parole perse


…..avevo scritto per un’oretta…il diario di quest’ultima settimana, un po’ della cronaca di alcuni avvenimenti che hanno determinato la rottura definitiva con Franco…poi ho perso tutto.
forse è meglio così.
è servito a me per scaricarmi scrivere tante cose, ricordarmi di ciò che mi ha fatto male.
martedì e mercoledì ho pensato moltissimo a lui.
soprattutto mercoledì.
mi chiedevo se avrebbe interrotto il suo silenzio iniziato con la mia lapidaria risposta al suo sms di lunedì scorso:
27.2.06 11.38
“Ciao Angela, volevo augurarti una bellissima settimana e dirti che non ti penso solo quando mi faccio vivo e che anche se ormai non mi credi più io so di volerti tanto tanto tanto bene. Ciao ciao”
quante volte parole simili a queste mi hanno riportato ad illudermi?
troppe.
gli risposi con un gelido ringraziamento…ma in fondo io non sono così.
avrei voluto che tutto fosse andato diversamente, avrebbe dovuto solo essere sincero.
avrei capito…avrei accettato…avrei potuto avere ancora stima e fiducia in lui.
invece…per non farmi male, me ne ha fatto 100 volte di più, perchè lei non si è fatta lo stesso scrupolo, quindi…la verità come al solito sono venuta a saperla da lei, trattata come una stupida.
e forse stupida ero, rincitrullulita dal mio sogno d’amore.
credevo ancora in tutto quel che ci eravamo detti dal primo istante in cui ci conoscemmo, credevo nella sua bontà, credevo in quel che poi lui ha definito “stavo prendendo in giro me stesso”
il giorno della festa della donna mi chiedevo se mi avrebbe fatto gli auguri…ogni 5 minuti aprivo la posta,..speravo in un’e-mail…speravo che “sprecasse” un po’ di tempo per me.
bhè….si è ricordato di me.
08.03.06 16.00
“Un augurio speciale in questo giorno particolare ad una vera DONNA. ciao ciao.”
…l’ho letto…e mille emozioni mi hanno attraversato.
soprattutto rabbia.
e ancora non passa….ancora sento adesso una profondissima rabbia.
avrei voglia di prendere un aereo…piazzarmi di fronte a lui e gridargli con tutto il fiato che ho in gola: SIIIIIIIIIIIIIII
sono una VERA donna, per tutto l’amore che ti ho dato, per tutte le lacrime che ho versato, per tutta la mia dignità che ho calpestato solo per credere nelle tue parole, e soprattutto sono una VERA donna perchè sono semplicemente VERA!
non dovevi mettere maiuscolo donna…dovevi mettere in maiuscolo VERA,
non come te che menti a te stesso, menti alla donna che hai accanto, menti a tutti quelli che ti conoscono…ed hai mentito anche a me…che ti avevo aperto le porte di un mondo che non conoscevi: un mondo pieno d’amore che non chiede nulla in cambio se non altro amore.
mi scrivesti non cambiare mai…era tanto tempo fà.
me lo ripetesti a dicembre, per favore non cambiare.
come si fà a non cambiare dopo tutto quello che ho imparato da te e da lei?
dopo tutto il dolore che mi ha portata sempre più in basso?
dopo aver imparato cosa significa “odio”, cosa significa “rabbia”, cosa significa “disprezzo”, e quando dimentichi cosa significa “dignità”, la mia dignità?
sono diversa….e ripenso alle volte che mi guardavi estasiato e mi dicevi “sembri proprio una bambina….” perchè c’era felicità e gioia nei miei occhi, c’era fiducia, c’era ingenuità.
tu hai fatto scappare di nuovo la bambina dentro di me.
lei si era fidata di te….e tu l’hai tradita…sapevi quanto male le avresti fatto….ed allora hai cominciato a nasconderti, mentire.
così hai ferito sia Angela bambina…che Angela adulta.
e adesso…io non sò più cosa fare con te.
avrei solo voglia di …..di fare cosa?
la mia rabbia, la mia delusione, il mio dolore sono solo miei.
e lo sono stati da quel giorno di aprile…credei di sprofondare…ma era solo l’inizio dell’agonia. e poi agosto….sarei potuta morire a quel tavolino del bar…io te e lei.
e poi….settembre…una domenica mattina ad aspettarti e sentirmi dire di nuovo che eri stato con lei…e poi Livorno…c’era così tanto amore tra noi che Livorno sembrava diventata un pezzo di luna,…. e poi io a Torino…a correre dietro alle follie di lei (follie…la vera scema ero io….), e poi…dicembre…E ti aveva detto: non ce la faccio più a vedere Angela ridotta in questo stato, prendi una decisione” e tu? “riprenditi la tua vita”…il mio incidente….avrei dovuto dire basta, ci ho provato, non ci riuscii.
