e mo’ sono stufa!!!

alla faccia del post di ieri sera….che cercava di esaltare l’ottimismo che c’era in me nonostante già sentissi crescere, lievitare velocemente dentro di me un malessere…il solito malessere.

oggi è stata una vera giornata schifosa.

potrei dire una giornata di ….. ci siamo capiti.

le abbiamo passati tutti giornate schifose.

giornate nelle quali tu ti senti con l’umore di una vipera in lutto…tra il girare mesto e la voglia di mordere tutto quel che incontri per sfogare quel fermento che ti fibrilla dentro.

e già.

perchè già ieri in ufficio avevo passato l’ennesima giornata a ritmi da esaurimento…..nervi a fior di pelle….con reazioni forti a qualsiasi intervento che non mi garbava molto.

il che ieri sera mi ha portata ad arrivare all’uscita dall’ufficio in  stato semi-catatonico….perchè insomma…un limone quando l’hai spremuto tutto alla fine ti resta a mala pena la buccia e qualche mucchietto bruttino di filamenti.

ecco…ieri sera ero ridotta così….mentre i miei poveri nervi ancora sovraccarichi di adrenalina provavano poverini a prendere fiato.

nel contempo un’altra parte di me comincia ad "accusare il colpo".

la tensione di questi ultimi due mesi….è tutta dentro di me….e sento che sta per uscire…come suo solito.

a lacrimoni enormi che scendono sulle guance…e se debbo dirla tutta….già oggi a pranzo e poi sulla strada per tornare a casa qualche lacrimone si è già fatto vedere.

forte, già….dicono,  e una parte di me dice: "sei forte".

sarò anche forte…ma crollo.

eccome se crollo.

stasera ce l’avevo con il mondo intero.

mio figlio che mi chiama in ufficio perchè ha una ricaduta, di nuovo la febbre. è tornato a scuola solo martedì…e stasera sta di nuovo male…………no comment.

mia madre che non mi parla da sabato scorso per l’ennesima discussione…..l’ennesima discussione per sempre i soliti motivi.

io che la chiamo…non le parlo di come sto, di come mi sento, e lei non mi chiede niente benchè sappia che periodo sto vivendo…ma ovviamente invece da parte sua non c’è remora a rinfacciarmi tutti i suoi problemi con astio e rabbia. già….ed io sopporto e tiro ancora fuori da dentro di me una scorta -che ormai non so da dove esca fuori – di pazienza.

anche lei si sente sola…anche lei, la capisco, chi può capirla meglio di me?

ma lei si chiede mai cosa provo io?

no. a lei non importa, non è mai importato cosa provo io. l’accento è sempre sui suoi bisogni, sulle sue necessità, su di lei.

in bene e in male. 

sempre.

ed io non ce la faccio più, veramente più.

dopo tutta la vita ad essere per lei una donna senza contenuto…non ce la faccio più.

e se tutte le volte che discutiamo il suo modo di risolvere è tirare fuori dal cappello a cilindro la solita frase "mi dimenticherò di avere una figlia"….bhè…..farò anch’io ciò che mi sono trovata costretta a fare un po’ di tempo fa: dimenticherò di avere una madre.

tanto sono allenata, allenatissima.

non ho avuto il piacere di avere una famiglia quando sei una bimba…nessuno zio, o nonno o nonna dolci e compiacenti.

nessun cuginetto con il quale giocare….niente di niente.

un padre…..che non era nato per fare il padre.

ed una madre che sarebbe stata meravigliosa se non avesse avuto il suo conto salatissimo da pagare con la sua vita.

ma il conto invece c’era….anche se lei era solo una ragazza ….e tutto quel che le capitò fu ingiusto.

ma lo pagò…e lo pagai anch’io con lei.

è una vita che pago.

……la vita che ho vissuto fino ad oggi.

e domani? non lo so.

ma stasera…..vorrei poter squarciare il mio petto…e poter mostrare ad ognuno di coloro che ho amato e mi hanno ferita le cicatrici che ancora continuano a sanguinare….e dire loro: basta.

quanto deve sopportare un essere umano? quanto? e perchè? cosa ho fatto di male?

…………

ho dovuto rinunciare all’uomo che amavo per amore di mio figlio…anche questo.

quando avrei potuto scegliere….avrei dovuto scegliere tra l’uomo che amavo e mio figlio.

era un bambino…..speravo e pregavo che lui avrebbe capito.

…………….oggi sono una donna particolare.

una donna che nell’anima ha conosciuto inferno e paradiso…e ricorda benissimo entrambi…li ricorda 

perfettamente.

ricorda l’attimo in cui ha pianto di felicità

ricorda l’attimo in cui stava scegliendo di "non essere".

……è un fardello pesante da portare con sè stessi.

ma lo faccio…….lo faccio.

continuo a fare ciò che devo ogni giorno.

sempre più spesso con il sorriso…perchè la mia intima natura reclama questo…

ma ci sono anche giorni come oggi….giorni di eruzione del vulcano che mi porto dentro.

eruzione che brucia solo me….brucia solo me, il mio cuore, i miei pensieri.

e come ogni eruzione….dura quel che dura.

chissà…magari domattina sarà solo il ricordo di un’immagine di un post.

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *