posso aiutarmi è una bella cosa.

Pensiero di stasera: ricerca della bellezza è il sentiero che porta alla felicità interiore ed esteriore. I love world. Immagine del post trovata nel web …io la chiamo woman in red. 🙂

18 ottobre 2020 – ricorda chi sei

Ho tanto lavoro da fare su me stessa, tanto tanto aiutatemi a dire tanto. Vorrei ritrovare Angela dei miei 20 anni….i primi soldi, i sogni, i progetti, credere in me stessa. Ricordo che mi sentivo fiera di me….ero felice con i miei amici, orgogliosa di me stessa, e nelle vene sentivo scorrere l’orgoglio della mia famiglia. Di mio padre, dei miei avi. Invece da quando sono andata a lavorare nello studio dove lavoro adesso mi sono lasciata schiacciare da una “scalatrice sociale” e dall’altra donna che deve sempre essere la più bella di tutte, lei e la sua famiglia. Io abituata, anzi, diciamo meglio…già ADDOMESTICATA da mia madre ad essere remissiva, una brava pecorella – anche grazie all’educazione religiosa ricevuta che ci addestra ad essere brave pecorelle….ho acconsentito alla mia lenta degradazione. Lenta cottura come quella della ranocchia. E sarebbe potuta andare avanti così fino al mio ultimo giorno. Ma è accaduto l’imprevisto: la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che non ho tollerato: Eliana. Che voleva definitivamente distruggermi e che invece ha trovato un muro di granito. Ho sofferto come un cane per anni….sono letteralmente finita distrutta…ma non mi sono arresa. Neppure quando mi mobbizzaro al lavoro nel 2000…hanno tentato di farmi crollare, ma non ci sono riuscite.

Però il lavoro su mio orgoglio effettivamente ha causato danni. E mettiamoci anche i miei difetti: indolenza, pigrizia e il peccato di gola. Non so essere costante, non riesco ad autdisciplinarmi….ed è un grosso problema. Finiti i tempi della bellezza del somaro. Fisicamente sono abbastanza mal messa….schiena rotta, sovrappeso, trascuratezza. Ma Angy, ti ricordi chi sei? Ti ricordi tuo padre, la sua famiglia? Gli insegnamenti che ti dava? E il rispetto di Marisa? Il suo ordine, sempre tutti a posto. Ed io? Niente di tutto ciò. Mi sono ricordata di tutto ciò oggi. Ho telefonato a lontani parenti dalla parte di mio padre. E sentire che c’è un avvocato nei miei parenti, un imprenditore del nord, una dirigente comunale…mi ha fatto risentire nel sangue (dolce per la glicemia) il sangue dei miei avi. Debbo riprendere la mia vita in mano…debbo trovare il modo. debbo trovarlo. Sento nuova aria che soffia dentro di me. Debbo reagire a questo lassismo nel quale mi sto consumando.Dai Angy….dai che ce la fai. ce la fai. combatti per te stessa: COMBATTI PERCHE’ HAI DIRITTO AD ESSERE FELICE. OGGI, NON DOMANI. SMACK A ME

17 ottobre 2020, sabato, diritto alla felicità

Buongiorno mondo, ti riassumo qualche cosetta che ti sei perso degli ultimi tempi. Nel mondo sta tornando in modo più acuto il dramma del COVID 19, in Italia nell’ultima settimana i casi sono più che raddoppiati….tutto ciò crea un clima strano tra le persone….ci si tiene a distanza tutti avvolti da una rete mista di paura e desiderio di tornare alla normalità. Per quel che mi riguarda ho ancora gli strascichi positivi della settimanella (5 gg) di vacanza a Ferrara….una sorta di serenità positiva. Il mese di settembre è stato direi abbastanza buono, i problemi causati dalla depressione di mamma mi hanno tenuta a testa bassa, come se una mano mi schiacciasse e la tenesse giù nel fango della depressione a mia volta…ero satura delle sue crisi, dei suoi sfoghi…satura si. Per fortuna anche lei stessa si è resa conto che bisognava fare qualcosa per cambiare la situazione prima che diventasse irreversibile e dopo l’appuntamento con la geriatra si è decisa a fare qualcosa. Questo qualcosa in sostanza si è tradotto nel cominciare a prendere l’antidepressivo e devo dire che questa cura fin da subito ha prodotto effetti positivi, sia su mamma che per riflesso su di me. Quindi….settembre così così, stress per mamy altissimo, però stavo mantenendo le buone abitudini serali iniziate a Ferrara…doccia profumata, crema per le mani…insomma….prendermi cura di me. Prima metà di Ottobre invece le cose hanno ripreso ad andare male perché non potevo più circolare con la mia Puntina amata causa revisione scaduta. Nessuna intenzione di farla revisionare e spenderci soldi su visto che volevo assolutamente prendermi una macchina nuova, non potevo più andare in giro con una macchina che ogni tanto si ferma per blocco sterzo e conseguente ingolfamento nei tentativi di ripartire, senza contare che la carrozzeria era già disastrata dentro e fuori. Orbene, una settimana fa, venerdì scorso per la precisione, mi sono armata di forza e coraggio e sono andata alla concessionaria Romana Auto e ho speso praticamente più della metà dei miei risparmi per dare l’acconto per una macchina nuova di zecca!!! Certo, mi sono dovuta accontentare, è una Panda. Non avrei voluto fare una Panda neppure in un milione di anni perché per me rappresenta un passo indietro, però mi “consolo” perché è la prima volta nella mia vita che compro una macchina così nuova che ancora deve essere targata. La targa verrà richiesta il 31 ottobre e fino ad allora sono succube di mia madre per chiederle la macchina in prestito (aiutooooooo) oppure andare in giro con la mia a rischio multa salatissima. Però la cosa importante è che ho avuto il “coraggio” di farlo. Di fare anche un errore (perché non sono sicurissima di aver fatto la scelta migliore e più conveniente che potessi fare, ma non tolleravo più mia mamma che un giorno mi dava la macchina e il giorno dopo me la richiedeva) ma ho seguito i miei desideri, la mia volontà che si scontrava contro tutti gli altri (ale che diceva mi dovevo fare una Toyota, Lor che dovevo prenderne una usata, Fe che dovevo fare una macchina più ganza, mamma che dovevo fare un’Opel…e che palle , ma che ne sapete voi?? ed io andata contro tutto e tutti mi sono fatta la Puntina che mi posso permettere. Ok, fatta questa procediamo oltre. In tutto ciò la casa è un disastro, io sono un disastro. Ma vediamo di correre ai ripari. Intanto Angy smettila di fare la vittima….mangio perché sono sola, mangio perché mia mamma mi stressa….certo, tutto vero e tutto giusto. Non sono menzogne ma tutta verità. Però cavolacci….ho 54 anni è tempo di reagire. Tempo di comprendere che HO DIRITTO ALLA FELICITA’.

E ogni diritto ha come rovescio anche dei doveri. Basta piagnocolare….devo prestare più attenzione alla mia alimentazione e all’attività fisica. Sono tendenziamente pigra ed indolente…devo ammetterlo, sicuramente più cerebrale che dinamica. Però qualche sforzo lo debbo fare per stare bene. Qualche giorno fa ho avuto paura davvero. Forse il fisico risentiva del cambio stagione ma tutti i valori erano impazziti. Glicemia arrivata a 303, pressione arrivata a 150, frequenza ad oltre 110. E che voglio che mi prenda un infarto o vado in coma diabetico? E’ tempo di rimboccarsi le maniche e ribadirsi ogni giorno che HO DIRITTO ALLA FELICITA’. non devo solo stare a guardare come una bestiolina debole, impaurita e vigliacca che gli altri sono felici, sicuri di loro stessi, invece io mi crogiolo a fare la povera vittima degli eventi sfortunati della mia vita. Se vuoi puoi Angy, devi solo reagire anche tu come ha fatto mia mamma. Certo, non è la bacchetta magica che ti trasforma in una notte da povera Cenerentola a principessa, ma l’importante è il primo passo, poi il secondo e il terzo….e poi si prende il ritmo, giusto no? Anche mamy con l’antidepressivo sta molto meglio ma la memoria è sempre scarsuccia. Venendo ad aspetti pratici che ne dici di andare a rassettare la cucina che pare l’avamposto di un campo nomadi? 🙂

A presto, smack

confessioni e buoni propositi centesima versione

buongiorno mondo….ho bisogno di fare delle confessioni/riflessioni per liberarmi l’anima e dopo la spolverata di pulizia ripartire per l’ennesima volta.

