pianeta azzurro

 

 

 

 

era gennaio 2004 quando aprii questo blog auspicandomi diversi "risultati" da raggiungere.

conoscere me stessa e iniziare ad amarmi, e poi sentirmi meno sola…perchè già allora soffrivo

per un mondo distante che poteva allontanare il pensiero di me semplicemente non rispondendo

al telefono..già.

di cose nella mia vita ne sono accadute tante in questo lasso di tempo, ma tante, veramente tante.

alcune molto belle, altre molto brutte.

come scrissi in quel profetico primo post la mia vita è un avventurarsi continuo dalle stelle alle stalle…

ed ho anche capito perchè.

E’ a causa dell’intensità con la quale io vivo le cose…della mia altissima percezione degli eventi che

coinvolgono la mia vita.

la mia "amica a pagamento" me lo ha detto in modo molto chiaro: deve imparare a convivere con se stessa.

già….bhè…almeno adesso ho capito con chi ho a che fare.

infatti in questi anni mi sono conosciuta un po’….ben lungi dal conoscermi bene, la vita è un continuo viaggio nel "conosci te stesso".

ho imparato ciò che voglio dalla vita.

insomma…ho raggiunto un po’ dei risultati che mi ero come dire…prefissata quel giorno.

non per volontà direi..ma per necessità.

se scivoli su un dirupo e resti aggrappato a qualcosa per non precipitare…bhè….è un buon modo per saggiare la tua resistenza fisica anche se magari ne avresti preferito un’altro.

ma è dell’uomo – inteso come essere pensante – fare di necessità virtù….e così a cavallo tra il volontario e l’involontario ho fatto passi avanti.

e alla fine che ho capito?

che ho scoperto? l’acqua calda.

brava, e ti ci volevano quasi 5 anni? ma per caso fai di cognome Totti? no….heheheehh…. 🙂

ho "scoperto" che sono una donna normale, come tantissime altre….ed ho scoperto che è vero anche il contrario….che sono unica in quanto siamo tutti diversi…..in effetti provo molto fastidio quando incontro il qualunquismo….già, lo trovo molto irritante.

spesso in effetti per esempio in ufficio mi irrito – ma poi lascio stare perchè tanto ormai ho capito che discutere non serve a nulla – quando sento le frasi fatte: le mamme sono tutte uguali. Che sciocchezza assurda. Ti concedo che per essere definite "mamme" si debba avere avuto esperienze analoghe: gravidanza, parto, allattamento, svezzamento, crescita di un figlio ed educazione dello stesso…ma tutto questo può essere fatto e vissuto in modi diversi, completamente diversi….insomma….una "mamma" rinuncia a parte della sua vita per dedicarla ad un esserino al quale ha dato la vita….ma può farlo con amore, con rancore, con slancio o controvoglia…e su questo non siamo tutte uguali..anzi…anche noi stesse possiamo cambiare in giornate "si" e giornate "no".

bella scoperta, vero?

bhè…intanto io l’ho scoperto anche se ovvio, vi giuro che mi capita di parlare con persone che ancora non l’hanno capito.

e questo si applica a tutte le esperienze di vita umane.

nel lavoro, nei sentimenti, nel vivere quotidiano…in tutto.

tutti mangiamo. certo.

ma c’è chi mangia solo per "dovere" chi mangia per piacere. Chi trova piacere solo nel mangiare in compagnia chi invece ritiene il pasto un culto a cui dedicarsi da solo per non rovinarsi l’appetito con discussioni o altro.

e in questo mare di diversità dobbiamo rispettarci tutti l’un l’altro…iniziando dal rispettare noi stessi.

ma torniamo al post….

insomma….ho imparato a conoscere me stessa, ed inizio ad amarmi….a capirmi….ed ho capito cosa voglio dalla vita.

e …..cosa ho capito adesso?

che tutto questo serve solo per proteggermi.

perchè il mondo non è come lo immaginavo io….il paese delle favole dove tutti si vogliono bene e sono felici e gironzolano per il paesotto canticchiando festosi e lavorando ognuno per il bene della comunità….e devi guardarti le spalle solo dal cattivo di turno.

no. il mondo è una giungla….dove ognuno lotta per la sopravvivenza.

è importante conoscere se stessi per proteggersi, per sopravvivere e per chi ne ha l’indole….imporsi e "conquistare" un pezzo di giungla.

talvolta si lotta uno contro uno, talvolta uno contro tutti…talvolta per sopravvivere ci si deve alleare con altri.

ma sempre e solo come lotta per la sopravvivenza.

altro che favoletta…altro che mondo idilliaco.

e in questo mare ci si distingue in due macro categorie: altruisti ed egoisti.

i primi aiutano gli altri a sopravvivere, gli altri pensano prima a se stessi poi al prossimo.

a parte le frasi fatte che conoscevo dalle elementari…bhè…queste cose le ho imparate sulla pelle.

mi ci è voluto parecchiuccio…..sono lenta di comprendonio….zuccona??? mi sà di si.

quindi oggi…che sto facendo uno stop della mia vita….dico che ho imparato tanto…ma che mi serve a poco.

perchè la vita è un continuo incastro in movimento…quasi come il gioco delle carte Machiavelli.

mentre non è il tuo turno tu pensi a come sistemare le cose…cosa è meglio per te…e puff….un istante prima qualcuno ti sposta tutto e tutti i tuoi pensieri sono inutili…senza pensare che sei anche dipendente dal signor "Caso" che ti manda le carte come vuole lui.

torna il triangolo….libero arbitrio, caso, destino.

si intrecciano….e quel che ne esce fuori….non lo sai.

e forse la vita è bella per questo.

e va’ amata…..da noi…."piccoli pezzi di un grande universo perfetto"..la vita, la nostra vita.

impariamo chi siamo, e siamo noi stessi. c’è chi deve proteggersi e chi deve aggredire perchè è nella sua natura…l’importante è il rispetto sempre….anche tra "nemici".

perchè io sono se tu sei…e tu sei se io sono.

un datore di lavoro ha bisogno di dipendenti e viceversa….

fino ad arrivare agli assestamenti meno "politically correct"…

mogli o mariti che hanno bisogno dell’esistenza dell’amante,

al di fuori delle regole…ma cmq necessario….fino all’intollerabilità dei limiti estremi, aberrazioni dell’essere umano:

violenza sessuale o induzione alla prostituzione,

lavoro minorile,

violenze su chi non può difendersi,

rubare per non lavorare con fatica e regole.

manca il rispetto.

è questo che dobbiamo reimparare tutti. il rispetto del prossimo, uguale e diverso.

una volta c’era il timore….il timore della sopraffazione tipico della giungla che incuteva meccanismi di salvaguardia ancor prima di pensare.

il diritto ha aiutato i più deboli…ma anche il diritto fallisce….perchè spesso corrotto.

quindi…io ora sto imparando a mettere in pratica un’altra lezione di vita:

rispetta il prossimo, rispetta te stesso e …..fatti rispettare se non lo fanno.

non è tanto facile…ma neppure tanto difficile…perchè l’essere umano

ha ricevuto un grandissimo dono da Dio, da madre Natura, da chi volete voi: la capacità di apprendimento e adattamento.

usiamoli questi doni d’amore. usiamoli.

rispettiamo e rispettiamoci.

e non dimentichiamoci che il rispetto nasce dalla conoscenza

dell’altro…dal dialogo.

quindi…cerchiamo sempre di parlare, ascoltare, comunicare, capire…

e cerchiamo di farci capire…talvolta è possibile, altre no….purtroppo,

ma val sempre la pena di provarci, sempre.

amiamo e amiamoci.

è questo che rende il mondo così bello, unico e immensamente splendidamente "azzurro"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

9 risposte a “pianeta azzurro”

  1. il lavoro da te fatto,è qualcosa di impegnativo ed importante,che ognuno dovrebbe fare su se stesso,per poi cercare anche di relazionarsi al meglio con il mondo.

    star bene con se stessi,se si impara subito a farlo,è di enorme aiuto,ma imparare si pò proprio grazie all’adattabilità di cui parli,se correlata all’intelligenza di volerlo fare e alla decisione.

    ti auguro un percorso di crescita continua, durante il quale,se ti farà piacere, mi troverai accanto a camminare con te in un interscambio che possa arricchirci entrambe regalandoci anche un sorriso il più delle volte!

    un abbraccio e buona giornata!:-))

  2. molto belle le tue riflessioni sulla vita…

    Eh sì, la vita è una giungla e putroppo a volte bisogna saper incassare una sconfitta o una delusione…ma l’importante è che da esse se ne traggano lezioni utili alla nostra crescita …sì il rispetto prima di tutto ma non dimentichiamoci dell’amore per noi stesse.

  3. Grazie per la visita. Dici che il mio post è inquietante, ma a leggere quello che scrivi tu mica c’è da rilassarsi…:)

    Scherzo, bel post e belle riflessioni, soprattutto mi sembra onesto e sincero. E di questi tempi è già molto. Più che merito della tua “amica a pagamento”, categoria della quale non ho molta stima, credo che sia la tua volontà di conoscerti e di trovare il giusto equilibrio esistenziale la giusta molla alla tua ricerca. Da quello che dici è chiaro che hai già fatto molto, un gran passo in avanti. Ci sono molti spunti nel post sui quali vorrei soffermarmi, ma sarebbe troppo lungo. Magari ripasso, con calma. Intanto ho “rubato” una delle tue belle immagini, quella con la maschera. Buona serata…:)

  4. Di mamma ce ne è una sola, questo è l’unico detto da me ridetto, non uso altri eufemismi in genere, non mi toccare il pupone che magari di testa è un pò lento ma ha due bei piedi…. rispetto, la libertà personale è fondamentale ed amarsi è utile, delle volte un pò di sano egoismo non guasta, anche a te complimenti, scrivi bene e con cognizione di causa, il mondo è duro e la vita lo è di più ma in fondo in fondo non ci si sta poi così male. Lupo

  5. Quando avevo quindici anni, ossia cinquant’anni fa, lessi uno dei libri fondamentali per noi giovani di quei tempi “I ragazzi della via Paal” di Ferenc Molnar.

    E questo fondamentale romanzo si concludeva con questa frase: “János Boka fissò pensosamente davanti a sé, e per la prima volta nella sua anima di ragazzo balenò l’idea di ciò che è propriamente questa vita: una battaglia, ora lieta, ora triste, ma pur sempre una battaglia.”

    Una eterna battaglia, quindi. E noi ne siamo i combattenti.

    Un caro saluto.

    Paolo

  6. sai alla fine cosa ho capito dalle tue righe?

    che è vero, hai imparato che la vita è una battaglia e che bisogna tirare fuori le unghie…ma alla fine rimani pur sempre tu…quella che crede nell’amicizia, nei rapporti, nell’onestà anche quando non li vede.

    quella che li cercherà sempre come fossero un barlume nel buio…

    e forse l’ho capito perchè io sono così…

    c’è da preoccuparsi? 😉

    no, amica…andiamo avanti.

    una cosa è sicura: farsi rispettare è già metà del …”lavoro”.

    ti abbraccio

  7. Hai ragione amica mia…avere consapevolezza di dove viviamo, di com’è il mondo, di come sono le persone e di come siamo noi, per poterci difendere.
    Bastare a se stessi, questo è importante, non per smettere d’amare, ma per non soffrire troppo quando il bastone arriva sui denti. Amare senza aspettarsi nulla in cambio, perchè cosi’ non ci sarà dolore dopo. Dolore per una comprensione che ti aspettavi e non è giunta, dolore per qualcosa in cui credevi ciecamente e si è sbriciolato, dolore per una fiducia tradita. E riuscire ugualmente a continuare ad amare, perchè altro non si può fare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *