chiacchiere tra me…


ciao Angela, ti và di fare due chiacchiere?
Stamattina in ufficio sei sola, dai…facciamoci compagnia.
ok…
allora come ti senti?
….come mi sento? lo sai….
vivo sospesa in una specie di bolla…e mi rifugio nella lettura per non pensare.
quando penso e penso a lui…sai com’è…solitamente mi vengono in mente le sensazioni più belle, quelle che mi hanno fatto innamorare di lui…e mi sale un groppo in gola, il respiro diventa a singhiozzi come se avessi fame d’aria e dopo un po’ le lacrime scendono sulle guancie.
allora se sono sola mi lascio andare alla malinconia…mi avvolgo su me stessa e lascio che il dolore faccia il suo lavoro.
invece se non sono sola e non voglio che mi vedano così fragile mi scuoto e mi metto a pensare alle cose brutte e la rabbia cancella la dolcezza che mi illanguidiva l’anima.
e poi? per il resto?
bhè…per il resto…per il resto ogni minuto che passa e mi muovo in ogni direzione possibile mi rendo conto dopo pochi passi che è meglio che io stia ferma…e dentro di me parlano due vocine:
una mi dice: chi si ferma è perduto, se dopo essere caduto da cavallo non risali subito …poi non lo fai più.
un’altra mi dice: prenditi il tuo tempo…leccati le ferite…non avere fretta.
e in pratica vadi avanti a singhiozzo….un passo avanti ed un passo indietro.
il problema è che ….pensavo fosse amore…ed era amore, non un calesse.
ecco…adesso mi è arrivato un sms di un amico: come stai?
come stò?….stò male.
come può stare una persona che è consapevole che l’unica cosa che la farebbe stare bene è anche la cosa che continuedrebbe a farla star male?
mi manca da morire…mi manca da morire.
mi manca lui com’era….ed è difficile accettare che non è più così.
è difficile pensare che forse se facessi una telefonata il sogno potrebbe riprendere…
perchè non mi ama più?
perchè Angela non è più Angela per lui?
l’unico sollievo è pensare che adesso lei stia meglio…che con lei sia sereno.
ma ogni tanto mi ritrovo a pensare che vorrei che mancargli da togliere il fiato…
ma…sò che non è così…e non è così da tanto tempo ormai.
non mi ami più.
e non mi ami più da tanto tempo ormai….perchè non l’ho capito prima?
bhè….
rileggo una mail datata 3.2.06…facile credere che mi amavi.
mi raccontavi come avevi iniziato la mattinata…e poi…
E POI …….UNA SIGNORA DI CIRCA 70 ANNI ALLE 9.20 PROVENIENTE DALLE GRU
A PIEDI CON UNA RETINA DI ARANCE ED UNA BORSINA SEMI VUOTA SI DIRIGEVA VERSO LA FERMATA DEL BUS……MA…..ANCH’IO SARO’ COSI’ DA “VECCHIO”?
ANCH’IO MI ALZERO’ ALL’ ALBA PER PRENDERE LE ARANCE? IN PULLMAN??????
SPERO PROPRIO DI INVECCHIARE SENZA PERDERE LA VOGLIA DI DORMIRE E MAGARI
LE ARANCE ME LE ANDRO’ A COMPRARE DI POMERIGGIO E PERCHE’ NO?
SU UNA BELLA SPIDER IN COMPAGNIA DI UNA SPLENDIDA PERSONA: TU.
…..
erano solo 39 giorni fà….
non riesco a capire …non riesco ad accettare….non riesco a non amarti.
come faccio a voler dimenticare?
……..mi manchi….ma non te lo posso dire.
mi sento sola….ma non te lo posso dire.
ti amo ancora…nonostante il dolore…ma non te lo posso dire, non te lo devo dire.
devo imparare a volare da sola…
non è vero che siamo angeli con un’ala soltanto e solo abbracciati possiamo volare.
siamo angeli con due ali…possiamo volare anche da soli…certo…volare mano nella mano con qualcuno che parla al nostro cuore
è musica
è paradiso
ma si deve cercare la felicità dentro se stessi…
……..io stò cercando……
chi mi presta un navigatore satellitare?