intanto permettetemi di dire che probabilmente ho delle caratteristiche del carattere non perfettamente adatte ai tempi d’oggi. Oggi richiede efficienza, rapidità, organizzazione. Io al contrario sono pigra, mollamente adagiata sullo scorrere del tempo, per lo più rilassata e mi godo il cielo, il vento che fa muovere foglie e fili d’erba, insetti e formiche che scorrazzano tra piante e terra…insomma …tendo ad una vita contemplativa.Tutto ciò estremamente aggravato da una tendenza a non sopportare attività ripetute…mi incastro, mi innervosisco, insomma…se debbo fare un lavoro ripetitivo vado in tilt e debbo fermarmi per cominciarne un altro che se si rivela ripetitivo anche lui mollo e ne inizio un’altro. ecco uno dei motivi per i quali la mia scrivania sembra un campo di battaglia. ecco spiegato anche perché difficilmente termino qualcosa che inizio….diete, palestre, ginnastica….non ho mordente ne spirito di competizione. Ma tutto questo rappresenta un grasso grosso problema.

Potrei fare finta di nulla….di fronte a questi “problemi”, ovvero le persone che mi criticano, mi guardano quasi con disprezzo, mi ignorano. Ma che ci posso fare? Non riesco ad ignorare i loro atteggiamenti nei miei confronti e ci sto male. Vivo male, e sprofondo in un senso di disprezzo di me stessa con evidenti risultati: mi lascio andare, mi arrendo e scivolo sempre più in basso. Perchè una vocina dentro di me mi dice subdola e cattiva che tanto non potrei mai essere all’altezza delle loro aspettative. e va beh. Ma…chi è importante io? o mia madre, quella con la personalità narcisistica, io o Lo…la miss perfettina, io o il mio ipercritico Piccola Freccia che mi vede come una perdente irriducibile ed irrecuperabile per cui non mi rispetta?

io problema sono io. io che vorrei essere magra, con la casa in ordine, e professionale. quindi le loro critiche, talvolta velate, talvolta palesate, talvolta silenziose ma pesanti mi fanno male. Mi fanno male, ma invece di costituire uno stimolo positivo in realtà sono pesi, ravorre che mi fanno scendere ancora più in basso di quanto io non mi senta.

quindi? la soluzione è sempre la stessa cara la mia Angy. devi fare tu il tifo per te stessa. Non sentire le altre ranocchie che dicono che non ce la puoi fare…e alla ranocchia che c’è nella tua testa incoraggiala e sostienila.

Dunque …in questi giorni di quarantena ho cominciato un po’ a migliorare, anche se mi apprezzo da sola.

La mattina lettura del sole 24 ore, pulizia della casa (mi fa schifo sentire le critiche di mio figlio per le formiche…lui critica e basta ma non fa nulla per migliorare le cose).

ora debbo aggiungere cura della mia persona….ci vuole proprio e sconfiggere il drago: la mia camera 🙁

Lo è esattamente il mio contrario: lei appare perfettina. Sempre informata su tutto, sempre organizzata, sempre puntuale.

Ma solo io vedo altre cose? Gli altri no? Solo io vedo l’egoismo di pensare solo alle sue cose per arrivare prima della classe? (vedi la faccenda delle marche da bollo….le ha usate per le sue cose e se ne fregata del fatto che non restavano per me…ovviamente ci avrà pensato, non parliamo di una stupida. però se ne è fregata completamente, neppure parlandomene, mi lascia di fronte al fatto compiuto)questo è un esempio…ma per tante cose la faccenda è messa così. L’importante è che io arrivo sul podio, al primo posto. Poco conta chi resta indietro. Io invece non ci riesco. Il mio sguardo si poggia altrove. su di me, ma forse ancora di più su chi mi circonda…e tutti hanno necessità di un piccolo aiuto…ed io resto indietro. E’ la storia della mia vita. Mi disperdo in giro….un semino qui, un semino là…e il mio giardino resta incolto e disordinato.

potrei dire..va beh…sei fatta così, fregatene del giudizio degli altri e vivi tu come sei tu. lasciali criticare. già. sarebbe bello. ma la voce che mi vorrebbe perfetta…quella parte di me che la vede come loro mi tormenta. Sei una fallita continua a dirmi. Sei una fallita, vedi che non riesci? Vedi che lei ci riesce? tu sei una cretina.

già…sono una cretina che vorrei avere un giratempo…ventiquattro ore per essere me stessa e poi tornare indietro e rivivere le altre stesse ventiquattro ore ad essere produttiva di risultati concreti per la mia vita: leggere, pulire, sistemare, organizzare

voleva la verità

14/12/2019…liberare il cuore da una membrana di ricordi che non gli permettono di riprendere a battere e volare

oppure

sublimare i ricordi, spremerli fino in fondo….staccare pezzetto per pezzetto questa corteccia che mi impedisce di riprendere ad amare…

uscire da sola da un limbo alternando giorni di oblio o giorni di rabbia da me per me.. per riaprire le ferite che ancora sanguinano, pulirle, liberarle dal mio non detto e con un cuore scartavetrato a fondo permettere al cuore di volare e poi chissà.