…ci siamo cercati di nuovo…e poi: “non ti chiedo di venire da me, se ti và vieni tu” perchè ti eri offeso quando ti dissi che mi trattavi come un’amante.
e poi….gennaio…le promesse: “devo dimostrarti quello che dico di provare per te”.
e poi….11/14 febbraio…..un buco nel cuore.
mi dicesti “sono tuo”, me lo dicesti guardandomi negli occhi.Piangesti tra le mie braccia, mi chiedesti: insegnami di nuovo ad amare.
e poi…il buco nel cuore, un proiettile inaspettato sparato vigliaccamente da un cecchino nascosto, che ti passa da parte a parte, ti lascia vivere, ma ti resta un buco…ed io questo buco ce l’ho nel cuore…e la cicatrice rimarrà per sempre.
come altro potrei definire il cambiamento totale del tuo comportamento nel giro di 24 ore?
…non sai quanto male mi hai fatto…le altre volte te lo dicevo, stavolta dopo avertelo urlato nella rabbia non te lo ripeterò più.
non saprai che ieri pomeriggio dopo aver risposto al tuo messaggio con un semplice: “Grazie, ciao ciao”….ho pianto per quasi tutto il pomeriggio.
non saprai la fatica che stò facendo ogni giorno per non chiamarti, per non dirti buongiorno, per non dirti buonanotte, per non chiederti come stai e come stanno i tuoi, come và al lavoro, cosa fai ogni minuto della tua vita.
no…non lo saprai.
non saprai la fatica che faccio a cercare di non pensare a te,
non saprai di quanto mi sono sentita uno schifo quando ho saputo che avevi fatto l’amore con lei neanche 24 ore dopo averlo fatto con me, di quanto mi sono sentita brutta, da buttare.
non capirai mai cosa si prova a sentirsi sbattere fuori dalla propria vita come hai fatto tu quella domenica…no…perchè tu non sei come me, ed io non ti farei mai una cosa come quella.
una volta Sully mi scrisse che gli dispiaceva percepire la mia solitudine perchè i cieli nei quali io volo forse tu non potrai nemmeno immaginarli.
bhè…si sbagliava un pochino.
tu hai conosciuto il mio cielo, hai volato con me, abbiamo sfiorato il sole, e dopo quasi 10 anni della tua vita avevi di nuovo trovato la forza di dire “ti amo”.
poi….che fantastica storia è la vita…
e quando pensi che sia finita
è proprio allora che comincia la salita.
che fantastica storia è la vita…
che fantastica storia è la vita…..
…stò percorrendo di nuovo la salita….
ed ora una domanda rimbomba nella mia testa:
riuscirò a dimenticare il dolore e la rabbia?
riuscirò a ritrovare la voglia di fidarmi?
riuscirò a ritrovare il coraggio di amare?
Se qualcuno mi chiederà di “giocare” con lui…io lo farò con gioia, entusiasmo, cuore pulito ed ingenuo oppure lo guarderò con diffidenza chiedendomi “perchè?”
bhè…non lo sò….ho voglia di ritrovare me stessa….lo sò.
non sò se ce la farò.
ogni tanto la bambina dentro di me si affaccia…soprattutto quando ascolto la musica…ma si nasconde subito appena arriva qualcuno.
voglio giocare di nuovo….non voglio perdere la parte più bella e pulita di me, devo dimenticare il dolore, ….perdonare il dolore.
devo farcela….devo perdonarlo…non lo sò…non lo sò se ce la farò….
dovrei poter parlare con lui…ma ….cosa otterrei? avrei sempre paura che mi stia mentendo, metterei in dubbio ogni sua parola, ogni suo respiro.
non mi fido più di lui…non lo riconosco più…bhè….posso fare una cosa.
aspetterò un altro po’ di tempo, e poi….gli scriverò.
io non ce la faccio a chiudere qualcuno fuori dalla mia vita.
non sò provare disprezzo, ma soprattutto non sò fare il male massimo che si può fare ad un essere umano: ignorarlo.
ora non posso parlargli, non posso affrontarlo..è troppo presto.
ho bisogno di ritrovare amore nella mia vita…
amore per il mondo,
amore per l’aria,
amore per il cielo,
amore per la terra,
amore per le persone,
amore per me.
rivoglio il profumo dell’Amore nella mia vita.
che senso ha vivere senza Amore?

