donne in rinascita


8 marzo: riporto in questo mio diario il dono che mi ha fatto una donna, parole di un uomo….quindi ancor più preziose, e penso che non ci sia momento migliore di questo per ringraziarla e condividere queste parole con chi passa da qui.

Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in
assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita. No, finita mai, per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede,
anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina
anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più,
che ti stai giocando l’esistenza in un lavoro difficile,
che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo
ti guarderà deciderai se sei all’altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare. Oppure parlo di te, che hai paura
anche solo di dormirci, con un uomo;
che sei terrorizzata che una storia ti tolga l’aria,
che non flirti con nessuno perché hai il terrore che
qualcuno s’infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c’è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare,
che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con
le altre: “Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così”.
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Eppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere,
ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell’uomo ci hai buttato dentro l’anima;
ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima,
che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio
perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c’è stato
un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia,
nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi.
E hai pianto. Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d’acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata,
alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore,
perché l’aria buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato.
Quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri
che dia un senso al tuo dolore. “Perché faccio così?
Com’è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?”.
Se lo sono chiesto tutte. E allora vai giù con la ruspa
dentro alla tua storia, a due, a quattro mani,
e saltano fuori migliaia di tasselli.
Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E’ da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così,
scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque,
ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma
per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta,
è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa. E’ un’avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa,
dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita,
per questo meraviglioso modo di gridare al mondo “sono nuova”
con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: “Attenti: il cantiere è aperto.
Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse”.
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita
è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.

E’ la primavera a novembre. Quando meno te l’aspetti…….

(Jack Folla),
grazie Rama, mi hai fatto un regalo bellissimo!!!

Una donna ricomincia comunque…certo, non è facile.
Certo, ci sono momenti che vorresti mollare tutto persa in un mare di lacrime.
Certo, ti chiedi sempre se ce la farai a ricostruire la tua vita…e ti rispondi: “no, non ce la farò”…ma poi ti guardi allo specchio e ti dici: “ce la devi fare, puoi, basta volerlo”.
e poi capita che basta una gomma trovata a terra per farti sentire proprio come lei: a terra!
e ti senti una stupida perchè guardi tuo figlio e sai che è lui a dare forza a te e non il contrario come dovrebbe essere.
e guardi le coppiette innamorate e sospiri…un po’ sorridi per la loro felicità ed un po’ piangi perchè a te mancano braccia che ti avvolgono e ti proteggono.
innamorarsi di noi stesse… io stò imparando.
soprattutto sto imparando a dire “No” a ciò che non voglio, a ciò che mi fà male, questa è la mia personale grande novità.

9 risposte a “donne in rinascita”

  1. un nuovo taglio di capelli, la mia rinascita è cominciata da lì..io neanche lo sapevo..mia mamma in ospedale con un male incurabile, di quelli che non ti risparmiano nemmeno un po’, mio padre sempre più disperato e io un ragazzo da quasi 5 anni che solo poi ho capito quanto stessi male con lui, con uno che pretende e non da’ mai, con sua mamma che era il regista della nostra storia, 5 anni e mai un fiore, mai un week end da qualche parte, mai un’improvvisata, una pizza fuori così tanto per, le coccole solo il sabato sera..
    A me non bastava e non lo sapevo, poi..così..ho tagliato i capelli e mi sentivo più mia..ho rimandato tanto tempo, ma poi è arrivato il mio tempo, il mio essere io, semplicemente…un abbraccio forte…e buon 8 marzo, la festa di tutte le donne che hanno la forza di essere semplicemente sè stesse!

  2. Forse la novita’ e’ che mai come adesso le donne hanno un ruolo cosi’ importante nella nostra vita, nonostante quelle che fanno il possibile per non renderlo tale…ciao

  3. Non c’è niente da fare…alla fine è sempre l’amore che caratterizza il 90% di una donna…
    Cmq…il discorso fatto potrebbe essere allargato a qualsiasi essere umano..
    Ciao!

  4. Ciao!
    Scusa se approfitto del tuo spazio per risponderti.
    E l’otto di Marzo, avrei voluto scribacchiare un post per l’occasione ma non mi “esce” niente! Anzi a dire il vero, mi autocensuro, perchè le cose che avrei da dire sarebbero tristi….come dici tu e rischierebbero di essere anche offensive per il gentil sesso. Hai ragione, quando dici che spesso siamo noi stessi i primi a non perdonarci e a non onorarci. Hai centrato un punto importante. Ma la realtà è soggettiva per ognuno di noi. Mi hanno insegnato che chi semina bene, prima o poi raccoglie. Io non ci credo più, tutto qua. “Raccoglie” sempre e solo il più bastardo di tutti. Comunque, di una cosa sono certo. Tutto passa. Hai letto le parole di un uomo che vive un momento critico ,mi rendo conto di apparire crudo e pessimista, è un periodo così. Sono incazzato col mondo. Perchè nasconderlo?
    Ciao
    un saluto affettuoso
    McTell
    p.s.
    comunque, guarda che, almeno nel mondo virtuale, tu “sprizzi” già “fascino da tutti i pori”!

  5. Kack Folla….non ho letto il libro ma ho seguito le sue trasmissioni per radio…adoravo la sua voce e quello che diceva, sembrava di ascoltare un saggio mentre insegnava agli adepti
    ciao

  6. le donne hanno piu’ carattere e forza d’animo ed è x questo che se ne approfittano..se ne approfittano a farsi del male.un bacino.ciao

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