Oggi sono completamente spenta. Oggi un po’ meno della settimana scorsa. La settimana scorsa ero al limite del “coma” sentimentale. Un cuore spento. Un’anima pesante. Senza speranze, senza sogni, senza desideri se non riuscire a pagare le bollette e poi chi se ne frega del resto.

Invece grazie al termine del periodo di lavoro più stressante e  grazie anche alle mie colleghe che mi hanno fatto una bella ramanzina, fatto piangere…ma che hanno detto chiaro e tondo che non gli piace questa “me” che si sta lasciando morire. E  non potevo dargli torto. Vero che mi stavo lasciando svanire. Angela….la donna che era piena zeppa di sogni, speranze, resilienza…era finita divorata da un mostro silenzioso…il mostro mangia sogni.

Non sogno più. Non sogno più un uomo che mi ami. Non sogno più un futuro sereno e felice. Ma perché? Forse perché da qualche parte di me ancora cullo il pensiero che lui era l’unico per me? l’anima gemella? hahahahahha

ma chi? quello che dopo un anno che ci siamo lasciati dopo quasi 12 anni che io vivo la mia vita con te …tu ti sposi con un’altra che frequentavi da un anno e mezzo forse due e mi inviti pure al matrimonio? hhahahhahah

no…non può essere che tu fossi la mia anima gemella. Gemella a chi? Io che come canta la canzone “non ho fatto più l’amore senza te” e sono passati tre anni …e tu che invece mi tradivi con questa e quella mentre  io ero al tuo fianco?

anima gemella? angela svegliati. E’ un uomo con moltissime qualità, essere stronzo è una di quelle che piace di più a noi donne….i bravi ragazzi sono noiosi…penso a Stefano l’amico di mio figlio…poverino. Troppo bravo ragazzo. Quindi cara mia prendi la prima dose di medicina: anima gemella un corno.

Certamente un uomo pieno di interessi che ti riempiva la vita. questo si. ma pensi che non ne esistano altri a questo mondo? Bhe…come lui forse no. Te ne devo dare atto…e meno male mi viene da dirti. Meno male. Uomini come lui che lasciano scie di sangue (in senso figurato ovviamente )  meglio ce ne siano pochi. E poi….il suo stile di vita sempre  tendente agli eccessi…ti stava logorando…ti ricordi? I debiti, la paura, la sua superbia al lavoro…ricorda Angela. Ricorda come ti ignorava. Ricorda angela la bruttezza degli ultimi tempi e ti libererai di lui . E non spaventarti del vuoto che resta. Nel vuoto poi rimettere cose nuove. Ma se continui a tenerci lui nel cuore…non entrerà nessun altro. Perché continui a tenere lui? Lui nei tuoi pensieri d’amore (pseudo amore)? Perché pensi che nessun altro mai sarà come lui? Che non amerai mai nessun altro come lui? O perché hai paura che oltre lui mai nessuno si interesserà a te?

E’ questo mare di insicurezza che ti fa rimanere aggrappata allo scoglio? Hai paura che se lasci lo scoglio poi resti naufraga per il resto dei tuoi giorni in un mare sempre uguale?

Sbagli. Ciò che lasci lo conosci. E’ questo scoglio..ormai solitario, senza più nulla che ti dia da vivere, da vivere per le tue emozioni, per i tuoi sogni, per la tua gioia di vivere. Si, forse nel mare aperto non trovi nulla. Ma devi lasciare il nulla dello scoglio per sperare di incontrare nuove terre.

Dai….trova il modo migliore….anche scavando nei ricordi, anche facendoti male a rivangare i momenti più belli e più brutti. Tira fuori butto, butta la zavorra e prendi il mare.

Ricordo numero uno: maledetta sissi, quella che voleva la verità hahahahahahah

E mentre si crogiolava nel letto del mio uomo a me faceva la morale…quella sincera hhahahh

SISSI ha detto:

Ho letto e riletto i tuoi scritti vorrei riuscire a capirti perchè se lui ti chiede d’essere solo amici tu pensi che lui ancora ti ami come prima, perchè se lui non risponde pensi che ti voglia ancora? prova per un attimo a metterti al suo posto.. diciamo che qualcosa in lui e cambiato magari a smesso d’amarti ….magari avete preso due strade diverse … non per questo però lui ti vuol sentire piangere o soffrire(non per questo ha smesso di volerti bene). Tu dici che lo ami? a tal punto da farlo rimanere con te per non sentirti star male? Ti sei mai chiesta come sono stati per lui questi mesi? Cosa ha provato ?cosa ha fatto?lui ti ascolta ma di se cosa ti dice? non voglio farti star male ma mi sono trovata dall’altra parte (con il mio ex marito) ad un certo punto volevamo cose diverse ma lui non era pronto a lasciarmi andare e stato straziante io non lo amo più ma per nulla al mondo vorrei vederlo soffrire.prova ad essergli amica …cos’hai da perdere? se non godere di un amico speciale che ti starà sempre vicino e quando finalmente vedrà che sei pronta forse ti racconterà di se e finalmente proverà di nuovo il piacere (E NON IL DOVERE) DELLA TUA AMACIZIA!!!!!……E se invece dovesse essere amore bè allora AMORE SARA’!!!!!

undici giugno

Ciao caro Diario, rieccomi qui a chiacchierare con Te.

Meno male che tu non ti offendi se sparisco per tanto tempo e poi torno…ma sai com’è…forse sarai contento di sapere che quando non ti scrivo è perché le cose non vanno poi tanto malaccio…e comunque non mi sento così sola da arrivare a pensare che non posso parlare con nessuno di tutte le piccole grandi cose che accadono nella mia vita. Quotidianità o eventi straordinari……di tutto un po’ insomma.

Tu sai il perché ovviamente….la mia mezza mela o mezza pera (come scherzosamente mi disse lui quando ci conoscemmo e scambiammo le primissime mai dimenticate parole) è lontana da me.

Non solo in pratica a causa della grande distanza che ci separa.

E’ anche una separazione diversa….una separazione di sentimenti e pensieri.

Conseguenza di discussioni, recriminazioni, rabbia….dolore….perdono…insomma..un bel guazzabuglio di sentimenti umani vari…culminati con una serie di messaggi reciproci di scuse, richieste di perdono e ringraziamenti vari da entrambe le parti…ma ….come altre cento volte mi ritrovo così. Abbandonata a me stessa mentre lui – anche per mia scelta e su mio invito – si tiene distante da me. Si…per mia scelta e su mio invito….perché lui a mantenere i contatti con me ci ha sempre tenuto.

Ma non riesco a farlo senza avere troppo spesso scoppi d’ira e eruzioni laviche di sentimenti repressi..o peggio…..sentir rinascere in me speranze.

Avevo scritto speranze ed illusioni….ma illusioni l’ho cancellato.

 

 

quasi il 2020….che faccio?

ordunque….mattinata di pensieri e riflessioni su di me, sul mio futuro. Sono trascorsi tre anni da quel 2016 che ha portato i nodi al pettine con Franco, e mi ha fatto dire basta in un singulto di orgoglio ed autostima. Però poi….il grande Architetto come lo chiamano alcuni ha mosso un pezzo sulla scacchiera della mia vita e tac: la salute un po’ incrinata. Nulla di gravissimo per carità. Non l’impatto traumatizzante di un tumore, per grazia di Dio no. Solo una caduta che mi ha compromesso la schiena. Aggiungiamoci la mia naturale tendenza a trascurarmi eccomi qui dopo tre anni molto molto molto diversa da quella donna di tre anni fa.

Sola, assolutamente sola e sto imparando giorno per giorno come andare avanti in questa situazione. Anche piccola freccia da marzo di quest’anno non vive più con me…prima milano poi la convivenza con la sua ragazza. Siamo rimasti io e Romeo. E non ho ancora imparato a gestirmi. Gestire le emozioni, gestire la mia vita. Dicevo tre anni. Tre anni senza ricevere amore. Senza ricevere carezze intime, nessun abbraccio e nessun bacio. E ora sono combattuta. Quello che mi frena maggiormente è il cambiamento nel rapporto con il mio corpo che avrebbe bisogno di cure sempre maggiori e più mirate.