un fiume di parole (2)

ecco…la linea era nuovamente persa…ma stavolta invece di arrabbiarmi dentro e lasciar correre ho detto a chiare lettere ad E che volevo la connessione, che ne ho bisogno…stasera devo scrivere.
come dicevo prima? arrabbiarsi fà bene.
si è dato da fare…ed eccomi di nuovo qui.
la linea è tornata, ma i pensieri si sono dissolti…o forse mi ha assalita la malinconia.
o forse la stanchezza….le notti non dormo bene, e poi…sono due notti che faccio tardi, al lavoro sono giorni pesantissimi.
approposito, apro una parentesi professionale: se un giorno incontrerò qualcuno che avrà il coraggio di confessare di appartenere allo staff che ha ideato gli studi di settore….bhè…non risponderò delle mie azioni.
insomma…dicevo …ufff..adesso sono tra uno sbadiglio e l’altro…mi sento veramente esausta…ed anche piangere per circa un’oretta non è che mi abbia fatto questo gran bene…e poi…son due giorni che mangio pochissimo, la bilancia ne è felice…ma il mio umore un po’ meno.
insomma…cercherò di essere succinta: ma che ho fatto di male io agli uomini che ho amato per dover soffrire così?
di mio marito ho scritto qualcosina, poi…bhè in ordine cronologico abbiamo il mitico MV.
per chi non l’avesse notato segnalo che nel post precedente ha scritto un commento…non nascondo che la cosa mi ha emozionato e resa molto felice, anche perchè a quel commento è seguito un sms con il quale dichiarava (in termini un po’ diversi per la verità) di aver capito che non si è comportato in modo molto saggio con me.
resta a suo merito incancellabile che è una persona che stimo moltissimo, e con la quale è nato un rapporto strano, anomalo…ma bello come il sole.
l’amore per lui?….in questo momento ogni volta che ci penso…penso che quest’amore è stato (forse) la causa della cessazione del mio rapporto con F.
ci penso….e non posso rinnegare i miei sentimenti…e non posso neppure farmi capire, ci ho provato…cavoli se ci ho provato, ma inutilmente.
purtroppo ho capito che in questo mondo è difficilissimo comprendere un sentimento pulito, d’amore che non chiede nulla di concreto in cambio…un amore fatto solo di parole, di amicizia, di sorreggersi ed aiutarsi a vicenda.
ho cantato in questo blog questo sentimento…e mi vengono ora in mente le parole di un sacerdote che ho ascoltato qualche tempo fà: amare è vivere nella luce.
io amo…amo MV, amo F…non riesco più a dire amo E.
immagino Sully che avrà i brividi leggendo questa mia affermazione…ma come si sà scrivo di getto quel che penso.
forse è lui la radice di tutti i mali…l’unico per il quale non son riuscita a piangere.
lui che sull’altare un giorno disse che mi avrebbe amato come se stesso, per usare le parole bibliche “fino alla morte di croce” …e poi…in realtà l’amore per me veniva dopo un lungo elenco di altre cose.
non ho pianto…non ricordo neppure di aver provato un dolore forte come quello che ho provato per MV o come quello che provo in questi giorni per F.
mi sono sempre chiesta il perchè…e penso che la risposta sia tutta nel fatto che l’amore per lui è scomparso quando mi sono resa conto di quanto poco avessi significato per lui.
una specie di “chi non mi ama non mi merita” forse…non sò. forse se andassi in terapia per una ventina di secoli ci capirei qualcosa.
insomma….poi MV…il mio “venditore ambulante di sogni” (perdonami Sully se mi approprio della tua definizione) …ricordo che mi diceva tanti tanti tanti giorni fà che ogni risata, ogni momento bello sarebbe stato pagato a care lacrime.
bhè….qui il conto è indubbiamente troppo caro e te ne sei reso conto anche tu MV…come mi hai detto ieri.
poi F.
io non ci capisco niente.
cominciamo con un’ammissione di colpevolezza…quando ci vuole ci vuole.
precisiamo che ho deciso (se non cambierò idea tra 1 secondo) di riportare qui anche i ricordi di F…mi serve per metabolizzare il rapporto, ma lo farò con il tempo…voglio riassaporare ogni più piccolo ricordo.
quindi…ci sarà tempo e modo per i particolari, di fondo c’è che devo ammettere di non essermi comportata bene con lui.
cioè…l’ho riempito d’amore (cosa sulla quale si è trovato d’accordo con me parlando stasera) ma solo a fatti.
a parole …. non mi sono mai sbilanciata: era un mio modo di “non voler perdere la faccia” nei confronti di MV…in pratica ho fatto l’equilibrista dei sentimenti per un bel po’ di tempo.
non ho mai mentito….entrambi sapevano cosa accadeva nella mia vita ma devo ammettere che parlando di MV con F…anche se dicevo di amarlo…specificavo come un fratello e bhè…per lui leggere il blog è stato troppo.
mi ha accusato di aver fatto il doppio gioco…ma non è così.
ho solo amato entrambi, in modi diversi.
con Mv c’erano parole, la paura di perderlo…i giochi a rimpiattino, le canzoni…i vuoti e il blog…dove cantavo quello che rappresentava lui per me, la sua allegria, il suo modo d’essere che è straordinario.
con F c’erano parole, ma c’erano carezze, c’erano baci, c’erano ……..attimi che avevo sognato da una vita: F ha uno straordinario modo d’amare…quando ama diventa come una coperta, ti avvolge, ti scalda, ti protegge.
ed ora? ci sono solo io…e la presenza di tre uomini che ci sono, ma non ci sono.
E …. non è stato un caso che non ho pianto per lui.
MV…un sentimento d’amicizia o d’amore o chiamatelo come vi pare…che durerà nel mio cuore finchè vivrò.
F….rabbia, amore, dolore, passione, e voglia di lottare …ma se lui non vuole…lottare perchè? è giusto prolungare un’agonia se lui non vuole più lottare per quest’amore?
lui non vuole perdermi…me lo ha ripetuto stasera
tra tutto e niente lui certamente non vuole il niente.
vuole la mia amicizia…ma io non ce la faccio.
mi ha rimproverato: con MV ce la fai ad essere amica!
cavolacci…certo! ma con lui non ho condiviso quel che ho condiviso con TE.
tu hai avuto tutta me stessa…cuore anima e corpo.
lui solo cuore e anima.
e non sono una che non dà peso a queste cose, anzi….
ora però sono davvero troppo stanca….non sò quando riuscirò a postare di nuovo…ma quando lo farò…bhè…riverserò qui anni di vita…tanto di tempo ne avrò a bizzeffe.
e chissà che non sia d’aiuto a qualcuno….
bhè…sono veramente esausta…buona notte e sogni d’oro al mondo intero…
amare è vivere nella luce ed io in questo momento vorrei essere davvero una stella.
smack

un fiume di parole (1)

ho scelto questo titolo perchè stasera (connessione permettendo) ho intenzione di scrivere veramente un fiume di parole.
voglio sfogarmi, voglio lasciare su questo “foglio bianco” tutte le mie emozioni…ma mentre lo scrivo penso già che sarà impossibile.
bhè cominciamo.
come stò? ho iniziato a lasciare commenti in giro…dichiarando quanto mi sentivo male…ed ora và già un po’ meglio.
mi chiedo cosa penserà di me chi legge queste parole…chissà, forse faccio anche un pò pena, o penseranno che sono una persona senza dignità, o forse ad un pò di esibizionismo.
in pratica penso che sia solo un disperato grido di aiuto a chi in questo momento non mi può ascoltare, come il quadro l’Urlo…un urlo silenzioso che non sente nessuno…ma chissà forse è liberatorio.
infatti io ora mi sento leggermente meglio.
ho smesso di piangere e le mie dita scorrono veloci sulla tastiera, anzi…non sò come sia possibile ma ora un lieve accenno di sorriso stà nascendo sul mio viso.
vorrei scrivere fiumi di parole per ridare vita a questo blog che è come la mia anima…si stà disidratando.
immagino che saranno pochi che leggeranno tutto il post…solo i fedelissimi.
ed io qui scrivo per voi e per me.
iniziai a scrivere sul blog perchè volevo un colloqui con me stessa…ma poi ho scoperto che è bello e rassicurante sapere che c’è chi ti lascia un sorriso, una parola…insomma…ti fà sentire meno sola.
io temo la solitudine in un modo terribile.
una volta lessi che la solitudine è una specie di diapason, un dilatatore di emozioni: se stai bene da solo stai benissimo, se stai male da solo stai malissimo.
bhè…recentemente…hihihihihih…mi vien da ridere, il mio “recentemente” ormai annovera un numero di giorni che supera abbondantemente il migliaio, bhè dicevo recentemente non stò più bene con me stessa…e la solitudine mi fà veramente paura, quindi eccomi qui…qui a parlare con chi mi ascolterà.
la mia vita è……….non lo sò più cos’è
non sò più cosa sono.
vorrei dire maledetti uomini…ma sò perfettamente che non è colpa loro se soffro così.
