mai nata? no…che bello essere nata!!!

ebbene….vediamo cosa sto facendo in questo mio percorso: dò priorità al fare più che al pensare.

il pensare innesca un meccanismo di pensieri a Matrioska che non finisce mai…un Domino nel quale tutti i pensieri che prima mettevi in piedi ed ordinati uno per uno …tac! …cominciano a cadere.

e ti ritrovi a chiederti "perchè?"

non era questo che volevo.

invece accade così.

quindi….ecco…correggo il tiro. non è che non penso più, ma penso finalizzato al fare.

ora….nei miei viaggi di perlustrazione del mio io ho scoperto l’acqua calda: soffro di disturbi della sfera alimentare.

ma và??????

sono un numero infinito di lustri che te lo dici e ripeti…hahahahhaha…sei un genio Angela.

si si…..mi auto-prendo in giro….che bello avere autoironia…mi piace questa cosa di me!!!

la novità è che stavolta ho una percezione più netta dei confini del problema…so che è diffusissimo…e soprattutto lo sto razionalizzando ed affrontando in modo più adulto.

in primis capire che ho il problema anche se non in modo grave….in tutte le cose che riguardano la mia vita ad un certo punto scatta il meccanismo "salvavita" una specie di salvaguardia che mi impedisce di farmi troppo male e mi protegge.

riporto brevi stralci del libro che sto leggendo sull’adolescenza:

"a differenza dell’anoressia, la pulsione orale viene mantenuta e soddisfatta, anche se è proprio il desiderio di cibo che genera frustrazione ed angoscia. (….) la personalità bulimica vive perennemente nell’ossessione di mantenere il controllo su se stessa e sul proprio corpo, attraverso la dieta e altre limitazioni della propria quotidianità poi, però, l’abbuffata rompe l’ossessione e consente una gratificazione momentanea, per poi trasformarsi a breve in un segno di fallimento e, di conseguenza, di perdita dell’autostima.

La bulimica, a differenza dell’anoressica, che trionfa onnipotente sulle sue capacità di tenere a bada le proprie pulsioni, vive in perenne stato di inadeguatezza e disistima, non solo verso il proprio corpo e l’idea di sè, ma verso la sostanziale incapacità di mantenere un  progetto come, ad esempio, quello di dimagrire.(…) esiste un rapporto tra cibo e azione consolatoria, in quanto il bisogno di mangiare non è direttamente proporzionale alla fame, ma serve in realtà per lenire l’ansia e l’angoscia, o per compensare l’insoddisfazione.(…) Come si sà, è certamente il mondo femminile quello più esposto a subire il fascino dell’ideale della magrezza: è molto frequente che le ragazze identifichino l’insoddisfazione di sè con la delusione rispetto al proprio peso, e viceversa, in una spirale per cui l’umore e la stima di sé oscillano con l’oscillare dei chili, addirittura degli etti, sulla bilancia. Spesso il parametro del peso incide sull’autostima più di altri parametri relativi ad altre qualità meno visibili e quantificabili."

….ecc….ecc….

ora debbo precisare una cosa…so di non essere un pallone aerostatico….ma sono anche stanca di avere veramente l’umore fortemente condizionato dal mio aspetto esteriore che non mi piace.

bene…..domandina:come vorresti essere?…ummm…bella domanda.

no perchè…mica è detto che la bilancia segna 58 kg e ti ti ritrovi bella e fascinosa come Marilyn Monroe…siamo d’accordo? e non sei manco più ‘na ragazzina…quindi bella mia…che volemo fà???

ok…..voglio arrivare ad un peso che mi permetta di indossare una taglia d’abiti che mi piacciano davvero…non la roba per vecchiette ciccione…

hahahahhahhhahahahah

va bhè….ok….capito…..obiettivo identificato…mi piace l’idea messa così.

già mi immagino con indosso capi carini che mi valorizzino….va bene….ci stò.

e come vogliamo fare?

necessita un continuo lavoro di controllo dell’ansia….perchè cara mia…io ti conosco.

facciamo presto a dire: mi metto a dieta.

poi basta un problema al lavoro o con Piccola Freccia e tu ti abbuffi.

quindi…..si inizia con un controllo delle emozioni da parte della razionalità.