All’ipertensione si è aggiunto da dicembre il diabete che sto trascurando terribilmente. E il corpo si stanca….la sera il mal di schiena spesso mi consente solo di sdraiarmi sul divano o sul letto. E il peso…tornato a livelli di marzo, già…la bilancia segna di nuovo 83, 20 kg più di quanto dovrebbe essere.

Una cosa l’ho imparata…..in questo ultimo mese: lasciarsi andare alla deriva è dannoso. E’ quello che ho cominciato a fare se pur con brevi interruzioni da quel settembre del 2016. Andare alla deriva mi ha portato ad un vuoto sentimentale che è come un punteruolo rosso….ti mangia piano piano e se non lo combatti e non lo isoli distrugge la pianta.

Quindi direi che sia ora di riprendere le redini della mia vita….con l’esperienza acquisita negli anni e con la determinazione di non lasciarmi affondare nella neve di questa valanga che mi ha travolta.

Allora sto pensando….anche se i soldi scarseggiano…di iscrivermi ad una palestra. Una palestra che deve essere comoda, stimolante e con il massimo della disponibilità di orario. Non debbo aspettarmi miracoli…nessun miracolo tranne quello che può essere determinato dai miei sforzi.

L’obiettivo è la salute. Tra circa 40/50 giorni debbo andare a Pisa per il controllo del diabete e spero di arrivarci in condizioni migliori di oggi.

Inoltre ho bisogno di nuovi stimoli esterni. Sono consapevole che le mie amiche hanno le loro vite ed io posso essere con loro solo un’amica per uscite casuali…come era la mia vita milioni di anni fa. sight.

Un altro impegno gravoso è con l’avanzare dell’età di mia mamma. Quella donna con personalità narcisistica che non mi semplifica la vita. Proprio l’altro ieri discussione con lei perché quasi impazzita perché una sera che dovevo passare da lei ho invece dato priorità a mia nuora che aveva avuto problemi di salute e lasciato invece trascurata mia madre che aveva bisogno le portassi il pane. Crisi di gelosia? No. Potrebbe sembrare, ma è semplificare. Crisi di perdita di controllo e terrore e rabbia per non essere stata al centro della mia attenzione. Purtroppo io non so come affrontare questa situazione. Una donna narcisistica che invecchia e perde potere e soffre. Le voglio bene e vorrei evitarle di soffrire…ma il problema non sono io. il problema è dentro di lei. Lei che nella sua vita ha fatto e disfatto. Comandato se stessa, la sua vita e il 90% della mia vita. Ed ora non si ritrova mente ed energie. Ne è consapevole e spaventata….e queste sensazioni riesce a tenerle sotto controllo finché io sono vicina e la rassicuro. Ma bastano pochi giorni di mie altre attività, e un giorno di imprevisto che le sue certezze crollano e invece di chiedere aiuto…reagisce esattamente al contrario: se non ho una “schiava” al mio servizio allora debbo raccogliere le forze e fare tutto da sola perché non accetto che qualcuno mi indirizzi in modo diverso da come voglio fare io.

che tristezza. e che sofferenza sia per me che per lei.

purtroppo non ho conoscenze ne strumenti per cambiare le cose. Non so cosa fare ne come fare.

E se penso a lei non penso a me…e la mia vita continua la distruttiva deriva.

Avrei bisogno di aiuto….ma ….ma non riesco a trovarlo.

ok….aggiorniamoci prossimamente…spero di portare belle novità, ok?

cortesie per gli ospiti: piccola freccia, chiaretta, ale e alf

menù: arriva l’autunno 🙂

aperitivo:

grissini di salame, provola e stracchino fatti con pasta sfoglia

crostini di ricotta pere e ricotta con acino d’uva

salamini beretta

parmigiano a dadini

primo: risotto con zucca e salsiccia

secondo: arista alle castagne e prugne con contorno di purè.

dolce…compro una crostata di frutta se la trovo. altrimenti quello che trovo.