parole perse


…..avevo scritto per un’oretta…il diario di quest’ultima settimana, un po’ della cronaca di alcuni avvenimenti che hanno determinato la rottura definitiva con Franco…poi ho perso tutto.
forse è meglio così.
è servito a me per scaricarmi scrivere tante cose, ricordarmi di ciò che mi ha fatto male.
martedì e mercoledì ho pensato moltissimo a lui.
soprattutto mercoledì.
mi chiedevo se avrebbe interrotto il suo silenzio iniziato con la mia lapidaria risposta al suo sms di lunedì scorso:
27.2.06 11.38
“Ciao Angela, volevo augurarti una bellissima settimana e dirti che non ti penso solo quando mi faccio vivo e che anche se ormai non mi credi più io so di volerti tanto tanto tanto bene. Ciao ciao”
quante volte parole simili a queste mi hanno riportato ad illudermi?
troppe.
gli risposi con un gelido ringraziamento…ma in fondo io non sono così.
avrei voluto che tutto fosse andato diversamente, avrebbe dovuto solo essere sincero.
avrei capito…avrei accettato…avrei potuto avere ancora stima e fiducia in lui.
invece…per non farmi male, me ne ha fatto 100 volte di più, perchè lei non si è fatta lo stesso scrupolo, quindi…la verità come al solito sono venuta a saperla da lei, trattata come una stupida.
e forse stupida ero, rincitrullulita dal mio sogno d’amore.
credevo ancora in tutto quel che ci eravamo detti dal primo istante in cui ci conoscemmo, credevo nella sua bontà, credevo in quel che poi lui ha definito “stavo prendendo in giro me stesso”
il giorno della festa della donna mi chiedevo se mi avrebbe fatto gli auguri…ogni 5 minuti aprivo la posta,..speravo in un’e-mail…speravo che “sprecasse” un po’ di tempo per me.
bhè….si è ricordato di me.
08.03.06 16.00
“Un augurio speciale in questo giorno particolare ad una vera DONNA. ciao ciao.”
…l’ho letto…e mille emozioni mi hanno attraversato.
soprattutto rabbia.
e ancora non passa….ancora sento adesso una profondissima rabbia.
avrei voglia di prendere un aereo…piazzarmi di fronte a lui e gridargli con tutto il fiato che ho in gola: SIIIIIIIIIIIIIII
sono una VERA donna, per tutto l’amore che ti ho dato, per tutte le lacrime che ho versato, per tutta la mia dignità che ho calpestato solo per credere nelle tue parole, e soprattutto sono una VERA donna perchè sono semplicemente VERA!
non dovevi mettere maiuscolo donna…dovevi mettere in maiuscolo VERA,
non come te che menti a te stesso, menti alla donna che hai accanto, menti a tutti quelli che ti conoscono…ed hai mentito anche a me…che ti avevo aperto le porte di un mondo che non conoscevi: un mondo pieno d’amore che non chiede nulla in cambio se non altro amore.
mi scrivesti non cambiare mai…era tanto tempo fà.
me lo ripetesti a dicembre, per favore non cambiare.
come si fà a non cambiare dopo tutto quello che ho imparato da te e da lei?
dopo tutto il dolore che mi ha portata sempre più in basso?
dopo aver imparato cosa significa “odio”, cosa significa “rabbia”, cosa significa “disprezzo”, e quando dimentichi cosa significa “dignità”, la mia dignità?
sono diversa….e ripenso alle volte che mi guardavi estasiato e mi dicevi “sembri proprio una bambina….” perchè c’era felicità e gioia nei miei occhi, c’era fiducia, c’era ingenuità.
tu hai fatto scappare di nuovo la bambina dentro di me.
lei si era fidata di te….e tu l’hai tradita…sapevi quanto male le avresti fatto….ed allora hai cominciato a nasconderti, mentire.
così hai ferito sia Angela bambina…che Angela adulta.
e adesso…io non sò più cosa fare con te.
avrei solo voglia di …..di fare cosa?
la mia rabbia, la mia delusione, il mio dolore sono solo miei.
e lo sono stati da quel giorno di aprile…credei di sprofondare…ma era solo l’inizio dell’agonia. e poi agosto….sarei potuta morire a quel tavolino del bar…io te e lei.
e poi….settembre…una domenica mattina ad aspettarti e sentirmi dire di nuovo che eri stato con lei…e poi Livorno…c’era così tanto amore tra noi che Livorno sembrava diventata un pezzo di luna,…. e poi io a Torino…a correre dietro alle follie di lei (follie…la vera scema ero io….), e poi…dicembre…E ti aveva detto: non ce la faccio più a vedere Angela ridotta in questo stato, prendi una decisione” e tu? “riprenditi la tua vita”…il mio incidente….avrei dovuto dire basta, ci ho provato, non ci riuscii.
…ci siamo cercati di nuovo…e poi: “non ti chiedo di venire da me, se ti và vieni tu” perchè ti eri offeso quando ti dissi che mi trattavi come un’amante.
e poi….gennaio…le promesse: “devo dimostrarti quello che dico di provare per te”.
e poi….11/14 febbraio…..un buco nel cuore.
mi dicesti “sono tuo”, me lo dicesti guardandomi negli occhi.Piangesti tra le mie braccia, mi chiedesti: insegnami di nuovo ad amare.
e poi…il buco nel cuore, un proiettile inaspettato sparato vigliaccamente da un cecchino nascosto, che ti passa da parte a parte, ti lascia vivere, ma ti resta un buco…ed io questo buco ce l’ho nel cuore…e la cicatrice rimarrà per sempre.
come altro potrei definire il cambiamento totale del tuo comportamento nel giro di 24 ore?
…non sai quanto male mi hai fatto…le altre volte te lo dicevo, stavolta dopo avertelo urlato nella rabbia non te lo ripeterò più.
non saprai che ieri pomeriggio dopo aver risposto al tuo messaggio con un semplice: “Grazie, ciao ciao”….ho pianto per quasi tutto il pomeriggio.
non saprai la fatica che stò facendo ogni giorno per non chiamarti, per non dirti buongiorno, per non dirti buonanotte, per non chiederti come stai e come stanno i tuoi, come và al lavoro, cosa fai ogni minuto della tua vita.
no…non lo saprai.
non saprai la fatica che faccio a cercare di non pensare a te,
non saprai di quanto mi sono sentita uno schifo quando ho saputo che avevi fatto l’amore con lei neanche 24 ore dopo averlo fatto con me, di quanto mi sono sentita brutta, da buttare.
non capirai mai cosa si prova a sentirsi sbattere fuori dalla propria vita come hai fatto tu quella domenica…no…perchè tu non sei come me, ed io non ti farei mai una cosa come quella.
una volta Sully mi scrisse che gli dispiaceva percepire la mia solitudine perchè i cieli nei quali io volo forse tu non potrai nemmeno immaginarli.
bhè…si sbagliava un pochino.
tu hai conosciuto il mio cielo, hai volato con me, abbiamo sfiorato il sole, e dopo quasi 10 anni della tua vita avevi di nuovo trovato la forza di dire “ti amo”.
poi….che fantastica storia è la vita…
e quando pensi che sia finita
è proprio allora che comincia la salita.
che fantastica storia è la vita…
che fantastica storia è la vita…..
…stò percorrendo di nuovo la salita….
ed ora una domanda rimbomba nella mia testa:
riuscirò a dimenticare il dolore e la rabbia?
riuscirò a ritrovare la voglia di fidarmi?
riuscirò a ritrovare il coraggio di amare?
Se qualcuno mi chiederà di “giocare” con lui…io lo farò con gioia, entusiasmo, cuore pulito ed ingenuo oppure lo guarderò con diffidenza chiedendomi “perchè?”
bhè…non lo sò….ho voglia di ritrovare me stessa….lo sò.
non sò se ce la farò.
ogni tanto la bambina dentro di me si affaccia…soprattutto quando ascolto la musica…ma si nasconde subito appena arriva qualcuno.
voglio giocare di nuovo….non voglio perdere la parte più bella e pulita di me, devo dimenticare il dolore, ….perdonare il dolore.
devo farcela….devo perdonarlo…non lo sò…non lo sò se ce la farò….
dovrei poter parlare con lui…ma ….cosa otterrei? avrei sempre paura che mi stia mentendo, metterei in dubbio ogni sua parola, ogni suo respiro.
non mi fido più di lui…non lo riconosco più…bhè….posso fare una cosa.
aspetterò un altro po’ di tempo, e poi….gli scriverò.
io non ce la faccio a chiudere qualcuno fuori dalla mia vita.
non sò provare disprezzo, ma soprattutto non sò fare il male massimo che si può fare ad un essere umano: ignorarlo.
ora non posso parlargli, non posso affrontarlo..è troppo presto.
ho bisogno di ritrovare amore nella mia vita…
amore per il mondo,
amore per l’aria,
amore per il cielo,
amore per la terra,
amore per le persone,
amore per me.
rivoglio il profumo dell’Amore nella mia vita.
che senso ha vivere senza Amore?

