tale sarà il mio sogno questa notte (E. Bronte)


Sognerò che il cielo ruoti
in una gioia infinita, nel corso di anni eterni;
sognerò che non vi sia un mondo, lassù,
lontano quanto l’occhio può spaziare,
in cui la saggezza rida dell’amore,
o la virtù si prosterni all’infamia;
in cui, torturata dai colpi del fato,
la vittima dilaniata sia costretta al sorriso;
a opporre la pazienza al suo odio,
covando in cuore l’aspra ribellione.
In cui il piacere conduca sempre al male,
e invano ammonisca l’inerme ragione;
e la verità sia debole e forte l’inganno;
e la gioia la via più certa al dolore;
e la pace, letargia della pena;
la speranza, fenomeno dell’anima;
e la vita, fatica vuota e breve;
e morte, la tiranna di tutto!

Emily Bronte

e sognando….passerò dal sonno alla veglia…
e non sarà sogno il tuo dolce Emily, ma realtà, non ci sarà quel mondo che ti fà paura, ma un mondo buono e giusto.
e l’aria intorno a noi profumerà con la purezza di rosa,
e la luce filtrerà tra i rami delle notti buie rischiarandole con promesse
sincere di gioia…
come il mio cuore stasera è gonfio di gioia…una gioia dolce, tenera, e fiduciosa…sono felice…perchè amo e sono amata.
e vorrei stasera che tutti fossero felici, sereni….e personalmente non smetterò mai di amare affinchè il mondo sia un posto dove l’armonia regni tra tutti gli esseri viventi.
perchè…..se io faccio la mia piccola parte, e tu fai la tua…con goccioline d’amore faremo fiorire il deserto.
ti amo mondo!!!!!!!!!

giorno per giorno, notte per notte

lo sò…è tardi e la testa è in viaggio verso la luna…mi sento confusa, avri bisogno di dormire.
ma ho voglia di scrivere un po’…ieri è stata una giornatina nervosuccia, ai limiti del film Un giorno di ordinaria follia.
Arrabbiature varie e un sacco di traffico mi hanno resa tesa come una corda di violino…però devo farmi i complimenti….nonostante sentissi i nervi ai limiti della sopportazione, ad un tratto mentre ero bloccata nel traffico ho avuto un pensiero folle – per giustificarmi preciso che ero arrivata quasi ai novanta minuti di fila – un secondo nella mia mente è passato un flash: mi sono vista uscire dalla macchina, salire sul cofano e saltare come una matta e dire BASTA!!!!!Non ce la faccio piùùùùùùùùùùù!!!
nonostante questo cedimento mentale duranto solo un istante…devo dire che invece ho resistito abbastanza bene, restando attaccata al volante della mia automobilina.
e non è finita qui.
ho reagito abbastanza bene anche stasera.
breve scambio di sms con MV che – credo – resta incuriosito da una mia affermazione, quindi in un attimo nel quale non potevo rispondere al tel mi ha chiamato.
ho provato a richiamarlo…occupato.
insomma…mi darei la medaglia da sola.
Gli ho semplicemente mandato un sms per accennargli una spiegazione su ciò che intuivo l’avesse incuriosito spiegandogli che avevo provato ma era occupato.
Poi sono andata avanti con la lettura dell’ultimo libro che ho per le mani (Angeli e demoni) e udite udite….non ho più riprovato a chiamare.
poco fà ho spento il cell….e mi sento fierissima di me stessa, non mi sono fatta del male provando di nuovo.
per festeggiare l’avvenimento è d’uopo una canzone gentilmente concessa sempre dal mio fornitore ufficiale, MV ovviamente.
sento che c’azzecca…si si…c’azzecca!!

Giorno per giorno
Ho imparato ad avere pazienza
Sulla mia coscienza è cresciuta già l’erba
E ogni giorno mi sveglio e tutto và meglio
Giorno per giorno
Seguo il vento
Aspettando la sera
E non faccio paura e non faccio domande
In poche parole sono una donna normale
Giorno per giorno
Ho imparato la vita a memoria
come un libro di storia dei tempi di scuola
Ed io non ci lascio una sola parola
Giorno per giorno
Ho imparato il mio bene il mio male
Un minuto di sole mi basta a scaldarmi…

bhè…qui la canzone segue…MV mi dedicava anche il resto,
ma …era una vita fà. In questo momento mi piace un passaggio in particolare…una frase che se ripenso ai miei ultimi mesi di vita e rileggo il blog…è azzeccatissima:
“E ogni giorno mi sveglio e tutto và meglio”
una cosa però mi sconcerta….
F. mi disse che ero una persona con tante vite diverse…ed ero bravissima a switchare da una all’altra; tanti interruttori che accendevo e spegnevo per vivere un vita con alcuni colpi di flash in varie direzioni mentre scendeva sembre più il buio dentro di me.
brava…forse…bhè…dissociata dalla realtà, quasi certamente.
Dalla mia vita si staccavano pezzi come se la stessi volontariamente ma inconsapevolmente trasformando in un puzzle.
adesso stò lentamente facendo il processo inverso.
riunisco i pezzi…è faticoso, talvolta sono anche rovinati e non si uniscono più perfettamente…rimangono degli spazi vuoti.
ok..non sarà perfetto…ma è lavorare nella direzione giusta l’importante…
…quello che mi sconcerta è rendermi conto che continuo a switchare ancora…F…ti ricordi quando mi chiedevi spesso: ma tu…quante Angela sei? ancora non lo sò esattamente…..
ultima precisazione: prima che mi arrivasse il primo mess di MV…stavo malissimo perchè mi mancava tanto tanto tanto…due sms ed io torno a sorridere: mi sà che sono davvero rincitrullulita.
Sei bello come il sole al tramonto,
sei necessario come l’aria pura,
sei vivace come acqua di un ruscello di montagna…
sai…mi basta sapere che ci sei….
ed il mondo è più bello e
vivere non è più tanto faticoso,
anche se sei anni luce lontano da me.

