oggi…..uguale a ieri, e domani?


Dopo il tam tam che ho visto nei blog per lo scalpore suscitato dal film
Fahrenheit 9/11 ieri sera sono andata a vederlo.
Ho fatto bene…e nella mente è riaffiorato il ricordo di qualcosa letto un po’ di tempo fà….e stamani l’ho cercato e ritrovato.
Sicuramente tanti li conosceranno già, ma per chi non li conosce ecco i versi scritti da Trilussa in occasione della prima guerra mondiale (poi ripresi da Claudio Baglioni).
L’espressione di un’amara e disincantata saggezza popolare che – purtroppo -non sbaglia.
Tratta da Da La Guerra a la Pace (1914-1919)
La ninna-nanna de la guerra
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vô la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujrmone
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co’ le zeppe,
co’ le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucilli
de li popoli civilli…
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza…
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Ché quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe’ li ladri de le Borse.
Fa’ la ninna, cocco bello,
finché dura ‘sto macello:
fa’ la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So’ cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe’ quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

ottobre 1914 Trilussa
…..
Per concludere un altro verso di Trilussa…per tutti quelli uccisi (o feriti) in guerra e in pace…e per chi resta e ricorda o guarda impotente i telegiornali
Una lagrima amara per chi nasce,
una lagrima dórce per chi more
…forse arriverà “un domani” in cui TUTTI dovremo rispondere a delle domande, perchè abbiamo agito in un certo modo…o perchè non abbiamo agito ma siamo solo rimasti a guardare….

ieri, una giornata diversa dalle altre.

Ieri mattina la me stessa battagliera, consapevole di chi sono e cosa voglio è uscita fuori.
Ti ho chiamato dal bagno dell?ufficio. So che ti dà fastidio?ma tanto?non l?hai neppure capito.
Mi hai risposto scocciato ?che c?è??
Io: ti devo parlare.
Tu: cosa devi dirmi?
Io: vorrei sapere come devo comportarmi con te?odio parlare da sola.
Tu: va bene?prova più tardi.
Io: che vuol dire prova? Non hai la certezza di potermi dedicare 5 minuti? Cosa vuol dire ?prova?? Sono stanca di provare. Non puoi trovare 5 minuti per me?
Tu: certo che posso.
Io: allora quando?
?????silenzio?..linea interrotta.
Provo a richiamare?il cell squilla?nessuna risposta.
Ore 13.07?mi hai chiamato?non ti ho risposto.
Ore 20.08 ?mi hai chiamato ?.non ho risposto.
Ore 23.50..ho provato a chiamarti?cell occupato.
Stavolta non mi sono fatta del male?non ho riprovato più. Fai quello che vuoi, sento che ti fa? stare bene, ti rende felice.
Mi sono anche data una motivazione al nostro NOI.
Ho riletto i tuoi messaggi?.e credo che la chiave sia lì.

Dovevo essere presente nella tua vita in quel momento?darti un punto d?appoggio forte al quale sorreggerti. Qualcuno ha deciso che ero la persona giusta?che ce l?avrei fatta a reggere il colpo?devo ammettere che un altro po? e Lui lassù avrebbe sbagliato i calcoli?.stavo per precipitare io dopo aver salvato te
Sono entrata in chat?.ed ho incontrato una persona interessante, si occupa del mio stesso settore e mi ha chiesto (ovviamente) quasi subito il num. di cell. Mi sono comportata abbastanza da stupida devo ammetterlo. Mi sono presentata sotto forma di femmina ? mangia maschi – ultra sicura di me.
Un falso?.ma lui pare averci creduto?forse non è neppure un falso?solo una delle centomila me stesse che resta sopita e poi un bel giorno torna a galla.
Non mi interessa più che provi a chiamarmi solo se ti cerco io.
Non voglio che tu mi cerchi perché ti faccio pena o per chissà quale motivo.
Ti promisi che per te ci sarei stata sempre.
Manterrò la promessa?mi ritroverai…quando io avro’ ritrovato me stessa e avrò ricostruito un po’ dell’autostima che tu hai distrutto