donne in rinascita


8 marzo: riporto in questo mio diario il dono che mi ha fatto una donna, parole di un uomo….quindi ancor più preziose, e penso che non ci sia momento migliore di questo per ringraziarla e condividere queste parole con chi passa da qui.

Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in
assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita. No, finita mai, per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede,
anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina
anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più,
che ti stai giocando l’esistenza in un lavoro difficile,
che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo
ti guarderà deciderai se sei all’altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare. Oppure parlo di te, che hai paura
anche solo di dormirci, con un uomo;
che sei terrorizzata che una storia ti tolga l’aria,
che non flirti con nessuno perché hai il terrore che
qualcuno s’infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c’è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare,
che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con
le altre: “Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così”.
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Eppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere,
ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell’uomo ci hai buttato dentro l’anima;
ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima,
che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio
perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c’è stato
un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia,
nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi.
E hai pianto. Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d’acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata,
alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore,
perché l’aria buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato.
Quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri
che dia un senso al tuo dolore. “Perché faccio così?
Com’è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?”.
Se lo sono chiesto tutte. E allora vai giù con la ruspa
dentro alla tua storia, a due, a quattro mani,
e saltano fuori migliaia di tasselli.
Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E’ da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così,
scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque,
ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma
per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta,
è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa. E’ un’avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa,
dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita,
per questo meraviglioso modo di gridare al mondo “sono nuova”
con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: “Attenti: il cantiere è aperto.
Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse”.
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita
è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.

