una settimana

oggi…in giornate come oggi potrei scrivere per ore.
se potessi.
perchè sono fatta così?
perchè un niente mi esalta ed un niente mi prostra?
perchè non riesco a governare le mie emozioni?
…bhè…non è esattissimo.
stamattina mi sono svegliata, e mi sentivo completamente demotivata a vivere.
non avrei vouto alzarmi dal letto, a mala pena mi sembrava di trovare la volontà di respirare.
pensavo…pensavo a F.
pensavo a sabato mattina…la mia rabbia, le cose che ho detto… determinata, convinta di ciò che asserivo, convinta di ciò che provo.
pensavo a sabato pomeriggio…quando (per usare parole sue) ha deciso di riaprire un canale di comunicazione con me.
mi ha detto cose bellissime, cose che non mi diceva più da tanto tempo.
non sò descrivere cosa provai.
avete presente l’emozione, la gioia che può provare una bambina che si sveglia una mattina
e scopre di essere la principessa delle favole?
ecco…questo era ciò che ho provato.
un misto di felicità, incredulità, meraviglia, estasi….
cosa è accaduto poi?
non lo sò esattamente.
il ponte gettato tra noi come misteriosamente è apparso, misteriosamente è nuovamente scomparso.
mi interrogo per capire in che modo ed in che misura possa essere colpa mia.
verissimo quello che mi ha detto mia madre anche stamattina.
non stai bene, è un periodo della tua vita nel quale è impossibile tu riesca a gestirti normalmente.
ha ragione.
sono combattuta su troppi fronti.
e mi sento troppo sola.
e stò troppo male talvolta.
ma…come ho scritto a Birba…”si cade per imparare a rialzarsi”.
stamattina ho trovato da qualche parte la forza di alzarmi.
mi sono pesata e la bilancia mi ha regalato il primo sorriso della giornata.
poi…caffè, doccia…
insomma…si potrebbe pensare le solite cose.
si certo…ma quando stai parecchio depresso…e nulla ha più importanza per te tranne Lui ogni più piccolo gesto è come un atto eroico.
quando senti freddo dentro…e cerchi calore nei ricordi, rileggi mail ed sms…è come se cercassi di ripararti dai soffi di un gelido vento invernale con fotografie di calde coperte.
mi manca…mi manca terribilmente… chiusa in quest’isolamento materiale e spirituale nel quale mi ha reclusa, allontanandomi dai suoi pensieri.
oggi partirà…e volontariamente non ci sentiremo per una settimana.
vedremo cosa accadrà. Io…non vorrei.
pensare di non sentirlo per una settimana mi lacera.
mi spaventa terribilmente…
vorrei piangere per una settimana,
vorrei ibernarmi per una settimana,
andare a vivere come un eremita in Tibet per una settimana,
fare un corso di sopravvivenza estremo per una settimana,
insomma…vorrei non essere io per una settimana.
annullare il tempo.
ma aspetterò, troverò la forza di aspettare: lui ha bisogno di pace.
io…si, io…non ho capito i suoi tempi.
la mia maledettissima insicurezza mi fà commettere errori su errori.
è tempo che lo lasci decidere cosa vuole e devo per l’ennesima volta
sforzarmi di contenere la paura di perderlo.
e poi…
se non mi ama…che paura ho di perdere il suo amore?
si può perdere qualcosa che non esiste?
e poi….lui mi ha detto che prova per me i sentimenti che mi ha confermato sabato.
devo credere in lui…devo credere in lui.
e poi..io…devo ancora imparare ad amare me stessa, anche se stò facendo microscopici passettini in avanti in questo senso.
come ho scritto a MV sono una piccola formichina…il suo lavoro non si vede, ma ne fà tanto.
e poi…posso sempre pregare in questi giorni.
Signore mio Dio…Ti prego.
Tu l’hai messo sulla mia strada, Tu mi hai fatto conoscere i suoi caldi abbracci e la gioia di donarci l’un l’altro.
Tu mi hai donato giorni trascorsi con lui regalandoci attimi di paradiso, di pace, di amore.
Ricordo che Ti pregai tanto, veramente tanto e dal più profondo del mio cuore perchè ciò accadesse.
mentre davo tutto il mio amore a MV …Ti imploravo di farmi sentire amata da qualcuno che mi capisse, mi accettasse e mi volesse con tutto se stesso.
l’hai fatto.
F….nessuno mai mi ha amata come lui.
Ora Ti prego…sia fatta la Tua volontà…ma se non puoi darmi il suo amore, dammi la forza di vivere senza di lui.
…..
ma una parte di me urla:
combatti per ciò in cui credi.
non mollare.
dimostragli con i fatti che lo ami…lui ha bisogno di questo.
lui ha bisogno che tu curi le sue ferite con tutto l’amore e la pazienza che hai.
Per l’amore non c’è problema,
per quanto riguarda la pazienza…se non ne hai…Angy,inventane di nuova.
vale sempre la pena di combattere per ciò in cui credi e sabato con le sue parole…ti ha dimostrato che c’è qualcosa di grande in cui credere.
pazienza….

