…eppur si muove…


…eppur si muove.
c’è stato un periodo che MV mi “apostrofava” sempre con questa famosissima frase…senza spiegarmi cosa Lui intendesse esattamente dirmi.
E’ una sua specialità il chiaroscuro… tutto ciò che deve essere interpretato….ciò che non è limpido alla vista ma è suscettibile di interpretazione libera.
L’ultima volta che ho avuto il piacere di parlare con Te…parlare ovviamente per me è Parlare…non sentirmi chiedere come venerdì “sei tu che chiami con l’anonimo?” due parole…tanto per aver chiaro che…tu sei sempre tu, dicevo, l’ultima volta mi hai parlato mi hai detto che dovevo ascoltare Laura non c’è…parole per me.
bhè…gli ho dato almeno tre interpretazioni diverse…ma…tanto sò che mi potrò ritenere fortunatissima se avrò il piacere di parlare di nuovo con te fra x giorni…quindi…ricevere chiarimenti sarà molto improbabile.
ed io?
io…forse non sono più io…ovvero non sono più quella che ti piacque tanto tempo fà,…anzi sono quasi certa che oggi non ti accorgeresti neppure di me.
Mi guardo…stavolta non allo specchio (a quello ci ho rinunciato) ma dentro.
Mi vedo…vedo il mio cuore.
sai…è diventato più grande.
molto ma molto più grande.
e poi cos’altro?
bhè…non posso vantarmi di caratteristiche precise…non ho questa fortuna.
Le mie colleghe dicono che sono una bilancia “sbilanciata” ..ovvero oscillo da tutte le parti, non resto mai ferma…e questo mi dà mille ,ops – tanto per rimanere in tema con il blog – centomila modi d’essere diversi.
e poi…se ripenso alla mia vita…penso sia normale che io sia un po’ anormale.
hehehheh…adesso quando parlo con le mie colleghe premetto “sul mio pianeta”…tanto per dire che viviamo in due mondi diversi, io su uno tutto mio…come il famoso Piccolo Principe e tutti gli altri su questo.
forse sono un po’ stanca di sentirmi ripetere che sono diversa…che ho un modo di ragionare tutto mio…e ripenso ad un vecchio adagio
“Ciò che ti rende unico è anche ciò che inevitabilmente ti condanna alla solitudine.”
allora….sola in verità non sono.
tanta gente che mi vuole bene…che non disdegna passare una serata con me, diciamo che sono una buona compagnia…e poi…di recente con me non ci si annoia (ho un sacco di cose da raccontare).
Ho riletto il mio primo post…sembra quasi che non sia passato un anno.
anche allora pensavo che con Te fosse finita…non c’eri mai..e Tu sai com’è finita.
Scrissi che volevo imparare ad amarmi.
Non credo di esserci ancora riuscita…anzi.
Anzi tutti coloro che mi vogliono bene direbbero di no.
Sono sempre l’ultimo dei miei pensieri…prima di me c’è il resto del mondo.
ma come allora…anche oggi capisco che così non và.
nota positiva ma in realtà non sò realmente quanto…è che non piango quasi più.
alterno momenti di cocente disillusione permeata da uno strano dolore a momenti nei quali vorrei brillare come una stella…illuminare il mondo con un immenso sorriso insomma.
Eventi che dovrebbero essere dolorosi…mi colpiscono in profondità, mi fanno restare per un attimo intimamente accasciata…ma poi mi rialzo..e nella mente un pensiero: “nessun dolore”
o meglio…un malessere diffuso…una sorta di tristezza intima…qualcosa che si distribuisce in tutta l’esistenza come se fosse un’onda ad urtare contro una corazza…non penetra…ma avvolge il tutto.
conoscendoti sapevo che non era altissimo il rischio che tu venissi a leggere…chissà..magari lo farai una sera che non hai altro da fare…oppure (se sono fortunata) una sera che chissà quale evento ti riporterà alla mente i nostri momenti belli, forse più che belli…sarebbe giusto chiamarli buoni, ma anche immaginandolo…constatare che non l’hai fatto un po’ mi fà dire “cosa ti aspettavi? il miracolo? ha ragione lui…sei proprio scema.”
Tu sei stato la cosa più Buona che potesse capitare nella mia vita…te l’ho scritto in uno dei tanti sms che non sò se ti è mai arrivato:
“sei un dono di Dio per me…” sei il pensiero che mi dà la spinta e la volontà di migliorarmi sempre, grazie con tutto il mio cuore, foverer”
sai…talvolta penso che dovrei arrabbiarmi con Te, cercare di dimenticarTi…ma se malauguratamente dovesse capitarmi sarebbe come creare una voragine nel mio cuore.
ma…c’è una parte di me che si ribella.
una parte di me urla che devo ricominciare a vivere.
una delle centomila me…cerca di spezzare queste catene che legano il mio cuore…..cerca in tutti i modi di liberarsi.
una delle centomila me vorrebbe tornare azzurra…bella…sorridente nell’anima.
sorrido pensando a chi mi trova simpatica…quando dentro mi sento una senza vita.
ma sono stanca di questo.
devo trovare un modo per continuare ad amarti…ma devo riprendermi la mia vita…
riprenderla veramente…anche per Te
ci ho provato…ma tu..
TU sei il sale
Tu sei il sole che illumina i giorni altrimenti grigi
TU sei la pioggia che torna dopo giorni di siccità
Tu sei un papavero in un campo di margherite
Tu sei TU…
ma …io non voglio più vivere all’ombra di una tua parola…non è giusto nei confronti dell’unica vita che Dio mi ha concesso di vivere.
ripenso ad una scena di una sit-com che ho visto sabato mattina, riporto qui lo scambio di battute tra i due protagonisti della scena:
A- ho paura del dolore
B- il dolore che un aspetto della vita…ma tu vedi solo quello
tu credi che il dolore ti elevi…ma in realtà ti rende unicamente più solo.
e la solitudine….è una strana dimensione nella quale non sò muovermi… mi affascina e mi spaventa nel tempo stesso.
bhè..un fiume di parole che vuol dire tutto e niente, pazienza.
scriverò qualcosa di intelligente, simpatico o bho’… un’altra volta.
ma…eppur di muove…
qualcosa stà cambiando…la notte lascia il posto al giorno e viceversa…
…ogni giorno ed ogni notte uguali e diversi.
smack