buona notte a tutti…buona notte MV, spero che la buona stella brilli sul tetto di casa tua stanotte e stia preparando per te un domani stupendo.
smackkkkkk

venne la notte….


Venne la notte di quel primo giorno,
e grata di aver
tanto – sopportato –
all’anima chiesi di cantare –

Ma lei rispose che le corde erano saltate –
l’archetto – polvere di atomi –
Così a ripararla mi ci volle
fino alla mattina del giorno seguente –

E poi – un giorno immenso,
come due ieri,
riversò il suo orrore sul mio volto –
fino a bloccarmi lo sguardo –

La mente prese a ridere –
Parlavo a vanvera – come una folle –
e sono anni ormai, ma da quel giorno –
la mente mia ridacchia, come una piccola sciocca.

Qualcosa di strano – dentro –
quella che ero –
e quella che sono, adesso – due cose divise –
potrebbe questa essere – Pazzia?

(Emily Dickinson 1862)

vorrei un mondo leggero…fatto unicamente di colori, note e poesia…dite che è pazzia?

una settimana, un’ora, una notte


Questa settimana è stata come le altre, ma profondamente diversa dalle altre.
Ci sono state le solite lacrime, ma non nella quantità alla quale ormai ero avvezza (e fin qui…meglio!).
C’è stata la giornata di giovedì, nella quale ho avuto il dono di vivere per un’oretta in comunione con la natura, mi sentivo bene, in pace con me stessa ed il mondo vegetale e animale…sentivo di nuovo l’armonia del creato intorno e dentro di me (impossibile descrivere cosa si provi in questi casi…è una sensazione che penso sia vagamente riconducibile a cio’ che provavano i noti Adamo ed Eva prima di combinare il famosissimo guaio).
C’è stata la serata di ieri sera…e qui il discorso cambia.
Discorsi di cuore…ma possibile che io ancora parli di sentimenti??
io? io che ho la testa più confusa di un caffè dissolto nel latte e impossibile da riportare alla condizione originaria?
ripenso alle parole che ho detto…e soprattutto a quelle che vorrei dire e mi sembra di rivedere un film già visto.
Il copione è lo stesso…cambiano gli attori…
Pero’ è pur vero che nella vita, il copione lo scriviamo giorno per giorno se vogliamo, non è detto che si debba per forza seguire la traccia che vediamo per terra solo perchè altri hanno fatto la ns stessa strada.
Presunzione voler credere di arrivare chissà dove creando nuove orme per terra? si…presunzione carissima me che sto’ scrivendo e leggendo contemporaneamente, ancora non hai imparato che tu pensi di pianificare, organizzare, e poi…la vita ti porta dove vuole lei, nei tempi che vuole lei e con chi vuole lei?
Vecchierel bianco, infermo,
mezzo vestito e scalzo,
con gravissimo fascio in su le spalle,
per montagna e per valle,
per sassi acuti, ed alta rena e fratte,
al vento, alla tempesta, e quando avvampa
l’ora, e quando poi gela,
corre via, corre, anela,
varca torrenti e stagni,
cade, risorge, e più e più s’affretta,
senza posa o ristoro,
lacero, sanguinoso; infin ch’arriva
colà dove la via
e dove il tanto affaticar fu volto:
abisso orrido, immenso,
ov’ei precipitando il tutto obblia.
Vergine luna, tale è la vita mortale.

stanotte c’era la luna piena….impossibile non tornare con il pensiero al Canto notturno.
…uso alcuno, alcun frutto indovinare non so. Ma tu per certo giovinetta immortale conosci il tutto.
Potessero i tuoi morbidi raggi illuminare la mia strada,….disseminare scheggie di bagliori sul terreno che devo percorrere affinchè non ci sia più dolore nella mia vita..ti implorerei di farlo.
Non voglio arrendermi ma..so’di non avere forza per sopportare di causare dolore perchè so’ cosa è il dolore.
Ero in mare aperto con le vele strappate dalla tempesta…ora c’è bonaccia…perchè cerco nuovi orizzonti invece di recuperare le forze?
…….perchè…lo so’ benissimo perchè.
Perchè….cio’ che cerco da una vita…è là da qualche parte, ed io non voglio arrendermi al pensiero che forse essere certa che realmente ci sia…è solo utopia, favola, sogno.