ieri ed oggi

21/6
come mi sento oggi? chi sono oggi?….cavoli…mi viene in mente un’altra canzone di R.Zero
voglio un identikit “carta e matita presto io sono qui… qui e qui io reinventero’ senza ipocrisia una faccia autentica: la mia.”
dopo una domenica con la testa a posto…una serata che vorrei cancellare (sono stata in chat uffa…..non ci metto più un dito, ho deciso!!) per come ha scombussolato le mie idee (pero’…come è facile condizionarmi… farmi vacillare….e si che lo so’…ormai è tanto che sono una che si è costruita una corazza fatta di foglie secche e pula…basta un soffio di vento e mi ritrovo con anima e cuore scoperti, fragili, immensamente fragili e corruttibili) basta un nonnulla per incrinare le mie certezze…e basta un nonnulla per farmi tornare irremovibile, forte decisa, quasi granitica nelle mie decisioni.
stamani guidando guardavo il cell…come avrei voluto che non esistesse più, mi ero fatta un bel discorso saggio…mi sono detta: devi farti un’igiene mentale..pulire cio’ che inquina i tuoi pensieri
si….
ed ora lui mi manda un mess.:…per fortuna che ci sei tu che mi regali il buonumore: pensandoti vivo.
…..non fa’ ridere tra le lacrime? io, dico…io…io…io che regalo il buonumore a qualcun’altro??
cavoli…ok…io sono strana…facile che sembro un giullare mentre il cuore è in pezzi..ma cavoli dirmi che regalo buonumore è …follia.
Non fosse poi per il discorso che gli ti ho fatto venerdì sera…e al quale ogni tanto fai riferimento.

come faccio a pensare a me? come faccio a farti male?…ma non ti faro’ più male a volerti bene?
puo’ un bel sentimento essere negativo?..forse si…

ecco…ben tornato equilibrio.sono scesa a prendermi il panino e la realtà mi avvolge tranquillizzante.
sono ben 13 anni (mese più, mese meno) che lavoro qui. mi conosco tutti.
tutti sanno che possono aspettarsi da me un sorriso che non ho negato neppure nei giorni più bui.
il fioraio, il fornaio, il barista (anche perchè lui è un mio amico ventennale) le varie cassiere…due chiaccchiere qui due chiacchiere là.
l’importanza di un sorriso….. la mia vita non è male.carissima me stessa, hai dimostrato più volte che non ti arrendi quando c’è da combattere (ricordi i complimenti di tutti per i risultati che hai ottenuto con la dieta?) e che dire del lavoro? Non hai mollato quando volevano schiacciarti…(so’ cosa significa Mobbing…l’ho vissuto) ed ora sei ancora qui…e il tuo capo dice che sei stata un ottimo acquisto…e sorvoliamo su quando mi fa’ i complimenti per il modo in cui approfondisco i problemi.
Ho sempre ricevuto attestati di stima…non ho mai avuto un amico che mi abbia chiuso le porte in faccia…anzi…
semmai sono io che ho chiuso fuori qualcuno dalle mie “simpatie”.
Amici e parenti sanno che possono contare su di me…(sono una procrastinatrice è vero…ma le cose importanti magari l’ultimo giorno ma le concludo tutte)…
insomma….sono solo le 14.11 in questo momento…e cavoli.
riepilogo:
mi sono svegliata stamattina pensando che fosse domenica e volevo restare nel letto a dormire.
pausa indaffarata ed attiva di vita vera
in macchina rieccomi sola con i miei pensieri….e ripiombo nel buio..vorrei essere un oggetto inanimato per non poter pensare ed agire, mi parlo e mi dico che è ora di finirla…metterci un punto,quindi … perfettamente in sintonia con la mia personalità multisfaccettata, confusa e caotica, agisco precisamente al contrario.
(pausa di lavoro…la testa deve pensare “anche” a questo)
pranzo…spiraglio di sole di vita vera, in mezzo a gente vera che conosco da tanto tempo.
risalgo e ritornano i pensieri…tutti legati a quel maledetto cellulare…alle voci fantasma che lui porta con sè.
mi faccio paura da sola…come posso parlare di voci fantasma per persone che ho amato e amo???
ecco…devo lentamente allargare gli spazi di vita vera a scapito delle fantasie.
ecco la cura.
decisione presa…si…ma per quanto tempo, per quanti minuti/secondi non cambierò idea? o per quanto tempo le altre me stessa non faranno capolino per dirmi che è meglio provare a vivere che non provare e morire dentro?
22/6
forse il dolore che provo adesso è la cosa giusta. Ci siamo aiutati…abbiamo camminato insieme un tratto di strada.
il bello dell’essere uomini è che io tendo un braccio a te quando precipiti, tu dai un bicchiere d’acqua a me quando ho sete…se ci lasciamo liberi entrambi potremo volare verso nuovi orizzonti e forse…
forse trovare la famosa mezza pera del nostro primissimo discorso..
e poi…lasciarsi fà male, vero…
<>
Mi hai chiesto “tu come stai?”…ti ho risposto sinceramente…ho sentito che la tua domanda nasceva dal cuore.
ti ho detto “di fuori abbastanza bene” e tu: e dentro?
“….dentro non lo sò”.
so’ solo che quando me l’hai chiesto una terribile voglia di piangere è nata nella bocca dello stomaco ed è salita velocemente fino alle iglia…. ma questo non te l’ho detto.
Non mi hai sentito piangere…no. Solo due lacrime ho versato da sola…e poi via, sono qualcosa di cui bisogna vergognarsi.
Non si può piangere per amore in questi tempi, soprattutto per amori gratuiti, quelli che non danno niente.
In questo mondo ha senso solo qualcosa che ti dà qualcosa…non qualcosa che si accontenta di ESSERE e si basta da solo.
quando parlavo del mio amore per mv…cosa mi sono sentita ripetere allo sfinimento?…cosa ti da’?
nulla…non mi da’ nulla, nulla altro se non vibrazioni del cuore, voli dell’anima. Non dovrebbe essere questo che dà l’amore?