 

emozioni

buongiorno mondo…cosa ti racconto oggi? Non te ne parlo mai, ma mi manca Fra….ripenso alle mille avventure vissute con lui, alle giornate insieme, ai posti dove andavamo a fare la spesa, la sua città Chieri e i posti di Torino che frequentavo con lui. sono ricordi bellissimi….e provo le emozioni di allora quando ci ripenso: gioia, amore, dolore e rabbia per i momenti “no”. Ogni volta che passo alla stazione Termini mi fiorisce dentro rigoglioso il desiderio di rivivere quelle emozioni….le corse dall’ufficio per arrivare a prendere il treno in orario…salire e mandargli il messaggio che era tutto a posto, ero a bordo. Talvolta felice…gli ultimi tempi più faticosamente….sentivo il peso di un rapporto squilibrato. Ma lui negli ultimi tempi era come una droga leggera…sai che un’altra dose non ti cambiava la vita…ma stare con lui, con l’uomo che avevo amato infinitamente, mi riempiva la vita. E poi…speravo. Speravo perché finché c’è vita c’è speranza…..e speravo in un suo cambiamento…e il cambiamento è arrivato alla fine. Lui ha fatto quello che non riesco a fare io. Ha dato una botta alla sua vita, ha trovato una nuova donna che gli sta accanto e con lei ha intrapreso un nuovo cammino. Ed io ….dopo tanto correre, dopo tante energie spese per andare in quinta….ho progressivamente ridotto la marcia. Finché c’è stato  Piccola Freccia ancora ancora la mia vita andava in prima….poi lui è partito per Milano….e presa da un rinnovato entusiasmo determinato dal cambiamento ho rimesso la seconda…centro estetico e via circa 7 kg. Ma da giugno in poi…ho tolto la marcia ed ho proseguito in folle. L’estate con mamma….senza lode e senza infamia….semplicemente così….giornate una dietro l’altra senza significato, senza energia, senza sogni, senza obiettivi. E’ ripreso settembre e l’intervento di Piccola Freccia è stato un altro motivo per non riprendere ad ingranare per vivere una vita con qualcosa dentro. Sento che sto tornando a quindici anni fa…più o meno. Una vita vuota. Una vita che scorre e lascia il segno solo sul colore dei capelli e sulla pelle che invecchia. Settembre è praticamente finito…oggi è il 29. Tra due giorni compio 53 anni….e sento il bisogno di un cambiamento. Ho sempre pensato che prima volevo dimagrire e poi cambiare vita. Ma dopo tre anni di “parcheggio” mi rendo conto che debbo cominciare a riprendere ad infilare più cose nella mia vita…rimettere in moto il motore…riprendere ad emozionarmi, sognare…correre. Un’altra cosa che mi manca è un’anima vicina. Un amico, un’amica, qualcuno come era Franco….che ogni giorno è il tuo punto di riferimento. Qualcuno a cui raccontare gli episodi di vita più significativi e chiedere consiglio…che ti sostiene e ti incoraggi ad andare avanti Debbo ritrovare autostima, voglia di piacermi e piacere….perché adesso come adesso non vorrei essere toccata da nessuno. Non mi piaccio, ma non mi piaccio con tristezza e malinconia. Ok…da marzo a giugno sono andata avanti con il centro estetico e qualcosa ne ho tirato fuori. Ora il diabete è esploso….penso di aver anche toccato i 300 qualche volta che non l’ho misurata…di sicuro ho visto quasi 240. Quindi non si gioca più, non si scherza più. Ne va della mia vita. Della mia triste vita. Ma se adesso è triste è perché io ho messo i remi in barca e non mi do da fare. Cara Angy….fatti due conti e investi su di te. Coraggio….alti e bassi ma hai ancora delle emozioni da vivere ed inventare. smack smack

3 settembre…un solo giorno e….

e già in confusione. Ore 18.18 in ufficio, non ho terminato il lavoro che mi ero prefissata per oggi, non ho sistemato casa per domani sera (per fortuna che arrivano alle 21.00 circa) e stasera devo passare da mamma per vedere da lei la festa di vt al pc o alla tv.

Quindi cosa faccio? ok…ci ho pensato. ora lavoro un’altra mezz’ora, poi vado da mamma e ceno con lei alle 8.30 o sistemiamo a casa sua il pc oppure veniamo qui in ufficio e vediamo in streaming. Poi la riaccompagno a casa e mi prendo la sua macchina e vado a casa mia. Domattina vengo in ufficio e spero mamma possa passare a riprenderla. Domani sera schizzo a casa alle 18.00 e sistemo casa e preparo la cena per i piccoletti.

che dici? può andare bene così? bho…speriamo.