E’ la primavera a novembre. Quando meno te l’aspetti…….

(Jack Folla),
grazie Rama, mi hai fatto un regalo bellissimo!!!

Una donna ricomincia comunque…certo, non è facile.
Certo, ci sono momenti che vorresti mollare tutto persa in un mare di lacrime.
Certo, ti chiedi sempre se ce la farai a ricostruire la tua vita…e ti rispondi: “no, non ce la farò”…ma poi ti guardi allo specchio e ti dici: “ce la devi fare, puoi, basta volerlo”.
e poi capita che basta una gomma trovata a terra per farti sentire proprio come lei: a terra!
e ti senti una stupida perchè guardi tuo figlio e sai che è lui a dare forza a te e non il contrario come dovrebbe essere.
e guardi le coppiette innamorate e sospiri…un po’ sorridi per la loro felicità ed un po’ piangi perchè a te mancano braccia che ti avvolgono e ti proteggono.
innamorarsi di noi stesse… io stò imparando.
soprattutto sto imparando a dire “No” a ciò che non voglio, a ciò che mi fà male, questa è la mia personale grande novità.

canzoni che parlano per me


Solo ieri c’era lui, nella vita mia,
solo ieri c’era un sole che metteva allegria
e io mai credevo proprio che mai
mai più andasse via…
Forse è stata tutta qui
la mia ingenuità
solo ieri
quando era più leggera la mia età
ora so, si paga in pianto però
per crescere di più – ora lo so
parlerò al futuro perciò
guarderò più in là nel tempo
con la convinzione che ho
che da questo momento ne uscirò
No, non può finire così
la vita inventerò
ancora per un pò…
No, non può finir così
qualcuno troverò
e rinascerò
Già, da domani in poi
pensando ad oggi dirò: e solo ieri ormai.
Prima cosa che farò
via non butterò
tutto quello che di buono
ho costruito fino a qui
e da qui,io ripartire vorrei
dai nuovi passi miei ….RICOMINCERO’
Parlerò al futuro perciò
perche c’è compreso il mio
qualche idea in testa ce l’ho
ad arrendermi, non ci sto

No, non può finire così
la vita inventerò
ancora per un pò.
No, che non può finire così
non può finir perchè
vedo che davanti a me
un pò di luce c’è
oohhh..
Un’altra luce c’è, per me.
E allora no,
non può finire qui
la vita inventerò
ancora per un pò.
No che non può
che non può finire così
qualcuno troverò
e rinascerò
Già, da domani in poi
pensando ad oggi dirò
e solo ieri ormai
Solo ieri c’era solo lui…
solo ieri c’eri solo tu…tu nei miei pensieri continuamente…
ed oggi per sopravvivere devo trovare ogni modo per dimenticarti.
dimenticare il brutto che fà male,
dimenticare il bello che ne fà ancor di più.
verrà un giorno che potrò tornare ai ricordi e non soffrire…
ma adesso…devo cercare di dimenticarti
per “inventare la mia vita ancora per un pò”
mi hai mandato un sms lunedì mattina…ti ho risposto il giorno successivo
con freddezza e distacco…e poi più niente.
non mi posso permettere neppure di chiederti, anzi…di chiedermi come stai.
non posso…devi restare lontano da me
anche a costo di passare per quella che non gliene importa più niente, pensalo pure se serve ad allontanarci di più.
Solo in questo modo forse troverò un giorno la forza di risponderti:
ti voglio tanto bene anch’io.
oggi no.
oggi non ti voglio bene.
oggi no.
“oggi” lentamente mi stò innamorando di me….ma questa è un’altra storia.

caro diario,

lascio qui traccia dei miei pensieri.
da stamattina nella testa non fanno altro che girare pensieri tristi, scuri, neri, brutti.
non riesco a scacciarli…e per la verità ci provo poco.
mi sento come se camminassi al centro di una strada…da un lato la luce, dall’altro ombra.
perchè mi sento così affascinata dal lato in ombra?
perchè mi attira?
perchè non riesco a scacciare i pensieri più tristi? perchè è così facile lasciarsi andare alla malinconia, al vuoto divorante della solitudine?
spero duri poco…anzi…ne stò scrivendo qui nella speranza – convinzione? – di rileggere questo scritto più tardi…e darmi della stupida.
è da venerdì che non mi sentivo così….questa è comunque una nota positiva.
speriamo che sia solo una brutta nuvola nera e che il cielo torni presto sereno.