è colpa mia…di questo mio caratteraccio.
amo troppo…e troppo è sempre sbagliato.
ho iniziato amando troppo mio marito, non vedevo i suoi difetti, se li vedevo minimizzavo, sopportavo e perdonavo quel poco che mi sembrava sbagliato o scorretto….e vivevo felice in una mia isola personale fatta d’amore e lavoro.
tutta casa chiesa e ufficio…e le mie colleghe mi guardavano di sottecchi dandomi già allora della perfettina…e poi scherzavano sempre dicendomi che ero una classica “acqua cheta”….ridacchiavano pensando a cosa avrei potuto combinare se le acque si fossero agitate.
ora non ridacchiano più….sono addolorate sinceramente di vedermi ridotta così, sono le persone che purtroppo per loro passano più tempo con me e son quindi costrette a sorbirsi i miei sfoghi, i miei racconti a puntate sulla telenovela della mia vita e aspetto quanto mai sgradevole si devono pure sorbire le mie lacrime.
bhè…facendo un rapido scorrimento sulla mia vita devo dire che mi marito è quello che mi ha fatto piangere meno.
anche se è stato lui il primo ad innescare il meccanismo del dolore.
lui il primo a picconare i miei sogni.
ma ero all’inizio della mia odissea…quindi il dolore era contenibile…o forse l’ho solo inscatolato ed è ancora tutto qui.
ecco…un gran brutto difetto che avevo: non mi arrabbiavo quasi mai.
quindi non mi sfogavo..tenevo tutto dentro, cercando sempre una giustificazione per tutto, una motivazione, una sorta di perdono.
invece arrabbiarsi fà bene…fà molto bene.
ho scoperto i vantaggi dell’adrenalina quando sei molto depresso.
una bella arrabbiatura ti fà passare tutti i momenti di depressione…quelli per intenderci nei quali passi il tempo, quei minuti che ti durano come millenni a chiederti perchè stai rubando ossigeno su questa terra agli altri esseri viventi che ne hanno bisogno.
ops….stavo dimenticando che la linea potrebbe cadere da un momento all’altro…anche se per una sorta di miracolo stasera sembra tenere, forse il mio angelo custode ha capito che era ora di fare qualcosa e stà lui a tenere i cavetti….ha capito che stasera o scrivo e mi sfogo oppure…diciamo che potrei passare la notte a piangere.
bhè…fine della prima puntata, al prox post

parole parole parole

rieccomi…è passata una settimana…piena di parole…parole.
Ripreso il lavoro, con tanta buona volontà.
…nota negativa: ti sei ingrassata! azz….le mie colleghe se ne sono accorte.
a parte che era impossibile non accorgersene.
Cmq…presa da un secolo la decisione di riperdere i Kg indesiderati, non ce la faccio. Amara constatazione. Ci riprovo…da domani riprovo.
Pensa che bello se per carnevale mi potessi mascherare da Lara Croft!!!hihihiihihi….anzi…hahahhahahha…….quasi impossibile, ma mai dire mai.
e poi…..cavoli…sai che depressione mo’ che escono tutti i calendari pieni di Wonder woman tutte perfettissime e che ti fanno sentire letteralmente un rifiuto?la vedo dura…non ci stò con la testa, questo è il problema.
Vedremo…
Per quanto riguarda le amicizie vecchie e nuove, settimana splendida.
Non mi ero sbagliata ad aprire il mio cuore…solo devo controllare la mia fame d’affetto. Non è colpa di nessuno se io non ho un vuoto affettivo ma un abisso.
Lunedì ho trovato una bella sorpresa.
Premessa: a maggio hanno eliminato dal giardino condominiale dove lavoro un bellissimo albero di mimosa, colpevole solo di…di esistere.