Giochiamo a “ieri”

Giochiamo a “ieri” –
Io, la fanciulla a scuola –
Tu – e l’eternità –
la favola mai raccontata.

Il dizionario saziò la mia fame –
I logaritmi –
vino assai secco –
la sete –

Eppure non dev’essere proprio così:
i sogni colorano il sonno
e l’accortezza dei rossi, il mattino,
s’insinua e scuote la persiana –

La vita era ancora in embrione
scaldavo il mio guscio
quando tu sconvolgesti l’ellisse
e l’uccello, così, è caduto.

Sbiadisce l’immagine delle manette,
– dicono – agli occhi di chi è da poco libero –
Nulla per me è più familiare
della libertà –

Il sonno – la notte –
mio ultimo atto di riconoscenza –
La luce che entrava – il mattino –
il primo miracolo.

Sarà dato all’allodola di rientrare nel guscio
e volare, più leggera, nel cielo?
Non saranno le catene di oggi
più dolorose di quelle di ieri?

Sulla pelle di chi,
assaporata da poco la libertà,
è di nuovo dannato, non sarà
più profondo, il peso delle inferriate?

Dio dei ceppi,
Dio dei liberi –
Non mi sottrarre
la mia libertà.

(1863) Emily Dickinson

come potrebbe esistere una vita senza poesia? che sapore avrebbe? di che colori sarebbe vestita? …….no……Calliope non interrompere il tuo lavoro…. senza poesia un uomo è come un ramo secco

ieri…oggi…

stamattina…una bella giornata.
se ripenso a ieri…mamma mia quanti brividi.
una giornata così era un buon mesetto che non la passavo, invece mi ha riportato in mente cosa provavo.
bella scena…una domenica pomeriggio…loro sono usciti per andare a giocare, io a letto…depressa…mi sentivo male…debolissima…freddo addosso…e le lacrime che non vedevano l’ora di scendere.
Due pensieri in fila nella stessa direzione e come se avessi varcato le porte del tempo…rieccolo lì il dolore.
Lo sapevo che c’era…non mi ero mai illusa che fosse passato, ma sentirlo tornare a galla con tutta la sua potenza, mi ha quasi spaventato.
….perchè oggi sto’ meglio? un pensiero positivo…uno dei pensieri positivi che viene a salvarmi quando tutto diventa nero e basterebbe nulla per farti dire: stop, basta, sono stanca – fermate il mondo, voglio scendere.
Mi sono detta…perchè combatto questo sentimento? perchè quasi sembra che me ne debba vergognare?
Ho amato…semplicemente questo, forse il mio amore era mal riposto…ma cosa ci fa’ dire questo? quando amiamo..la persona è sempre quella giusta, anche se ci lascia distrutti in mille piccolissimi pezzettini.
l’amore è arrivato da solo..non l’ho chiesto…e da solo se ne deve andare.
Ho provato di tutto per smettere di amarlo…di tutto.
Niente…niente da fare. Questo sentimento è la’…più cerco di spingerlo a fondo…più risale a galla.
L’unica cosa che mi resta da fare è godere del calore che mi dà pensare che lo amo ancora, anche se lui mi fa’ del male forse involontariamente.
Quante volte mi hai detto basta, consapevole della mia sofferenza, ma come puoi vedere…non è servito a nulla.
Non ti ho mai avuto, non ti avro’ mai…ma non è un buon motivo per non amarti.