riflessioni

bambina cappellino

Non bisogna perdere la calma perchè qualcuno ci insulta.

Quando vieni provocato, puoi scegliere di non reagire.

Certamente ricevere insulti è lesivo della propria persona, del proprio io, della propria dignità.

E’ una picconata che ci viene inflitta all’anima. Fa male, è certo. Il dolore si sente, è certo.

Ma quando ci si ritrova in situazioni nelle quali ti ritrovi insultato…..si impone la necessità di fare delle riflessioni.

Per cominciare ci si può chiedere se nella situazione specifica prima di valutare torti o ragioni….c’era davvero bisogno di offendere? Di utilizzare termini offensivi, denigratori, umilianti?

No, non ci si dovrebbe mai trovare nella condizione di mancare di rispetto a nessuno. Se si ritiene che qualcuno commetta degli errori penso si possa parlare con educazione e rispetto sempre. Anzi, si debba.

Chi ha il diritto di giudicare qualcun’altro? Chi non ha pagliuzze nei propri occhi? Chi non ha mai peccato e si sente in diritto di scagliare pietre?

Non sono le situazioni giuste o sbagliate che diano il diritto assoluto di rivolgerci agli altri con disprezzo…è la rabbia che lo fa fare.

E da cosa scaturisce la rabbia? …….mille e poi mille sono gli eventi che possono capitare nella vita e ci fanno arrabbiare e perdere il controllo.

La domanda giusta da porsi dopo la prima è “quella persona può avere delle ragioni per lanciarmi offese?” ed ovviamente la risposta è si…purchè non sia insana di mente. Quindi è giusto chiedersi: le ragioni che ritiene di avere quell’altra persona possono essere valide?

Ed anche qui la risposta è si. Perchè non ci sono bianchi o neri perfetti. Il mondo degli uomini è fatto di grigi. Non esiste il cattivo assoluto ne il buono assoluto. Tutti noi abbiamo la nostra parte di ragioni o torti nel valutare le situazioni.

Ed è per questo che ribadisco che non bisognerebbe mai offendere nessuno, ma se si vogliono risolvere i problemi….si affrontano con coraggio e non accusando gli altri di viltà o peggio.

Se si hanno delle ragioni…si invita l’altro al dialogo, si cerca l’incontro.

Quanto è stupido pensare che se ci sono cose che non vanno e altre persone soffrono a causa di questo “è un problema loro”.

La sofferenza del mondo è un problema di tutti.

Forse talvolta siamo troppo deboli per aiutare gli altri, troppo sconfortati e a nostra volta bisognosi d’aiuto per farlo. Può capitare. Ma questo non è un “nulla-osta” per fregarsene. Chi ha un cuore sente sempre la sofferenza altrui.

Ma i cuori non sono tutti uguali. C’è chi ce l’ha grande….e chi ce l’ha piccolo. Tutti abbiamo un cuore…..è la dimensione che fa la differenza.

Purtroppo nella vita mi è capitato di venire insultata. Agli inizi ho reagito. Poi ho cercato la strada del controllo, della comprensione…talvolta non riuscendo a mantenere i miei propositi.

Ma sono sempre più convinta che è la strada giusta da percorrere. La strada giusta non è nella rabbia, nelle offese, nelle ragioni di uno e nei torti dell’altro. La strada giusta è nel tempo e nell’ascolto del prossimo. La strada giusta è nell’amore e nel rispetto.

3 risposte a “riflessioni”

  1. Mi è piaciuto molto quello che hai scritto e, avendolo provato e vissuto esattamente come te, sottoscrivo ogni parola che hai usato; la rabbia è una pessima consigliera e, di solito, non fa altro che scatenare altri sentimenti negativi che provocano molto dolore in chi li prova.
    Un caro saluto.

  2. condivido le tue parole, i buoni sentimenti e l’amore il dialogo sono gli strumenti per un mondo migliore, ci aggiungerei anche la tolleranza……. persone così però sono rare da trovare
    un abbraccio

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