il caso, il libero arbitrio, la necessità…..il destino

Vi siete mai chiesti perchè la nostra vita và in un modo invece che in un altro? In che misura certe scelte sono state realmente nostre consapevoli decisioni o è stata la necessità o il caso fortuito ad operarle al nostro posto? Perchè aspettiamo per tanto tempo che qualcosa accada (un evento non determinabile da noi) poi…quando magari non aspettiamo più quell’evento improvvisamente accade e ci lascia spiazzati? Perchè oggi siamo felici e domani soffriamo? Dipende sempre da noi?
La madre di Forrest Gump sostiene che ognuno di noi fà il suo destino…
ognuno deve fare del suo meglio con ciò che Dio gli ha concesso… ma poi…conclude dicendo che la vita è una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita.
o forse…siamo come piume…che il vento trasporta in alto fino al cielo…fà rotolare per terra tra foglie e polvere e poi…riporta in alto nuovamente…
o forse la vita è ….una meravigliosa irripetibile magica alchimia di tutto un po’?

“Queequeg ed io eravamo tranquillamente occupati a tessere ciò che viene chiamata una stuoia a spade, per rendere più robusta la nostra lancia.
Mentre continuavo a passare e ripassare la riempitura o trama di merlino tra i lunghi fili dell’ordito usando le mani come spola, e mentre Queequeg, messo di fianco, faceva ogni tanto penetrare la pesante spada di quercia tra i fili e, volgendo pigramente lo sguardo sull’acqua, metteva a posto ogni trama con noncuranza e inconsciamente, in quel momento regnava ovunque una così strana atmosfera di sogno, dico, sulla nave e sul mare, rotta soltanto dal rumore intermittente della spada, che quello sembrava il Telaio del Tempo ed io stesso una spola che continuasse meccanicamente a tessere il Destino. Ecco i fili fissi dell’ordito soggetto ad una sola vibrazione sempre uguale e ricorrente, calcolata per permettere appena l’incrocio con altri fili. Questo ordito pareva la Necessità . E qui, pensavo, io stesso, con le mie mani, uso la mia spola e tesso il mio destino su questi immutabili fili. Frattanto la spada di Queequeg, indifferente e impulsiva, batteva di traverso di quando in quando la trama, o per storto o forte o piano, come capitava: e questa differenza nel colpo conclusivo produceva un corrispondente contrasto nell’aspetto finale dell’opera: questa sciabola appartenente ad un selvaggio pensavo, che in modo definitivo dà forma a trama e a ordito, questa disinvolta sciabola indifferente dev’essere il Caso: sì, il caso, il libero arbitrio e la necessità per nulla incompatibili, che agiscono tutti intrecciati l’uno nell’altro.
La dritta trama della necessità, che non si lascia distogliere dalla sua rotta finale, e anzi, con ogni vibrazione alterna, tende soltanto a questo; il libero arbitrio, sempre libero di manovrare la sua spola tra fili determinati; e il Caso che, benchè limitato nell’azione entro i diritti limiti della necessità, e obliquamente soggetto, nei movimenti, al libero arbitrio, benchè così circoscritto da entrambi, il caso che alternativamente regola tutti e due e dà agli eventi l’ultimo colpo, quello determinante.”
– MOBY DICK – Herman Melvill

smack

3 risposte a “il caso, il libero arbitrio, la necessità…..il destino”

  1. :: E’ un discorsetto lungo e complesso… e non penso possa essere affrontato in un commento…
    cerco altro…
    Posso solo dire brevemente che molto di ciò cha accede è frutto edlla nostra percezione…
    La percezione, attenzione, non è visione…
    Ma è ciò che noi vorremo noi fosse la realtà… la proiezione dei nostri desideri ed aspettative egoistiche piegate ed adagiate come un velo sulla realtà che così non ci è dato quindi di conoscere… perchè noi stessi la occultiamo…
    Spesso però il “caso” o il “destino” (non il libero arbitrio) è attirato dal nostro modo di “percepire” le cose…
    Una visione negativa, richiama eventi negativi… li attrae…
    La visione della realtà è ben diversa…
    é riuscire a cogliere ciò che in effetti essa è scevra dai condizionamenti della nostra mente…
    Presa da molteplici punti di vista e quindi resa obiettiva, essa allora può apparirci come veritiera… altrimentisarà solo o una parte di realà o parte di una nostra realtà illusoria.
    Destino, caso e compagnia bella… li penso forse come la madre di Forrest Gump…
    Siamo noi che camminando decidiamo del nostro destino… col nostro libero arbitrio…
    Alcune cose sono scritte… ma noi possiamo anche non accettarle…
    Per certi versi è un dogma ed un mistero fusi insieme…
    Ci si crede e lo si dà per buono… ma non lo si può arrivare a comprendere appieno…
    Comunque penso che tu non debba aspettarti nulla…
    ed è tremendamente vero che nel momento esatto in cui non si cerca, magari dopo aver cercato una vita, si trova inspiegabilmente ciò che si stava cercando…
    Impara a non farti aspettative… prendi ciò che istante per istante la vita ti regala…
    anche se sembra poco o niente, it assicuro che così non è…
    E poi… non è fantastico quel senso di “spiazzamento” quando una cosa inaspettata ma desiderata accade?
    Se non ci si attende mai nulla, tutto sarà sempre un dono… so che non è facile, ma ti assicuro che è possibile… basta imparare a saper vedere… non a pensare di vedere…
    A vivere… non pensare di farlo.
    Essere felici.. soffrire…
    Fa sempre parte del vivere…
    ed anche se il dolore esiste, ed è utile (sì, ti sembrerà assurdo ma è proprio così)…
    Un attimo di felicità vale bene un pò di sofferenza… e potremmo mai riconoscere la gioia senza aver mai provato il suo esatto opposto?
    Ecco a cosa servono le discese ripide… per apprezzare le salite… le vette altissime ed irraggiungibili…
    Lo sai a memoria Forrest Gump eh?
    MI piace la metafora della piuma… ed asprime in due parole cosa ho ecrcato di dire fino ad ora.
    Ti lascio un bacio. ::

  2. un bel post
    La vita è un insieme di tutte le cose che hai citato, qualcuno si fa trasportare dal vento mentre qualcuno nuota controcorrente……la meta è sempre la stessa…..vivere
    ciao

  3. digi…digi…mi parli del valore di un attimo di felicità…se stò qui è proprio perchè ho imparato a sublimare ogni istante bello di vita,e non lo dico tanto per dire.
    Non per nulla in questo scarnissimo blog ho inserito una sola ed unica frase della quale ti trascrivo un pezzettino: ..ogni istante giocondo di cui benigno un fato di goder mi concede dal profondo.

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