….cosa che mi riesce maluccio….quindi…fai bene ad aver messo una frontiera all’ingresso delle emozioni per evitare di avere eccessivi attacchi emotivi.

costruisci e mantieni un ambiente di vita tranquillo e sereno…ordinato….nel quale pian pianino ricostruire.

non si costruisce niente sotto i bombardamenti…si tira a campare per non essere schiacciati dalle macerie.

ora evita di subire altri bombardamenti…ok? si!! promesso!!

ora un’altra cosa importantissima cara me stessa mia: la metodicità.

devi importi una serie di regole comportamentali….quotidiane.

ad altri magari vengono spontanee e naturali…a te no….però….so che tu non sei fatta per recinti, paletti e percorsi tracciati ma preferisci correre libera per prati o boschi…mi sta bene.

ma ti ripeto….ora devi importi questa modifica. vedremo se sarà necessario renderla definitiva o se in futuro potrai tornare a vivere senza schemi predefiniti…ma per adesso….

la parola d’ordine è pianificare e fare.

🙂

per concludere una bellissima canzone di Tiziano Ferro nel quale un numero enorme di donne si ritrova…mai nata.

 

[youtube GEl3op4RcFs]
il mondo deve insegnarci ad amarci "mente sana in corpo sano"…oltre le mode.
certo che se fossi nata un paio di secoli fà…..sarei stata una meraviglia con i miei chiletti
in più…..mannaggia!!!!!

7 risposte a “mai nata? no…che bello essere nata!!!”

  1. …e ti chiami come me !…ti ho trovata nel blog di giampaolo…e mi ha incuriosito il tuo nome…comprendo il tuo problema,e mi auguro che tu abbia vicino CHI ti possa aiutare e certamente la prima ad aiutarti devi essere TU, tu che sei importante e sei unica, perchè ,mia cara, ognuno di noi é un essere “speciale”e “unico”sia con i difetti sia con i pregi,e sono convinta che TU gliela puoi fare e sei sulla buona strada per accettare te stessa e quei talenti che ti sono stati dati,fin dalla nascita!…non so quanti anni hai e io potrei essere tua madre o tua sorella maggiore o un’amica…ti auguro serenità e un anno positivo per i tuoi progetti di vita!…ti abbraccio

  2. …il tuo post potrebbe aver il titolo” per non riempire gli spazi..” :-)-… io che gli spazi li voglio…riempire.

    Ho letto…da quache parte, che ridere fa bruciare le calorie…e pensando alle due teglie di biscotti…

    probabilmente farai bene a continuare la lettura del mio commento…

    La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.

    Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato.

    Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.Poi ti dimettono perchè stai bene, e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione, e te la godi al meglio.Col passare del tempo, le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.Poi inizi a lavorare, e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro.

    Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.

    Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare.Poi inizi la scuola, giochi coi gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè.Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai

    dovresti conoscere molto bene.Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in unposto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno

    ti rompa i …..

    …E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!

    WOODY ALLEN

  3. bel programmino, posso accodarmi? no, scherzo dai…ognuno deve trovare il suo modo per volersi bene e innanzi tutto capire che vuole volersi bene e tu questo l’hai già fatto. Metà del lavoro è già fatto, giusto?
    Io ancora sono sull’oscillante: a volte sì a volte no, però se non corri troppo forse ti raggiungo. :-))
    Un abbraccione
    P.S. Sarò noiosa ma te lo voglio dire anche stavolta: la parolina da digitare è “vespa”(augurio al nostro futuro vitino?)Ma sì, dai…

  4. Ah… ecco un altro “problema” che mi dà un pochino fastidio. Un pò meno di prima, devo dire. Io amo la buona tavola, ma so che non posso indulgere in questo “passatempo” come vorrei. Ultimamente spizzico, assaggio, cerco di gratificare la gola senza mortificare l’anima… Come ho detto, va un pò meglio di prima. Anche se continuo a stare a dieta e a non accettarmi completamente.

    Tra i tanti propositi di fine-inizio d’anno, c’è anche quello di vincere la mia atavica pigrizia e dedicarmi un pò al movimento in palestra. Con molta volontà e determinazione.

    Ma, a monte, bisogna, credo, acquisire maggiore consapevolezza di noi stesse. Ciò vuol dire che dobbiamo amarci. Amarci incondizionatamente, anche quando “sbagliamo” (gli sbagli, del resto, sono prove). Non possiamo solo metterci a dieta e fare palestra. Dobbiamo cambiare il modo di considerare noi stesse, il modo di pensare a noi stesse. Non criticandoci, ma amandoci di più, che non vuol dire che dobbiamo essere più indulgenti con noi.

    Ecco, io penso che bisogni iniziare da questo. Siamo belle comunque, perchè quello che siamo è un “unicum”, perchè siamo belle dentro e questo, inevitabilmente, si riflette fuori. Siamo belle anche se continuano a farci credere che per essere belle bisogna essere scheletri che camminano (che orrore!). Le curve e le morbidezze di un corpo femminile sono quanto di più piacevole e rassicurante ci sia.

    🙂

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