il domani inizia adesso


E non fà che ripetermi che devo “ricominciare a volare”.
Ma…come faccio a volare se, una per volta, mi sono state strappate tutte le piume?
eccomi….sono un piccolo uccellino…solo, nudo, spiumato, infreddolito, impaurito.
la mia natura sarebbe volare…ma come faccio in queste condizioni?
l’unica possibilità che mi resta è trovarmi un piccolo caldo rifugio, con un piccolo spiraglio sul mondo esterno…quel tanto che basta per far passare i raggi di sole e nutrire la mia anima della bellezza del mondo, quella che c’è senza chiedere nulla in cambio.
rivoli d’acqua piovana che scorrono brillanti come fili di perle, un petalo portato dal vento, un insetto che gironzola tra i fili d’erba, una foglia secca che si mescola al terreno in un ciclo di vita e morte senza soluzione di continuità.
insomma….godere dei sorrisi di mio figlio, gioia da me involontariamente ed inconsapevolmente accantonata, sorridere a qualcuno che incontri per strada, scrivere una mail ai miei amici…e magari leggere le loro risposte piene di calore come al solito, ecc…ecc..
ecco…e nel far questo son certa che le mie piume nel frattempo ricresceranno…e quando sarò pronta tornerò a volare.
e quel che mi aspetta è un cielo immenso, alti alberi difficili da raggiungere, venti intensi che mi trasporteranno lontano.
sò che il cammino che mi aspetta è difficile, sarò sola a percorrere la mia strada, io e Piccola Freccia.
ho inseguito i miei sogni…ed oggi non me la sento ancora di dire
se il sogno è perso oppure no.
sognavo l’amore…ed io amo…e forse non ho mai amato così tanto prima, quindi…posso dire di aver perso il mio sogno?
no…anzi.
l’amore è quello che proviamo, non è che quel provano gli altri per noi.
potremmo essere circondati da persone che dicono di amarci e non
sentire neppure per un attimo quel calore misterioso che ci scalda il cuore.
invece io sono fortunata.
amo….ho amato E di un amore calmo, dolce, razionale, un amore tenero che ancor oggi ci fà aiutare l’un l’altro.
amo….ho amato MV di un amore incomprensibile, un amore quasi ultraterreno, un amore fatto solo di parole ed emozioni, un amore così strano che ancor oggi c’è lui che mi regala consigli e critiche.
amo….Franco, di un amore terreno, passionale, fortissimo che mi ha quasi portato a perdermi..e per capire cosa sarà di questo sentimento ho bisogno di tempo per decantare il dolore.
…..si, forse non sono stata ricambiata in egual misura, ma chi può dirlo?
sò cosa ho provato e sò quanto è diventato grande il mio cuore per contenere tutti questi sentimenti.
amo Piccola Freccia….e se oggi non vivo a Torino è perchè ho capito che la mia felicità non valeva più della sua.
e amo il mondo intorno a me….ogni raggio di sole, la luce bianca della luna, l’immensità del cielo stellato, la forza e la dolcezza del vento, i colori delle piante.
tanto dolore mi ha portato a diventare sorda a tutta la musica del mondo.
tanto dolore mi ha portato a diventare cieca ai bisogni degli altri intorno a me.
ma oggi….eccomi qui con la voglia di rimboccarmi le maniche e ricominciare ad amare…sempre di più…perchè è proprio nel momento che ci rendiamo conto che il mondo stà morendo per mancanza d’amore che dobbiamo lottare più forte…ed io invece…stavo per arrendermi.
ma non lo farò…e non smetterò di amare tra queste pagine coloro che amo, non è sbagliato amare perchè non si è ricambiati come vorremmo.
ed anche se sento – non sò perchè – adesso una lacrima pronta a scendere…
sò che ho ritrovato la strada da percorrere, amare, amare ed ancora amare.

domani

Mani che ci tengono vicini
sogni che ci mandano lontani
Lascia che la vita ci sorprenda
anche se significa dirsi addio
Non c’è mai un’ultima primavera
se si può rinascere, che avventura
e poi quando troverai
l’isola che non c’è
mi basta una cartolina
io sto bene
Ci porterà fortuna
non perderci di vista mai
domani, domani…
dietro la curva c’è il mare e le nuove stagioni del cuore, domani
domani…
ci inventeremo che cosa faremo da grandi domani
domani…
manca la luce un’istante ma niente finisce domani
domani
precipitare ti insegna a volare domani

Vivere per vivere
perchè il mondo finirà
…ma non domani.

Anche se va un attimo via la luna
ogni addio può essere libertà
La realtà moltiplica luci e ombre
ci darà da vivere senza noi
E si può dividersi e non sparire
se è così riabbracciami quando vuoi
e poi non sarà mai tardi
per farci vedere insieme
sicuri di chi ci ama, domani
e ci porterà fortuna
non perderci di vista mai

domani, domani
basta trovare il coraggio, la parte migliore del viaggio è domani
domani…
grandi partenze e speranze di avere ragione domani
domani…
forse sognare è un difetto ma chi lo conosce il domani
domani…
precipitare ti insegna a volare domani

Vivere per vivere
perchè il mondo finirà
…ma non domani…

…ti dedico queste note dopo averti detto Addio oggi, una parola, cinque lettere che non saresti mai riuscito a pronunciare tu.
spero veramente che sarete felici…lo spero.
…buona notte tesoro…ti amo.

oggi…..uguale a ieri, e domani?


Dopo il tam tam che ho visto nei blog per lo scalpore suscitato dal film
Fahrenheit 9/11 ieri sera sono andata a vederlo.
Ho fatto bene…e nella mente è riaffiorato il ricordo di qualcosa letto un po’ di tempo fà….e stamani l’ho cercato e ritrovato.
Sicuramente tanti li conosceranno già, ma per chi non li conosce ecco i versi scritti da Trilussa in occasione della prima guerra mondiale (poi ripresi da Claudio Baglioni).
L’espressione di un’amara e disincantata saggezza popolare che – purtroppo -non sbaglia.
Tratta da Da La Guerra a la Pace (1914-1919)
La ninna-nanna de la guerra
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vô la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujrmone
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co’ le zeppe,
co’ le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucilli
de li popoli civilli…
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza…
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Ché quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe’ li ladri de le Borse.
Fa’ la ninna, cocco bello,
finché dura ‘sto macello:
fa’ la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So’ cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe’ quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

ottobre 1914 Trilussa
…..
Per concludere un altro verso di Trilussa…per tutti quelli uccisi (o feriti) in guerra e in pace…e per chi resta e ricorda o guarda impotente i telegiornali
Una lagrima amara per chi nasce,
una lagrima dórce per chi more
…forse arriverà “un domani” in cui TUTTI dovremo rispondere a delle domande, perchè abbiamo agito in un certo modo…o perchè non abbiamo agito ma siamo solo rimasti a guardare….