Bhè…….evviva la natura!!! Al suo posto alcune decine di piantine di mimosa hanno invaso tutto il giardino, è uno spettacolo della vittoria della natura sull’uomo, che bello.
Martedì sono stata felice: un sms inaspettato e parole calme, misurate, dolci per aiutarmi a riflettere sulla mia vita, di nuovo grazie.
Mercoledì con la mia amica in palestra…tante parole (abbiamo chiacchierato ininterrottamente quasi 3 ore, ancora un po’ e ci cacciavano via), tante tante tante risate, (hahahha…sarebbe stato imbarazzante spiegare all’autombulanza come mai io avevo il naso frantumato e la mia amica quasi finiva spaccata in due…hahhahaahah)
Giornata difficile giovedì…parole cattive…da dimenticare, ma impossibili da dimenticare da parte di colei che dovrebbe amarmi incondizionatamente, invece…lo fà solo a patto che io sia un burattino nelle sue mani. Consigli che non accetto, rimproveri…
stai sbagliando tutto… in pratica come se la mia vita fosse un susseguirsi di errori su errori, per una che è nata sentendosi ripetere di non sbagliare mai, che un errore ti rovina la vita. Vorresti sparire, se non esisti non sbagli.
Venerdì…ho cercato di dimenticare le parole di giovedì, ma è ogni volta più difficile, anche perchè in qualche modo hanno condizionato i miei giorni successivi. Credo che ciò e come è stato detto ha prodotto ripercussioni su una persona, e questo mi stà spiazzando, come se non fossi già abbastanza confusa.
Sabato…MV abbiamo parlato…ti ho chiamato a pranzo, ma non ho detto una parola,sono rimasta in silenzio.Tu mi hai richiamato nel pomeriggio. Non ti chiedo nulla se non di parlare con me ogni tanto, ma non riesco a capirti. Tu vuoi tutto o niente almeno così dici a parole e poi…l’ennesima ferita: “tra un po’ non ci sentiremo più”, “non sai più se parlare con me ha un senso”, e poi mi hai chiesto come trovare il mio blog. Non te l’ho detto, come risultato mi hai dato della qualunquista in tono dispreggiativo…tante tante parole, tutto e il contrario di tutto.
In conclusione…la cosa più importante della settimana è la domanda che mi ossessiona da un pò: cosa vuoi fare della tua vita? Me lo hanno chiesto in tanti.
Non lo sò.
Sò cosa volevo. Sò che forse quello che volevo in realtà non esiste e che è diventato impossibile che i miei sogni si realizzino, le cose in cui credevo si sono disperse come neve al sole..
quindi…cosa fare? è come se fossi ad un incrocio. La via che avevo iniziato a percorrere tanto tempo fà mi ha deluso, troppo profondamente deluso. prosegue di fronte a me…ma…non ho più intenzione di continuare a percorrerla, ma so’ che questo costa tanto dolore, sofferenza.
ci sono altre indicazioni…altri sentieri.
Ma…andare dove? perchè?
e poi…sinceramente ho paura.
Non paura dell’ignoto o paura di soffrire.
Ho paura che il dolore sia qualcosa di contagioso…che passi da una persona all’altra, come l’amore, la gioia. E non vorrei far soffrire nessuno per causa mia.
eppure sò di aver causato, causare dolore e che lo farò anche domani e poi ancora, per decisioni che ho preso e che……devo trovare la forza di portare a termine se è vero come è vero che credo ancora in qualcosa di grande.
Anche la mia amica ha sofferto tanto. La sua sofferenza l’ha portata a chiudersi in una rocca quasi inaccessibile, spero che ne esca presto.
Io invece ho reagito quasi sdoppiandomi.
Una parte di me vorrebbe scomparire…nulla ha senso, mollare tutto…disillusione totale sia sul piano personale-familiare che su quello sociale…non si sà più in cosa credere.
una parte di me…non vuole mollare, anzi. In fondo sò che tanti mi vogliono bene, mi conoscono, mi stimano. Amo le persone, amo chi mi sorride e mi parla, amo amare…e lotto continuamente per essere accettata.
La mia vita è diventata una sorta di staffetta tra le tante me stessa che convivono nel mio cuore, nella mia testa.
Provo a non arrendermi…combatto…e alterno momenti di felicità e di dolore…se solo accettassi di vivere come mi consigliano…come sarebbe semplice. Squallido, grigio, contrario a me stessa…ma semplice.
Che confusione.