una settimana, un’ora, una notte


Questa settimana è stata come le altre, ma profondamente diversa dalle altre.
Ci sono state le solite lacrime, ma non nella quantità alla quale ormai ero avvezza (e fin qui…meglio!).
C’è stata la giornata di giovedì, nella quale ho avuto il dono di vivere per un’oretta in comunione con la natura, mi sentivo bene, in pace con me stessa ed il mondo vegetale e animale…sentivo di nuovo l’armonia del creato intorno e dentro di me (impossibile descrivere cosa si provi in questi casi…è una sensazione che penso sia vagamente riconducibile a cio’ che provavano i noti Adamo ed Eva prima di combinare il famosissimo guaio).
C’è stata la serata di ieri sera…e qui il discorso cambia.
Discorsi di cuore…ma possibile che io ancora parli di sentimenti??
io? io che ho la testa più confusa di un caffè dissolto nel latte e impossibile da riportare alla condizione originaria?
ripenso alle parole che ho detto…e soprattutto a quelle che vorrei dire e mi sembra di rivedere un film già visto.
Il copione è lo stesso…cambiano gli attori…
Pero’ è pur vero che nella vita, il copione lo scriviamo giorno per giorno se vogliamo, non è detto che si debba per forza seguire la traccia che vediamo per terra solo perchè altri hanno fatto la ns stessa strada.
Presunzione voler credere di arrivare chissà dove creando nuove orme per terra? si…presunzione carissima me che sto’ scrivendo e leggendo contemporaneamente, ancora non hai imparato che tu pensi di pianificare, organizzare, e poi…la vita ti porta dove vuole lei, nei tempi che vuole lei e con chi vuole lei?
Vecchierel bianco, infermo,
mezzo vestito e scalzo,
con gravissimo fascio in su le spalle,
per montagna e per valle,
per sassi acuti, ed alta rena e fratte,
al vento, alla tempesta, e quando avvampa
l’ora, e quando poi gela,
corre via, corre, anela,
varca torrenti e stagni,
cade, risorge, e più e più s’affretta,
senza posa o ristoro,
lacero, sanguinoso; infin ch’arriva
colà dove la via
e dove il tanto affaticar fu volto:
abisso orrido, immenso,
ov’ei precipitando il tutto obblia.
Vergine luna, tale è la vita mortale.

stanotte c’era la luna piena….impossibile non tornare con il pensiero al Canto notturno.
…uso alcuno, alcun frutto indovinare non so. Ma tu per certo giovinetta immortale conosci il tutto.
Potessero i tuoi morbidi raggi illuminare la mia strada,….disseminare scheggie di bagliori sul terreno che devo percorrere affinchè non ci sia più dolore nella mia vita..ti implorerei di farlo.
Non voglio arrendermi ma..so’di non avere forza per sopportare di causare dolore perchè so’ cosa è il dolore.
Ero in mare aperto con le vele strappate dalla tempesta…ora c’è bonaccia…perchè cerco nuovi orizzonti invece di recuperare le forze?
…….perchè…lo so’ benissimo perchè.
Perchè….cio’ che cerco da una vita…è là da qualche parte, ed io non voglio arrendermi al pensiero che forse essere certa che realmente ci sia…è solo utopia, favola, sogno.